Milan – Napoli 1-2: passaggio di consegne

E’ il Napoli la miglior squadra del campionato in questo momento e lo dimostra portandosi a casa il big-match di San Siro (anche se falsato dal vergognoso rosso a Leao di settimana scorsa). Spalletti la prepara esattamente come l’aveva preparata l’anno scorso, dandoci la palla e cercando di ripartire. E’ la partita che forse rende più evidente il problema attuale del Milan, quello per cui si prendono troppi gol: ben otto in sette partite. Il Milan deve fare 22 tiri per fare un gol, il Napoli 5 per farne due.

Non è una cosa che ci portiamo dietro da oggi, soprattutto in campionato, la sterilità di un attacco dove troppo spesso Leao è stato usato per coprire i problemi. Mancano e continuano a mancare gli 1-0, quegli 1-0 che lo scorso anno ci hanno fatto vincere il titolo. Parlare di dominio è roba da Simone Inzaghi che evidenzia un possesso sterile, una incapacità di concludere e troppi svarioni difensivi.

Dietro siamo stati messi in difficoltà da una inusuale scelta di lanciare Kjaer titolare che è costato un giallo a se e a Calabria e una doppia sostituzione all’intervallo con Kalulu e Dest (la 104 per chi lo metteva nelle formazioni titolari al posto di Calabria). Una squadra che vuole vincere lo scudetto non può e non deve perdere quando crea tutte queste occasioni da gol. Una squadra che vuole vincere lo scudetto non può continuare a ballare dietro.

Si va alla sosta quinti in classifica, a soli +2 e +4 sulla peggiore Juventus e con un Napoli che non solo va ma si è tolto anche l’ostacolo più importante. Ad oggi il mercato non ha inciso se non in negativo, De Ketelaere ha giocato bene solo col Bologna poi è completamente sparito – verrebbe da dire che il Napoli ha fatto il mercato che dovevamo fare noi, sicuramente serviva una punta come Simeone a pochi soldi.

A meno di miracoli difensivi questa sera il Napoli è diventata la grande favorita per lo scudetto, relegandoci ad una terra di mezzo tra loro e Juve/Inter con le incognite Atalanta ed Udinese che stanno esprimendo un grande calcio. Sicuramente il numero di punti e i gol subiti non sono quelli di una squadra che vuole riconfermarsi campione d’Italia.

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (1′ st Dest), Kjaer (1′ st Kalulu), Tomori, Hernandez; Bennacer, Tonali; Saelemaekers (21′ st Messias), De Ketelaere (37′ st Adli), Krunic (21′ st Diaz); Giroud. Allenatore: Pioli

Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (45’+1 st Olivera); Anguissa, Lobotka; Politano (21′ st Zerbin), Zielinski (42′ st Elmas), Kvaratskhelia (42′ st Ndombele); Raspadori (21′ st Simeone). Allenatore: Spalletti

Arbitro: Mariani

Marcatori: 10′ st rig. Politano (N), 24′ st Giroud (M), 33′ st Simeone (N)

Ammoniti: Kjaer, Calabria, Krunic, Tomori (M), Rrahmani, Simeone, Zerbin (N)