Atletico – Milan 0-1: il miracolo del Messias

Partiamo da un presupposto: il Milan era più forte dell’Atletico. Lo era già all’andata e lo abbiamo visto tutti per 30 minuti prima che Cakir decidesse di fare lo show. Lo ha dimostrato al ritorno dove ha giocato come una grande europea in casa di una grande europea cogliendo quella vittoria che mancava da Celtic-Milan 0-3 del 26 novembre 2013, ovvero 2920 giorni fa.

Delle tre avversarie del girone si sapeva già che questa sarebbe stata quella a noi più congeniale per il suo modo di giocare: bus dietro e lasciarci giocare palla, niente pressing asfissiante e ripartenza. Un po’ quello che ha fatto Mourinho con la Roma e in parte la Fiorentina sabato scorso. Non quello che ha fatto il Porto che infatti segna due gol direttamente dopo una palla persa (anche se con recupero falloso) e nemmeno il Liverpool dove siamo stati noi a dover fare una partita del genere.

Partita che pensavo fosse andata e male sui cambi – ancora una volta Kalulu e Tonali vengono tolti nel momento in cui sono i migliori in campo. Bakayoko non pervenuto e con Ibra che entrava al posto dell’infortunato Giroud quando l’unica speranza sembravano essere lui e Leao serviti magari da Tonali e Brahim. Dopo i cambi infatti caliamo anche se il gol lo avremmo meritato prima – fino a quel momento infatti la squadra gioca bene ma ne esce spuntata.

L’Atletico forse si scopre troppo anche perché noi caliamo e scoprendosi troviamo noi in ripartenza le migliori occasioni. Ne abbiamo una clamorosa proprio con Messias che sbaglia a servire Bakayoko invece di Brahim e poi c’è il gol che è una giocata tutta di Kessie dove Messias stesso è bravo a farsi trovare libero ed insaccare alle spalle di Oblak. E’ un risultato che sinceramente rispecchia l’andamento della partita che il Milan ha dominato ed è andato a vincere da grande europea in casa di una grande europea.

Si è spesso dipinto il Milan come inadatto alla competizione e/o squadra che deve crescere dimenticando la buona partita di Anfield e le porcate arbitrali successive. Senza Cakir oggi il Milan avrebbe 7 punti e l’Atletico 3. Considerando che i due gol del Porto erano da annullare ne avrebbe addirittura 11 con il Porto a 1. La stampa che non vede l’ora di celebrare il funerale del Milan dovrà aspettare dimenticando che arrivare a giocarsi la qualificazione da debuttanti in quarta fascia in questo momento e con questi arbitraggi è una vera impresa.

Continuo a pensare che le altre sedicenti italiane difficilmente avrebbero fatto meglio di noi così come continuo a pensare che difficilmente ci qualificheremo visto che il Liverpool rimane una spanna sopra il resto del girone e tra le favorite alla vittoria finale. C’è da dire che la vittoria di stasera potrebbe riaprire una inaspettata ipotesi Europa League dove questo Milan potrebbe essere tra le favorite – ma sappiamo già dallo scorso anno quanto questa coppa porti via energie preziose.

L’obiettivo principale quindi deve essere vincere qualcosa, che sia scudetto o El, per fare una Champions League da prima fascia l’anno prossimo e costruire ranking e credibilità con avversari più facili. Godiamoci l’ultima partita nonostante si sia cercato di sminuire ad ogni costo il Milan approfittando degli avversari del girone e pensiamo a domenica prossima perché con il Sassuolo sarà durissima e non bisogna togliere il focus dall’obiettivo principale.

ATLETICO MADRID – MILAN 0-1

Atletico Madrid (3-5-2): Oblak; Savic, Gimenez, Hermoso (19′ st Lodi); Llorente, Lemar (19′ st Correa), Koke, De Paul (33′ st Vrsaljko), Carrasco; Suarez (33′ st Cunha), Griezmann (36′ st Kondogbia). A disp.: Lecomte, Herrera, Gonzalez. All.: Simeone

Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu (20′ st Florenzi), Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessie, Tonali (20′ st Bakayoko); Saelemaekers, Diaz (33′ st Bennacer), Krunic (20′ st Messias); Giroud (21′ st Ibrahimovic). A disp.: Mirante, Desplanches, Bennacer, Ballo-Touré, Maldini, Leao, Gabbia. All.: Pioli

Arbitro: Vincic

Marcatori: 42′ st Messias

Ammoniti: Llorente (A), Giroud, Bakayoko, Hernandez (M)