A volte spiace. Spiace per i giornalai, spiace per l’attacco mediatico nelle ultime settimane, spiace per chi dovrà tenersi nelle bozze gli articoli su Seedorf in bilico. Un saluto anche a tutti coloro che ad inizio settimana hanno sparato a zero dopo la partita di Roma – peraltro, avendo dichiaratamente scritto di non aver nemmeno visto la partita. Oggi non è la vostra giornata – non lo è perché il Milan c’è, perché torna a vincere uno scontro diretto e lo fa per di più giocando fuori casa, perché Seedorf, piaccia o non piaccia, ora ha cinque punti più di Allegri a parità di giornate e perché finalmente il bel gioco visto con Juve e Atletico ha portato i risultati sperati.
Sarà il tempo a dirci se è un fuoco di paglia o un buon punto di partenza – fatto sta che per ora i signorotti del “non è cambiato nulla” possono tornare a masticare amaro insieme all’ex allenatore sul gommone al largo di Livorno. Fino a sabato mi godo la vittoria perché abbiamo vinto, abbiamo vinto bene e lo abbiamo fatto nonostante un Orsato migliore in campo per i Viola.
La squadra è sembrata per una sera quella buona e solida dello scorso finale di stagione e ha trovato un Mario Balotelli decisamente rinfrancato dalla panchina autore di un gol su punizione (ne ha segnate tante quante il rimpianto pallone d’oro Pirlo, ma non ditelo ai giornalai). Mi spiace, cari curvaioli, ma non è lui il problema – anzi è forse l’unica risorsa della squadra, dato che dei 39 punti fatti finora una ventina abbondanti li ha portati lui. Si è rivisto in campo (mettendo fine alle voci fasulle di questa settimana) un Taaraabt ancora tra i migliori mentre non giudico negativamente la prestazione di Honda autore, di fatto, degli unici passaggi smarcanti della gara poi malgestiti da Balotelli e Muntari.
E così ce la godiamo, ce la godiamo vedendo ancora Balotelli e Mexes che negano la Champions League alla Viola, ce la godiamo a chi sta cercando arrampicate sui vetri dicendo che Galliani ha fatto la formazione – come se il calcio fosse Football Manager. Abbiamo problemi che non si risolvono mettendo un uomo dentro al posto di un altro – Seedorf lo ha capito, qualche tifosotto e qualche giornalaio no. Intanto la partita di stasera testimonia ancora una volta come, se vogliamo, la rosa sia meno scarsa di quello che fa comodo ad alcuni far credere – fuori le palle da qua alla fine del campionato e cerchiamo almeno di evitare gli umilianti preliminari di Coppa Italia toccati ai cugini in questa stagione e distanti solamente 3 punti. A Firenze, forse, ci siamo ritrovati – speriamo di non perderci più.
FIORENTINA – MILAN 0-2 (primo tempo 0-1)
Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic (23′ st Wolski), G. Rodriguez, Savic, Pasqual ( 18′ Roncaglia); Mati Fernandez, Ambrosini, Borja Valero; Joaquin (34′ st Matos), Matri, Cuadrado. A disp.: Rosati, Lupatelli, Diakitè, Fazzi, Venuti, Bakic, Aquilani, Ilicic. All.: Montella
Milan (4-2-3-1): Abbiati; Bonera, Rami, Mexes, Constant; De Jong, Muntari; Taarabt (34′ st Birsa), Kakà, Honda; Balotelli (44′ st Zaccardo). A disp.: Amelia, Gabriel, Zapata, Emanuelson, Silvestre, Cristante, Essien, Saponara, Robinho, Pazzini. All.: Seedorf
Arbitro: Orsato
Marcatori: 23′ Mexes, 19′ st Balotelli
Ammoniti: Balotelli (M), Ambrosini (F), De Jong (M), Constant (M), Roncaglia (F), Taarabt (M), Abbiati (M), Bonera (M), Mexes (M), G. Rodriguez (F)
11 commenti
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Mi sono anche preso “un caffè alla Mexes” al bar del Viola Club : CHE GODURIA !!
Le sensazioni positive che si intuivano, già alla vigilia della partita, si sono poi concretizzate sul terreno di gioco, dell’Artemio Franchi, dove il Milan ha attuato, sul campo, il modulo fortemente voluto da Clarence: 4-2-3-1. I timori e le paure di dover assistere ad una nuova esibizione della ‘banda del buco’, non si sono palesate perché questa sera la squadra ha coperto egregiamente gli spazi, sul terreno di gioco, come mai aveva fatto sino ad ora. La squadra ha sviluppato tutte le teorie idonee ad attuare al meglio il modulo fortemente voluto dal suo allenatore. Le linee erano strette e coese e i raddoppi sulle fasce avvenivano puntualmente, così come il pressing alto e le puntuali coperture dei centrali difensivi. Poi i due mediani erano protagonisti di una prova superlativa. Incredibile metamorfosi di una squadra che lasciava stupiti e quasi ci si doveva stropicciare gli occhi oppure gridare al miracolo.
Il Milan stava giocando da vera squadra. Il vantaggio era la logica conseguenza del gioco e della superiorità tecnica dimostrata sul campo. Da non credere. Un miracolo dovuto interamente all’ostinazione con la quale, l’allenatore del Milan, ha concretizzato il suo credo di ‘giuoco’.
Chapeau mister Clarence Seedorf, una persona della sua intelligenza non poteva che superare meglio l’esame più difficile: 30 e lode. I maligni avevano sproloquiato per tutta la settimana. Cianciavano di ultima spiaggia ed amenità di questa portata. Ma i veri milanisti non avevano mai dato retta a queste fregnacce ‘sparate’ sull’allenatore. Anche Mario Balotelli era stato oggetto, ma per lui non è una novità, di critiche particolari. Ci si doveva scordare nel credere in un futuro di SuperMario con indosso la maglia del Milan. Era già stato venduto!
Tutti i gufi e le cassandre sono stati smentiti. Il Milan di Clarence Seedorf si è finalmente concretizzato. Taarabt, nel primo scorcio di partita, e Honda nella ripresa, hanno svolto il loro ruolo in maniera quasi perfetta. Mexes ha giganteggiato in mezzo all’area e Rami non ha palesato nessuna amnesia difensiva. Persino Daniele Bonera ha ricoperto al meglio il ruolo di terzino destro quasi fosse tornato ai tempi del Brescia o del Parma. Incredibile. Spesso bisognava chiedersi se questi giocatori il Milan li avesse già da tempo nella sua rosa.
Ma ora ‘voliamo basso’, questa sera il Milan ha conseguito tre punti importantissimi che lo allontanano dalla sabbie mobili della lotta alla retrocessione. Sperare di più? Step by step!
Poi,doverosamente bisogna fare grandi complimenti sia alla squadra che al suo allenatore
Abbiamo vinto a Firenze?!?
Allora siamoapposto così, ultracompetitivi numericamente!
De Jong vice capitano, rinnovo di 5 anni a Mexes con spalmatura a 3,5 all’anno, i nostri acquisti saranno El Shaarawy, Nocerino e Hondà.
Evviva il Gallo.
Autore
Numericamente competitivi, piaccia o no, si riferisce al numero dei giocatori in rosa e non alla loro qualità.
abbiamo vinto con la peggiore Fiorentina della stagione , lontana parente di quella che a San Siro , a Montella mancavano ben 6/7 titolari ed avanti avevano quella pippa di Matri che si è divorato 2 occasionissime da solo, in aerea di rigore , lasciato libero da Mexes autore di due amnesie che potevano con una punta vera costare la viittoria
l’unica nota positiva è Super Mario che si impegnato più del solito
speriamo bene ma questo test non è attendibile , vedo in giro troppo ottimismo
Autore
Lontana? A San Siro c’erano più riserve
… quindi è una stronzata senza senso … presa per buona solo dai cerebrolesi che pendono dalle labbra dell’AD delegato alle questioni tecnico/sportive …
“Numericamente competitivi, piaccia o no, si riferisce al numero dei giocatori in rosa e non alla loro qualità.”
Intendevo rispondere a questo commento di Diavolo, ma i miei commenti di risposta finiscono regolarmente in coda … e sto usando il portatile, non lo smart …
Autore
Io non li vedo nemmeno in coda, a dire la verità. Non li ha presi proprio.
Ringrazia che puoi scrivere liberamente. Io dai tuoi fui bannato per aver criticato Allegri. Il capitolo più nero di una lunga storia in rete 😀
Che bello vincere 2 a 0 Firenze con goal di Mexes e Balotelli.
Intanto Seedorf con 2 mesi di esperienza come allenatore ha già fatto meglio del suo predecessore in termini di punti?
Dove sono quelli che rimpiangono Allegri?
Seedorf ha 24 punti in palio per conquistarne almeno 11. Ovvero quelli necessari per rifilare una decina di punti ad Allegri.
Forza Seedorf. Dobbiamo spazzare via gli allegriani