Torino – Milan 2-4: altri tasselli che vanno a posto

Se una poteva essere frutto di una buona partita, due del caso la terza non può che confermare che il Milan è uscito dalla crisi. Lo confermano i tre punti a Torino contro una squadra che, alla partita precedente su questo campo, era stata capace di fermare la Fiorentina non più di 15 giorni fa. Si riparte da una prestazione convincente in quel di Torino che continua la striscia di vittorie consecutive portandole a tre e rimontando tre punti alla Fiorentina più un totale non precisato a causa del posticipo tra Roma e Napoli.

Eppure, come sempre, si era partiti in maniera quasi sorniona avvolgendo l’avversario nella propria metà campo (altro che 4-2-4, quello era un catenaccio) e finendo sotto per un errore di Nocerino che può apparire, forse, casuale, ma non lo è. Non lo è perché deriva dalla continua ideologia di Allegri di non far rischiare quasi mai ai suoi giocatori un passaggio in avanti e, piuttosto, far ripartire l’azione da dietro: capita sui calci piazzati, sui calci d’angolo e, ovviamente, anche in partita. Da qui arriva il gol di Santana che è anche e soprattutto un errore di Mexes che dovrebbe rimanere ultimo uomo: un errore che comunque non capita se, quando si è pressati, anziché passarla indietro la si butta avanti o al compagno di fianco per far ripartire una nuova azione di gioco.

La differenza nella partita sembra farla l’infortuno di De Jong (stagione finita per lui): è vero che accade sullo 0-0 ed è vero che, a freddo, subiamo pure gol. Ma Ambrosini dà a centrocampo quella grinta che De Jong non riesce a dare andando a pressare, recuperare palloni e, soprattutto, facendo ripartire subito l’azione in avanti: il problema del capitano è la durata – impossibile che lo possa fare per tre giorni a settimana per questo motivo occorre trovare un sostituto al più presto (anche se forse il sostituto già c’è e si chiama Sulley Muntari). Non è comunque solo Ambrosini la causa per cui la spuntiamo: il gol che dà il via alla rimonta lo segna un Robinho in veste di regista che, fino a quel momento, non aveva saputo tenere un solo pallone diventando, da quel momento in avanti, il migliore in campo: se a Catania si è vinto anche per il ritorno di Boateng oggi (e con la Juve) la vittoria è anche e soprattutto merito suo. Parlano i numeri: due gol e due assist nella striscia positiva che parte da Napoli – attenzione a venderlo a Gennaio. 

Quindi, per quella legge non scritta del “vincere aiuta a vincere”, si sblocca, e lo fa in maniera decisiva, anche Antonio Nocerino che segna il gol del 2-1 e, sempre a proposito di tasselli che si sistemano, anche il primo gol di testa della stagione. Potrebbe arrivarne un secondo sul risultato di 3-1 su colpo di testa di quel Pazzini che compensa una partitaccia andando a segnare in progressione il gol della sicurezza (col Toro che protesta, ingiustamente, dato che è un contatto spalla contro spalla). Arriverà poi anche il quarto di un El Sharaawy quasi mai in partita e a tratti anche un po’ indolente – ma fortunato a farsi trovare sulla papera di Gillet. Faraone che esce, quindi, subito dopo lasciando spazio a un tentativo di rimonta del Torino guidato più da un rilassamento nostro che, in generale, da loro meriti (anche se rischiamo nel finale con un possibile rigore per mani di Ambrosini).

Guarderei, quindi, più quattro gol fatti che ai due subiti per errori di attenzione anche se con dinamiche completamente diverse: attenzione che non deve mancare in partite che, sulla carta, dovrebbero essere già vinte come Reggina e Pescara prima di un altro test importante contro la Roma: ad oggi difendiamo più cercando di tenere gli avversari lontano dall’area invece di fermarli negli ultimi 15 metri; guarderei inoltre, invece, al fatto che oggi si è saputo trovare un Milan che ha saputo vincere di squadra anche senza l’apporto di El Sharaawy ma con quello di un sempre più ritrovato Robinho.

Non posso, infine, evitare di dedicare un ultimo paragrafo al ritorno in pompa magna di Antonio Conte culminato prima nei titoli dei giornali, poi con famosa Conte Cam di Sky Sport. La sensazione, sgradevole, è che il trattamento a lui riservato sia stato quello riservato ad un allenatore che torna in campo dopo una lunga malattia, come poteva essere stato Mondonico ai tempi dell’Albinoleffe: si è dimenticato come e perché Conte è stato squalificato: calcioscommesse e omessa denuncia che, con un po’ più di rigore da parte dei giudici, poteva tranquillamente essere illecito sportivo. Allenatore, tra l’altro, di una società che ha appena visto un suo ex dirigente venire giudicato in secondo grado colpevole di associazione a delinquere e frode sportiva: non proprio bruscolini insomma – anche se i media nazionali devono aver pensato il contrario visto il frettoloso insabbiamento della notizia. 14 milioni di potenziali lettori o ascoltatori sembrano abbastanza per prostituirsi sull’altare della corretta informazione.

TORINO-MILAN 2-4 (Primo tempo 1-1)
MARCATORI: Santana (T) al 26′, Robinho (M) al 39′ p.t.; Nocerino (M) al 7′, Pazzini (M) al 16′; El Shaarawy (M) al 32′, Bianchi (T) al 36′ s.t.
TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Masiello; Basha, Gazzi; Cerci (dal 1′ st Birsa), Bianchi, Meggiorini (dal 20′ st Sansone), Santana (dal 27′ st Verdi). (Gomis, Rodriguez, D’Ambrosio, Agostini, Vives, Brighi, Stevanovic, Suciu, Sgrigna). All. Ventura.
MILAN (4-3-3): Amelia; Abate, Mexes, Yepes, De Sciglio; Nocerino, De Jong (dal 21′ Ambrosini), Emanuelsson, Robinho, Pazzini, (dal 35′ st Bojan) El Shaarawy (dal 35′ st Flamini). (Abbiati, Mesbah, Zapata, Antonini, Gabriel, Strasser, Niang). All. Allegri.
ARBITRO: Romeo.
NOTE – Ammoniti Darmian, Abate, Di Cesare, Emanuelson per gioco scorretto, Gazzi per proteste. Angoli: 4-3 per il Torino. Recuperi p.t. 1′, s.t. 4′.

26 commenti

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  1. Non condivido alcuni punti e di questi tempi è una costante.

    Tanto per cominciare El Shaarawi ha fatto un ottima partita. Se un assist e un goal (più vari guizzi vincenti sulla fascia di competenza ) non sono sufficienti ad un ragazzo di 20 anni perché la sua giornata sia valutata positivamente…be tutto il resto non conta.

    L’ unica cosa che mi sento di non rimproverare ad Allegri è il ricorrere al passaggio all’ indietro (mossa benedetta e condivisibile). Pazienza se ha generato il goal avversario.

    La verità è che per 2 anni e mezzo abbiamo sofferto l’ eccessivo gioco in verticale e il pressing alto. Il passaggio all’ indietro è la base per farsi pressare e per dare campo ai giocatori veloci (Emanuelson, Robinho, El Shaarawi) ed infatti le ripartenze (ovviamente con questo schema che riprende alcuni principi di Leonardo) hanno funzionato.

    Il passaggio all’ indietro permette anche alla squadra d’ impostare con tutta calma dalle retrovie. Direi una delle poche conquiste intelligenti di Allegri. Meglio non smontarla per un errore tecnico.

    Bene il filotto di vittorie. Il cambio di modulo (come era facilmente prevedibile) ha giovato alla squadra e ci ha permesso di trovare quel tanto sospirato gioco sugli esterni che ci mancava dai tempi in cui abbiamo affidato la squadra ad un allenatore.

    Le partenze lente purtroppo sono l’ ennesimo riflesso della scarsità del nostro allenatore.

    La difesa è quello che è. Manca Thiago Silva ma a ben vedere anche Nesta.

    El Shaaarawi è il giocatore italiano più forte in circolazione (e qualcuno lo snobbava…robe da matti). Questo Milan si stà dimostrando meno scarso di quello che qualcuno diceva ad inizio stagione. Ma si torna sempre li

    1. Tanto per cominciare El Shaarawi ha fatto un ottima partita. Se un assist e un goal (più vari guizzi vincenti sulla fascia di competenza ) non sono sufficienti ad un ragazzo di 20 anni perché la sua giornata sia valutata positivamente…be tutto il resto non conta.

      I gol vanno pesati.
      Il gol del 4-1 pesa meno di quello del 3-1 che a sua volta pesa meno di quello dell’1-1 che a sua volta pesa meno di quello del 2-1.
      El Sharaawy è stato anche troppo menefreghista e indolente oggi: va preso e fermato subito prima che si monti troppo la testa.

  2. Ma Sciglio ti ha trombato la ragazza che non ne parli mai?
    Santodio, questo crossa di destro e sinistro come nessuno in serie A.

    Quelli che parlavano di retrocessione…ihihihihih

    RIP Nigel.
    Vamos Munta.

    1. Mah, non mi ha convinto tanto… gara da 6.
      Deve ancora imparare a guardare in mezzo e non i suoi piedi quando crossa.

      1. Eri al bagno quando crossava per il palo del Pazzo.

        1. Per la legge dei grandi numeri prima o poi uno lo fai…

          • Bitcha il 9 Dicembre 2012 alle 20:50

          per la legge dei grandi numeri potresti prendere anche te ogni tanto una tua perla tattico-calcistica, ma non lo fai…

  3. abbiamo capito che ti stanno sul cazzo i giovani!!!!!. Eh si concordo con LPF. E’ un terzino eccezionale. Lui e il faraone sono il futuro della nostra nazionale.

    El Shaarawi è una via di mezzo fra il primo Pato e Del Piero da giovane.

    Il Primo Pato andava via all’ uomo sull’ esterno ma mancava talvolta d’ intelligenza tattica e di gioco con i compagni. El Shaarawi va via all’ uomo esattamente come il primo Pato ma ricorda Del Piero nel gioco con i compagni e in alcuni colpi.

    1. Comunque ci pensi te a fermare il capo cannoniere della serie A? Io questa briga non me la prendo e ringrazio il faraone per il contributo che da. Senza i suoi goal e giocate saremmo probabilmente a 5 punti in classifica con quel “grande allenatore che ci ritroviamo”

      1. Fermare nel senso cazziarlo prima che si monti troppo la testa.
        Oggi ha giocato un primo tempo con sufficienza.

        1. Vero. Ma non solo lui. E’ da inizio campionato (ma direi anche da 2 anni) che regaliamo il primo tempo agli avversari. Ma non so quanto dipenda dai giocatori vista la costanza

  4. Per la legge dei grandi numeri prima o poi uno lo fai…

    Ne ha fatti più lui in 15 partite che Abate, Nini e Mesbah messi insieme in tutta la carriera.
    Quindi legge dei grandi numeri un paio di balle.

    Ti sta sul cazzo e non so perchè.

    Stefano oggi anche a me non è piaciuto, ma se quando gioca male fa gol e assist …

    • sadyq il 9 Dicembre 2012 alle 19:14

    Quelli che Allegri non doveva arrivare neanche a novembre ……. ihihih …… ah no cazzo, dimenticavo che è tutto merito delle visite del pedopresidente!

    1. Non è merito di Allegri questa ripresa, quanto di una ritrovata condizione atletica.
      Trovare il giusto modulo dopo due mesi quando la pressoché totalità dei tifosi lo aveva già individuato a fine agosto è demerito dell’allenatore.

      1. Così come capire dopo due mesi che forse proponendo sempre la stessa coppia di centrali si crea un beneficio.
        O come capire dopo tre mesi – sempre che l’abbia capito – che Abbiati è finito.
        O come capire dopo che è tornato dall’under 21 che El Shaarawy deve giocare esterno.
        O come capire dopo due mesi che Boamerd non può fare il trequartista.

        1. Diciamo che se l’avesse capito subito questa squadra poteva lottare tranquillamente per lo scudo.

  5. Si potrebbe dire che è tutto merito di Allegri se quest’ultimo avesse fatto delle rivoluzione, inventato cose inimmaginabili e si fosse preso dei rischi incalcolabili.

    In realtà le cose sono cambiate – tralasciando per un istante le visite di Berlusconi e guardando solo al campo – quando ha iniziato a mettere i giocatori nei propri ruoli, dare continuità almeno a uno zoccolo di 8-10 giocatori senza quegli abomini tipo Traorè buttato in campo a caso contro il Cagliari. Ha insistito su un modulo base che in corso d’opera poteva cambiare (anche oggi nel 2T) ma senza stravolgere ogni volta la squadra.

    Insomma Allegri dell’ultimo periodo è quantomeno logico e razionale nelle sue scelte, gli dò atto di essersi messo alle spalle la schizofrenia di settembre e ottobre quando non azzeccava nulla e si divertiva a distruggere le poche sicurezze che sembravano crearsi.

    E un allenatore che ottiene buoni risultati semplicemente facendo essendo razionale e logico e non innovativo o eccellente significa che ha per le mani una rosa buona. O – punti di vista – meno schifosa delle altre 15 che stanno sotto.

    Allegri miracoli non ha fatti ma onestamente nell’ultimo mese si capisce che traccia sta seguendo. Ma non vinci con Juve, Catania e Torino e pareggi in rimonta a Napoli senza una rosa sufficientemente buona (e senza i discorsi del Cavaliere):

    • fabregas11 il 9 Dicembre 2012 alle 19:36

    o.O eri in bagno anche quando segnò el shaarwy con l’aderlecht allora o.O

  6. Il saldo punti di Allegri resta negativo perchè nelle prime giornate ce ne ha fatti perdere troppi cambiando continuamente modulo e giocatori, però riconosco che ultimamente abbiamo ottenuto più punti di quelli che ci si poteva aspettare.

    In parole povere sono convinto che se non siamo a pari di Roma e Fiorentina è demerito dell’allenatore.

    Alla fin fine stiamo facendo un campionato da zona Europa dopo aver cambiato tanto e dopo aver dovuto cambiare tanto per andare incontro a nuove esigenze economiche. Se fossimo nel gruppo delle prime 5 sarei soddisfattissimo ma anche così non mi sembra che stiamo vivendo una stagione tanto tragica e orribile come qualcuno ha provato a farla passare.

    E’ l’anno di transizione che si prospettava e che ci può stare, almeno per me. Bastava far giocare la squadra da subito in maniera logica e senza stravolgerla ogni tre giorni.

    In alcuni casi Allegri è stato fortunato perchè se non si fossero rotti Abate e Nini avrebbero continuato a giocare e Sciglio e Constant avrebbero fatto la panca, quando Sciglio è 100 volte più forte di Abate e Maurizio Constanzo è meglio di Nini.

    1. Io ricordo che Allegri al primo anno scoprì che Yepes era il terzo difensore della rosa solo quando si erano rotti tutti… prima gli preferì Papastocazzo poi Bonera…

        • Bitcha il 9 Dicembre 2012 alle 20:48

        ma te lo volevi terzino destro, e ora lo chiami Papastocazzo… 😯 Diavolonci madddddaaaaai!!!

    • sadyq il 9 Dicembre 2012 alle 20:31

    “… quando ha iniziato a mettere i giocatori nei propri ruoli, “

    Questo l’ho sempre pensato! Ma anche degli altri che hanno avuto queste manie del cazzo sui giocatori fuori ruolo!

    • sadyq il 9 Dicembre 2012 alle 20:35

    Su tutti gli altri discorsi, io non ho certezze come voi, sulle scelte che ha dovuto fare finora. Lui vede i giocatori in allenamento, tutti i giorni. Noi non possiamo sapere le loro condizioni. Certo che parlare “dopo” è molto semplice!

    • sadyq il 9 Dicembre 2012 alle 20:38

    Diavolo, certo potresti mettere un collegamento ad un filmato che faccia vedere le immagini dei gol. Almeno non dovrei aspettare le trasmissioni di chiacchere della sera per vederli!

    1. 1) Non si potrebbe dato che ci sono siti che pagano per gli highlights via internet
      2) Dopo un po’ li rimuovono tutti quindi mi rimangono dei garbage links

  7. Buono solo il risultato

    Mancavano Acerbi e Zapata ma mancava soprattutto Montolivo. La difesa è stata imbarazzante come e peggio che in altre occasioni. Il rientrante Abate quasi disastroso e De Sciglio in difficoltà perché fuori posizione. Nocerino poi è stato inguardabile nella posizione che non predilige, di interno destro, e lo sfortunatissimo De Jong non riusciva a dare un minimo di ordine ad un centrocampo impalpabile. In avanti il solo Robinho, tra le linee, giocava sciorinando tocchi di classe però fini a se stesso. Ma Binho aveva il merito di tirare fuori dal cilindro un gol da autentico fuoriclasse. Insomma sino a quel momento era stato un brutto Milan. Uno dei peggiori di questa stagione. Binho ha avuto anche il merito di dare la scossa alla squadra poiché ha realizzando un fantastico gol. Alla fine di buono c’è stato soltanto il risultato che questa volta è stato favorevole, ai ragazzi, grazie alla Dea Eupalla che nel primo scorcio di campionato li aveva abbandonati. Il calcio è anche questo! Speriamo che il Milan prenda coraggio e ritorni a giocare da grande Milan! Confortante è stato il tentativo di giocare da squadra. Questo è emerso dopo che i ragazzi sono andati sotto per una incredibile leggerezza di Nocerino ma questo è durato poco, sino al gol che, fortunatamente, ha realizzato lo stesso centrocampista napoletano. Tale realizzazione ha rinfrancato il Noce che, nel rimanente tempo della ripresa, è tornato il giocatore della passata stagione. Ora attendiamo anche che, gli altri titolari e soprattutto Ignazio Abate, ritrovino una condizione psicofisica decente. Solo così i presunti ‘titolarissimi’ riporteranno la squadra rossonera lassù nelle posizioni di classifica che competono al Milan.

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