Dovevano bastare gli arbitri di porta a limitare gli errori – almeno queste erano le intenzioni del sig. Platini. L’arbitro d’area era però a pochi centimetri, ancora meno di Romagnoli nell’episodio di Muntari e non è stato in grado di vedere quello che sarebbe stato il gol dell’1-1. Dal punto di vista degli episodi, giusto così – ma solamente perché Devic al momento dell’inzio dell’azione si trovava in fuorigioco. E’ però evidente che oggi è stato dimostrato ampiamente come i due giudici di porta, tanto amati e tanto voluti da Platini, non siano sufficienti a garantire un arbitraggio esatto e come il futuro possa essere garantito unicamente dai sensori.
Al di là di questo una brutta Inghilterra batte 1-0 l’Ucraina con un gol che non passerà certamente alla storia come uno dei più belli della manifestazione continentale: lo segna Rooney su un regalo di Selin che non riesce a trattenere un cross di Steven Gerrard. Non è stata una bella partita complice il fatto che gli inglesi avendo a disposizione due risultati su tre si sono prevalentemente coperti e hanno rischiato veramente poco dalle parti di Hart. L’Ucraina ci ha provato ma senza Sheva era dura – nonostante questo però l’Italia contro gli inglesi avrà il dovere di provarci perché i padroni di casa hanno comunque avuto 3-4 nitidissime palle gol.
Già, l’Italia, perché la Francia è stata stesa da Zlatan Ibrahimovic che chiude il proprio Europeo con due gol in tre gare e con quello di oggi, tanto bello quanto pesante, poiché relega la Francia al secondo posto del raggruppamento. Rimane quasi un dispiacere a vedere un giocatore del genere relegato in una nazionale minore e costretto a giocare queste competizioni sapendo poi di non vincerle mai – ed è un dispiacere doppio vedere un attaccante come lui, perfetto, mancare a squadre come la nostra o la Spagna. Sono saliti in cattedra soprattutto gli ex-italiani tra cui Wilhelmsson (ex-Roma) che ha sfornato un cross dopo l’altro – cross sfruttati anche da Larsson nel finale di gara per il raddoppio con una Svezia che può comunque dire di andare a casa a testa alta.
Il tabellone quindi prevede ora Repubblica Ceca – Portogallo e Spagna – Francia da una parte, Germania – Grecia e Inghilterra – Italia dall’altra con la possibilità concreta, quindi, di un remake della scorsa finale tra spagnoli e tedeschi. Domani tuttavia sarà il primo di quei giorni terribili che si presentano ad ogni Europeo o mondiale – quelli senza partite per far rifiatare chi si dovrà spostare da Polonia ad Ucraina (Italia e Spagna) e viceversa (Germania e Portogallo) in un europeo senza logica che per non far incontrare le squadre dello stesso gruppo in semifinale come avvenuto nel 2000 e nel 2008 ha stilato il calendario in modo che per arrivare in finale una nazionale possa, paradossalmente, anche doversi spostare tre volte. E nell’economia di un europeo questo alla fine pesa, eccome.
INGHILTERRA-UCRAINA 1-0 (0-0)
MARCATORE: 3′ st Rooney.
INGHILTERRA (4-4-2): Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole; Milner (25’st Walcott), Gerrard, Parker, Young; Welbeck (33’st Carroll), Rooney (42’st Oxlade Chamberlain). (Green, Butland, Kelly, Baines, Jones, Jagielka, Henderson, Downing, Defoe. All. Hodgson
UCRAINA (4-2-3-1): Pyatov; Gusev, Khacheridi, Rakitskiy, Selin; Tymoschuk, Garmash (33’st Nazarenko); Yarmolenko, Milevskiy (32’st Butko), Konoplyanka; Devic (25’st Shevchenko). (Koval, Goryainov, Kucher, Shevchuk, Mikhalik, Aliyev, Rotan, Voronin, Seleznyov). All. Blokhin.
ARBITRO: Kassai (Ungheria).
NOTE: serata serena, campo in buone condizioni. Stadio esaurito, spettatori 51 mila circa. Ammoniti: Tymoschuk (U), Rakitskiy (U), Shevchenko (U), Gerrard (I), Cole (I). Angoli: 10-6 per l’Ucraina. Recupero: 0′ pt; 3’st.
SVEZIA-FRANCIA 2-0 (0-0)
MARCATORI: Ibrahimovic all’8′ Larsson al 45′ s.t.
SVEZIA (4-2-3-1): Isaksson; Granqvist, Mellberg, J. Olsson, M. Olsson; Svensson (dal 34′ s.t. Holmen), Kallstrom; Larsson, Ibrahimovic, Bajrami (dal 1′ s.t. Wilhelmsson); Toivonen (al 34′ s.t. Wernbloom). (Wiland, Hansson, Lustig, Antonsson, Safari, Hysén, Rosenberg, Elm, Elmander). All. Hamren.
FRANCIA (4-3-2-1): Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Clichy; Nasri (dal 34′ s.t. Menez), Diarra, M’Vila (dal 37′ s.t. Giroud); Ben Arfa (dal 13′ s.t. Malouda), Ribery; Benzema. (Mandanda, Carrasso, Evra, Réveillère, Koscielny, Cabaye, Valbuena, Matuidi, Martin). All. Blanc.
ARBITRO: Proença (Por) ( Miranda-Santos)
NOTE: ammoniti Mexes al 22′ s.t. per g.s., Svensson al 25′ s.t. per g.s., Holmen al 35′ s.t. per g.s. Recuperi: 1′ nel p.t., 4′ nel s.t.
1 commento
Persino in mezzo alle aquile mi hanno raggiunto gli echi di un altro clamoroso errore che ha cambiato, forse, il volto di questo europeo. L’Italia ha già fatto più di quanto mi aspettassi: però spero che gli azzurri possano ‘vendicare’ Sheva poichè le elucubrazioni, di Platini e Collina, hanno tolto, all’indimenticabile ed amato campione ucraino, la possibilità di procedere nel cammino europeo. La soddisfazione di una battaglia quasi ‘fratricida’ ed il coacervo di emozioni ad essa legate(Andry è un simbolo nella storria del Milan)mi è stato risparmiato. Maggior ragione per sperare, inaspettatamente, in un proseguio del cammino degli azzurri. Certo Prandelli ci mette del suo e per certi versi indispettisce anche più di Allegri. Ma sono abituato a rispettare il lavoro degli altri. Non condivido e non capisco come mai Antonio Nocerino non giochi. Comunque complimenti al tecnico di Orzinuovi. Mi ha sorprendentemente smentito ed ora, almeno contro ‘la perfida Albione’, spero che l’Italia vinca con o senza il tormentone Mario Balotelli.