Fiorentina – Milan 2-1: la partita tattica

A quanto pare questa squadra almeno è coerente: ogni qual volta che passa in vantaggio crolla mentalmente e fisicamente, facendosi puntualmente raggiungere. Ennesima sbandata in corsa, visto e considerato che a tratti abbiamo avuto in mano match e pallone; il motivo è dovuto alla fatica accumulata dalla squadra di Montella, altrimenti non avrebbe concesso tutte queste possibilità ad una squadra allo sbando.

Abbiamo retto finché il centrocampo non ha dato respiro ai giocatori di qualità fiorentini. In particolare Van Ginkel e Essien che puntualmente si alzavano in pressing sul primo tocco avversario, così facendo non danno tempo di gestire il pallone al meglio, smontando il classico gioco di Montella bastato sul possesso palla. Hanno dato una mano sia Menez e Honda sulle fasce che si allineavano sulla linea dei centrocampisti (il primo lo fa a tratti e con svogliatezza), dando una mano nell’uscita del pallone quando veniva recuperato tramite il pressing. Questo ci favorisce nella prima parte di gara, dove la difesa fiorentina è schierata a tre, trovandosi spesso e volentieri nel uno contro uno con gli esterni milanisti. Nel momento in cui passano a quattro, non riusciamo più a trovare lo spazio da attaccare, sottolineando ancora una volta la mancanza di un gioco.

Si deve sottolineare le difficoltà di Destro nel giocare nel Milan, non viene mai servito e si isola, basti pensare a come sblocca la partita: devia un tiro di Jack, che altrimenti era destinato a infrangersi sui tabelloni pubblicitari. E’ inutile soffermarsi sui due goal presi in fotocopia altrimenti risulterò ripetitivo, visto che spesso ho detto la mia su ciò, questo delinea una “malattia” che da anni ci affligge e non riusciamo a risolvere. Ancora una volta la domanda è lecita: chissà cosa faranno durante la settimana a Milanello?

Io come tanti altri tifosi, ci auguriamo che questa stagione termini il prima possibile, e non avendo più obiettivi è inutile esonerare Pippo. Sarebbe invece importante gettare da subito le basi per la stagione successiva, cambiando totalmente lo staff, per costruire un nuovo gruppo di lavoro competente.

I migliori:

  • Paletta: in tutti e novanta minuti nessuna sbavatura, ottima prestazione insieme al compagno di reparto.
  • Van Ginkel-Essien: entrami si comportano bene in fase di non possesso, mentre molto meno quando c’è bisogno di verticalizzare e dare vivacità all’azione.

I peggiori:

  • Bonaventura: ci ha abituati a prestazioni migliori di questa, si perde nella “confusione” a centrocampo, visto l’elevato numero di uomini
  • Menez: finchè continuerà a guardarsi i piedi e non i compagni di squadra, sarà sempre più difficile per lui aiutare la squadra.

1 commento

  1. Non son daccordo nell’annoverare Van Ginkel fra i migliori, ha giocato decentemente solo fino all’ammonizione, poi è tornato ad essere nulla cosmico di sempre. Idem per Menèz che secondo me non è stato fra i peggiori, anche se non intendo dire che ha giocato bene, ci mancherebbe.

    Il peggiore in campo secondo me è stato di gran lunga Honda, che personalmente avrei sostituito gia alla metà del primo tempo, non tanto per demeriti suoi quanto per una, secondo me evidentissima condizione fisica a dir poco precaria.

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