Higuain, Leonardo, il sistema Juve e le fake news bianconere

Come sempre accade quando la Juventus si muove sul mercato lo fa con lo squadrone di serv… ehm, giornalisti al seguito e lo fa cercando di dettare le trattative sui giornali. La trattativa principale è quella ovviamente tra Bonucci ed Higuain ma lo scontento non è solo il capitano (sorvoliamo sulla cosa) rossonero, bensì anche l’attaccante bianconero. E’ stata proprio la Juventus a fare partire la trattativa chiedendo Bonucci al Milan ben conscio dei suoi mal di pancia, magari anche provocati dal solito parlare tra Marotta ed agenti dei giocatori senza l’autorizzazione del club come è solito vizio bianconero.

Leonardo al momento non ci è cascato e si è seduto al tavolo sapendo di avere il coltello dalla parte del manico. Bonucci è un professionista: io me lo posso tenere anche scontento. Siete voi che dovete a tutti i costi vendere Higuain perché già siete andati sotto di 54 milioni all’ultimo bilancio e dovete far quadrare i conti con Cristiano Ronaldo (nota a margine, una società che programma non fa una operazione del genere senza prima aver ceduto). Da qua l’interesse del Chelsea in cui gli stessi giornalisti per cui Ronaldo alla Juventus faceva bene al calcio consigliano ad Higuain di andare. Non so quanto sia vera l’offerta del Chelsea – so che in passato alcuni giocatori come Dzeko sono saltati per la politica di non andare oltre ai biennali per gli Over 30.

Leonardo ha quindi chiesto Caldara che da pochi giorni è passato da “incedibile” a “solo con la recompra” fino a “lo vendiamo tranquillamente al Chelsea“. Incredibile, vero? Il Chelsea su tutti i giocatori che deve vendere la Juventus, disposto a spendere 100 milioni per Higuain e Caldara e 50 per Rugani però su Cristiano Ronaldo non c’era nessuno, solo loro. Addirittura, da Pedullà, noto postatore di notizie retrodatate dopo averle viste da Di Marzio, scopriamo che alla Juve ha fatto enormemente piacere leggere i giornali e scoprire che la valutazione di Caldara sia stata considerata oltre i 40 milioni. Insomma, prima la Juventus manda all’amico le veline e poi gli fa piacere scoprire il valore dei propri giocatori dalle veline che ha dettato.

I fatti sono però che Bonucci è stato valutato dalla Juventus a luglio 2017 40 milioni così come Caldara è stato valutato a gennaio 2017 15 milioni più 6 di bonus. Ballano 19 milioni di differenza in un periodo in cui Caldara ha anche avuto un grave infortunio – per cui al momento è il Milan a fare un grosso favore alla seconda squadra di Crotone valutando i due a pari. Leonardo non è Mirabelli che ha chiuso in fretta trattative senza strapagarle, ma è decisamente più competente e più “bastardo” nel senso buono del termine. Quello che sa è che quando lotti contro la Juventus stai lottando contro un sistema che va al di fuori dal semplice calcio giocato e si ramifica in succursali sul territorio che strapagano giocatori (i 20 milioni di Mandragora gridano vendetta, ma anche l’Atalanta dovrebbe spiegarci perché si fa strapagare Conti, Kessie, Cristante e qualsiasi giovane e poi svende Caldara) e rinunciano a giocare ed un sistema giornalistico ben ramificato e prono. Negli ultimi anni fuori dal campo la Juventus ha fatto tutto il possibile per tenere le Milanesi fuori dalle posizioni che contano perché finché dietro di lei ci saranno Roma e Napoli continuerà a banchettare.

Oltre ai giornalisti bianconeri dobbiamo anche guardarci in casa dalle vedove dell’ex direttore sportivo, quello che ci ha lasciato fuori dall’Europa, con 21 milioni lordi di ingaggi per i portieri ed un bilancio che piangeva. Questi hanno già cominciato accusando Leonardo di essersi messo in cattiva luce scaricando Bonucci. Deve essere difficile per loro alzare la cornetta e non avere più informazioni o accessi privilegiati e nonostante tutto fingere di continuare a fare i tifosi. Ci spieghino, piuttosto, perché i loro amici Fassone e Mirabelli hanno ritardato l’entrata di Elliott fino all’ultimo, ci han fatto perdere una settimana non dimettendosi dal consiglio (il primo) e chiedendo una lautissima buonuscita. Non so che rapporti siano rimasti ai velinari di fiducia di trasparenza e nduja ma la rinascita del Milan per me avverrà solo con il loro simbolico defenestramento. Ai veri tifosi del Milan come sempre chiediamo di prendere le distanze da chi sul tifo ci guadagna in qualsiasi forma. A questi signori facciamo presente che oltre alla situazione portieri Leonardo eredita una rosa assemblata male con lacune e doppioni, giocatori strapagati con stipendi altissimi e un capitano ai limiti dello squallore. Non a caso il prossimo capitano del Milan non lo sceglierà Leonardo ma lo spogliatoio.

A proposito del piano societario ci fa piacere vedere che Elliott riparta da persone competenti ingiustamente epurate e ci fa ancora più piacere leggere che Singer sarà a Milano di persona la prossima settimana. Le voci che stanno girando sul nostro mercato vanno in direzione uguale e contraria alla conferenza di Leonardo, sembrano talmente incredibili da risultare quasi fantascienza. Partiamo da un semplice fatto: come consigliai tempo fa su Twitter e come era prevedibile Raiola è furioso con la Juventus visto che con l’affare Ronaldo ora è diventata squadra Mendes. Il Milan ha colto l’opportunità e ha riallacciato i rapporti. Difficilmente la Juventus vedrà giocatori di Raiola in questo mercato, il ritorno di Pogba a Torino è fantascienza. Da qua si muove il Milan e chissà che la storia di Balotelli al Milan non abbia un terzo atto, tanto per cominciare.

Dico fantascienza perché i nomi che girano dopo Higuain sono quelli di due giocatori top nei propri ruoli – sembra quasi l’estate 2007 quando dovevamo prendere Ronaldinho, girarono invenzioni di trattative segrete e comunicati fantomatici di presentazioni pronte. Ronaldinho lo prendemmo lo stesso, solo un anno dopo. Sembra quasi impossibile cambiare tutto in tre settimane il che mi fa pensare che o presto vedremo qualcosa o come è più probabile l’11 del Milan il prossimo anno sarà quello di quest’anno senza Bonucci. Non so come finirà ma la certezza di avere una proprietà solida e personaggi competenti in dirigenza che non hanno bisogno di farsi propaganda tramite amici compiacenti è già un buon punto di partenza.