La legge di Murphy

La legge di Murphy  è, nella sua formulazione originale, semplice e impietosa. E soprattutto, proprio perché semplice e impietosa, è vera. Se qualcosa può andar male, andrà male. Basta prendere, a titolo esemplificativo, la domenica da cani che hanno vissuti i milanisti:

  • sconfitta, dopo il momentaneo vantaggio di Bonaventura, a Udine ( 0 punti nella stagione 2016/2017 contro i friulani, che venivano da 3 sconfitte consecutive)
  • evidentissimo (e a suo modo decisivo) errore arbitrale, immediatamente precedente e probabilmente causa logica del gol della vittoria della squadra bianconera (fallo violento di De Paul, il quale fa fuori De Sciglio; lo stesso De Paul, incontrastato – proprio grazie all’assenza di De sciglio – segna il gol 2-1)
  • infortuni di Bonaventura, il giocatore più importante di questa squadra, e di De sciglio
  • contestuale sconfitta, nella stessa giornata, di Roma e Lazio, pareggio del Napoli e dell’Atalanta
  • contestuale vittoria dell’Inter, che si porta così a 5 punti di vantaggio dal Milan (facendo in modo quindi, che i punti virtuali da guadagnare contro il Bologna non bastino più per dire: siamo comunque sopra a loro).

Se qualcosa poteva andar male domenica, è evidente che è andata male.

I punti su cui possiamo discutere sono almeno tre, e potevano tutti essere a loro modo argomento di un intero editoriale.

  1. LOCALIVO

Questo (sotto)titolo me lo ha suggerito direttamente Gianni Pizzutto, il titolista/ironista della Gazzetta dello sport, quello che ogni giorno si diverte con giochi di parole assurdi quanto stupidi. Nasce da una considerazione, semplice e impietosa. E quindi, dannatamente vera. Se gli errori che ha commesso Locatelli nelle ultime partite li avesse commessi il tanto bistrattato e capitano mai amato Riccardo Montolivo, probabilmente a quest’ora sarebbe scoppiata una guerra civile. Chiaramente pesano in particolare gli orrori commessi nelle ultime due partite, contro i bianconeri gobbi e  contro quelli friulani: intervento sconsiderato ed espulsione in Coppa Italia, pochi minuti dopo il gol del Bacca, nel momento in cui la squadra aveva bisogno di tutti i suoi uomini per, almeno provare, a recuperare e errore grossolano che fa ripartire l’Udinese nell’azione del pareggio di Thereau. Già da qualche partita Locatelli soffre la posizione di regista in campo e, nonostante tutto l’impegno, tutto il cuore e la tutta la passione, non ha offerto prestazioni brillantissime. Attenzione però: stiamo comunque parlando di un ragazzo di 19 anni che ha, margini di crescita pazzeschi (e che probabilmente grazie al gol segnato alla Juventus in campionato godrà per sempre della nostra stima incondizionata). Quindi? Quindi bisogna saper aspettare. Senza mettere più pressione di quanto già non ne senta un ragazzo di 19 anni che la domenica deve indossare la maglia del Milan e giocare a San Siro, in uno dei ruoli più delicati del campo.  Magari trovando una posizione più adeguata alle sue caratteristiche.

Per Gigio Donnarumma valgono considerazioni analoghe. Donnarumma però, a differenza di Locatelli, è, nell’opinione di chi scrive, già un fenomeno. Ed è normale che abbia gli occhi di tutti puntati addosso. E questo il suo scaltrissimo procuratore lo sa. Critiche a Donnarumma? Forse le mette in giro Marotta per far abbassare il prezzo …

  1. SENZA CUORE

Il Milan perde il suo Jack di cuori. E, d’un colpo, perde il suo capitano, la mente e il cuore del suo gioco. Il giocatore che più di tutti è stato costante su alti livelli delle ultime stagioni. Bonaventura è semplicemente il cervello di questo Milan. Infatti non è un caso che quando manca lui, la squadra semplicemente non gira. E adesso mancherà per (forse) 4 mesi. Non mi piace fare il disfattista, non mi piace avere toni da Nostradumus dei poveri, ma credo che la nostra stagione sia finita con l’infortunio del numero 5. A meno che Montella non tiri fuori il coniglio dal cilindro. E deve farlo in fretta. Perché a fine campionato, la vittoria della Supercoppa sarà un piacere più effimero di quanto già non lo sia adesso.

  1. GLI ORRORI DI ALTROQUANDO

Qui probabilmente esporrò un pensiero che mi attirerà diverse inimicizie. Come già detto l’errore dell’arbitro sul fallo di De Paul è stato chiaro, evidente, palese e decisivo. Ma (ed ecco la frase che mi costerà il confino a Yakutsk, la città più fredda della Siberia) domenica non abbiamo giocato per vincere. Su 10 partite in cui subisci errori arbitrali decisivi, 9 sono le partite che puoi giocare bene e vincere lo stesso o giocare male e perdere lo stesso. Soltanto una partita su 10, a mio avviso, presenta l’errore decisivo (Milan-Juventus, del 25 febbraio 2012 vi dice qualcosa?). Non condivido quindi le polemiche, o comunque le condivido ma fino a un certo (molto limitato) punto. Domenica abbiamo subito un torto decisivo. Ma se avessimo giocato bene, se avessimo giocato per vincere, probabilmente avremmo vinto ugualmente.

7 commenti

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  1. Credo che sei in grave errore se ti riferisci anche a me nel presunto linciaggio che ti si farebbe per la tua disamina tecnica sulla partita di Udine. Io sono convinto che senza ‘l’uccisione’ di Mattia De Sciglio il Milan avrebbe comunque vinto quella partita. Questo dopo che Montella si fosse finalmente deciso a far scendere in campo Lapadula. Sono in totale sintonia con te per quel che concerne l’immane danno che procurerà l’assenza gravissima di Jack. Penso anch’io che per il Milan questo campionato sia finito. La mia arrabbiatura, forse incontrollata, deriva proprio da queste considerazioni maturate, durante la gara di Udine, anche in conseguenza di una partita giocata ‘alla morte’ dagli udinesi(diablo parlava giustamente di impegno sospetto, contro il Milan, valutabile nel 120%, diversamente da quello profuso contro altri dove i ‘mercenari’ udinesi si erano scansati). In quella compagine, proprietario ed allenatore sono accaniti tifosi interisti, non ci sono mai stati simpatie rossonere e tanto meno amicizia sia il Milan che la sua attuale proprietà (cosa ca@@o hanno dato a fare a loro Niang?). Per rifarmi ai commenti dei media, ribadisco quasi tutti anti-milanisti, dico che non soltanto Locatelli ha ‘ciccato’ la partita ma anche altri giocatori sono stati molto al disotto delle loro potenzialità. Evito di parlare ancora di presunti galeotti in libera uscita. Quindi amico mio credo che quest’anno non guarderò più le partite di calcio. Questo campionato, senza il Milan, proprio non mi interessa alla stregua delle competizioni europee che mi appassionano ancor meno della Tim Cup. Competizione che ho già smesso di seguire nel bene, visto cosa è successo ieri sera, e nel male, visto che quasi certamente vinceranno i soliti ladri.

  2. Fermo restando tutto quanto ho detto prima , ma giusto perche’ sento di voler mantenere un minimo di dialogo su questo blog su cui parliamo ormai quattro o cinque. Locatelli giocava molto meglio con Bonaventura accanto. Pure Montolivo. Mettere Jack a fare l’ala sinistra e’ la minchiata piu’ grossa che Montella potesse fare fra le tante minchiate che ha fatto in campo. Ha fatto pure un bel lavoro nello spogliatoio. Punto..

  3. Caro 18, tanto per gioco:
    “E soprattutto, proprio perché semplice e impietosa, è vera. ”
    Mio pensiero:
    Non tutte le “cose” semplici ed impietose sono vere” . Ovviamente.
    Piuttosto quelle vere sono spesso semplici ed impietose.
    O no?

  4. Io sono sempre l’unico, o quasi, che non mi scandalizzo dei post intelligenti e provocatori di 18ecc.
    E’ vero che 9 volte su 10 (o quasi) vinci o perdi a seconda se giochi bene o giochi male (era una pietra miliare del pensiero sacchiano), però quella di domenica, seppure molto meno importante di quella del 2012 che hai ricordato, è stata una partita anomala per sfiga e decisione arbitrale. Se ricordi bene la famosa partita con i gobbi non si tramuto nella beffa dopo il danno solo perché quel contropiede nella ripartenza dopo il misfatto sfumò di un soffio, altrimenti sarebbe accaduto pari pari quello che è accaduto domenica.
    Domenica abbiamo giocato male perché non siamo stati capaci di uccidere la partita quando nei primi venti, venticinque minuti i friulani erano una squadra di zombi (altro che giocare alla morte). Lì è stata la nostra più grande colpa. E se non sei capace di chiudere queste partite, vuol dire che non sei ancora maturo per pretendere chissà che. Però credo che quella sia la famosa partita che 1 su 10, senza errore, vinci lo stesso.

    Adesso caro Vittorio il problema della posizione di Bonaventura per quest’anno è superato, ma si è venuto a creare per il crollo verticale nel rendimento che ha avuto Niang. Non avevi un’altra soluzione. Qualcuno magari avrebbe azzardato un 4-4-2 super-offensivo con davanti Bacca e Lapadula insieme, ma avremmo rischiato l’inverosimile.
    Continuo a pensare che siamo dove i nostri valori (squadra+montella) ci consentono di stare: tra il 4-5 posto se va bene e 7-8 se va tutto male. Certo che l’assenza di Bonaventura e la mancanza del Niang prima parte peserà molto. Su Deulofeu azzardo, mi sembra un po’ Taarabt: gran talento, poca utilità. Se mi sbaglio esulto.

    PS: ho esultato parecchio ieri sera perché l’esaltazione, fuori luogo, che i nostri bravi pennivendoli hanno fatto e forse ancora faranno per quelle merde che giocano nel nostro stesso stadio era diventata insopportabile. Poi mi sveglio e vedo la prima pagina di ruttosport…..

    1. Sul fatto che siamo rimasti in pochi, a scrivere su questo blog certamente, è parzialmente vero. Ma l’importante è quanti leggono e non si stancano di leggere, come molti ragazzi giovani fanno, le lunghe disamine e talvolta i forbiti commenti non soltanto degli editorialisti ma anche di quei quattro o cinque ‘pazzi milanisti’ come noi. Purtroppo senza Jack difficilmente centreremo la CL. Le altre questioni lasciamole ai giornalai di ruttosport(te la rubo milanforever..mi piace). Capitolo Montella. Ora ha i due esterni che cercava. Sul centrale davanti alla difesa..difendo Manuel Locatelli in attesa del ‘Caravaggio’. La partita fondamentale si sposta a San Siro e sarà quella di domenica. A Udine, ringrazio l’amico milanforever per l’accostamento fatto, è stato quasi una altro caso Muntari. Semplicemente vergognoso che uno come Banti, così come uno come Tagliavento, facciano gli arbitri in un qualsivoglia tenzone sportivo.

    2. Lapadula puo’ benissimo giocare le due fasi come faceva Graziani al mondiale vinto.

  5. Vorrei sviluppare una tesi ma poiche’ me la ha iispirata 18 vorrei pregarlo di farlo lui che e’ il piu bravo di noi con l’ironia. Si tratta di applicare un’altra antica legge che mi sembra idonea come quella di Murphy ad interpretare quanto accade al Milan ed ai milanisti di questi tempi.
    Eccola:
    LEGGE DEL MENGA : Chi ce l’ha in culo se la tenga.

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