Vincere, giocando malissimo e prendendosi le critiche motivatissime dell’allenatore, e perdere, stavolta giocando bene, anche meglio degli avversari. Le abbiamo vissute entrambe queste situazioni è non è facile venirne fuori con una analisi lucida. Dalle prime due di campionato avevamo ereditato un Milan ai limiti del guardabile: squadra lenta, senza gioco né idee e con un centrocampo troppo povero tecnicamente per poter competere contro qualsiasi avversario.
Poi, con le due settimane di pausa, con il rientro di Montolivo e l’integrazione nei meccanismi di squadra del nuovo arrivato Kucka, è nato il Milan del derby. Un’altra squadra, non c’è che dire. Montolivo al posto di De Jong ha permesso in ogni occasione una rapida velocizzazione dell’azione, garantendo al tempo stesso quella copertura necessaria impostagli dal ruolo. E anche le mezze ali, Kucka e Bonaventura, hanno giovato di tutto questo, con il primo che ha disputato tre quarti di gara garantendo quantità ma anche tanta qualità e presenza in fase offensiva (diciamolo: sovrastando Kondogbia, che si è svegliato solo a gara sbloccata e Milan un po’ più sulle gambe). Insomma un buon Milan, totalmente cambiato rispetto al passato recente e non. Cosa è mancato? In primis la qualità dietro le punte: Honda non è stato all’altezza, come non lo è da tantissimo tempo ormai, e il gioco ne ha irrimediabilmente risentito. Ogni pallone scaricato su di lui ha rallentato possibili azioni pericolose, vanificando i contropiedi e rendendo inutili gli inserimenti tempestivi delle mezze ali. In questa marea di tempi di gioco sprecati, sono arrivate comunque diverse occasioni interessanti, per il merito dei due attaccanti, anche se la precisione di Luiz Adriano ha lasciato a desiderare. Spunti, riflessioni, considerazioni che mi portano a giudicare la sconfitta di Domenica come frutto di episodi sfortunati per noi, e fortunati per l’Inter. I nerazzurri non hanno giocato male, ma il Milan ha per lunghi tratti giocato sicuramente meglio. Questo bisogna cogliere, assieme a spunti per migliorare fin da subito.
In primis urge dare un degno abitante al ruolo di trequartista: Honda non convince assolutamente, e l’unico papabile sembra possa essere Bonaventura, con il successivo problema di dovere sostituire lui a centrocampo. Aspettiamo il ritorno a livelli accettabili di Bertolacci, per poterlo schierare al fianco di Montolivo e Kucka. Poi c’è il problema terzini. Pochi lo hanno sottolineato, ma anche domenica i cross effettivamente decenti sono stati pochi, e quando hai due attaccanti importanti in rosa saperli servire bene anche dalle fasce diventa obbligatorio. De Sciglio sta migliorando molto le sue prestazioni rispetto allo scorso anno, ma serve ancora qualcosa in più a livello offensivo. Ancora: la gestione dei cambi. Sinisa non ha convinto in queste prime uscite quanto a gestione della panchina e sostituzioni al momento giusto. Deve migliorare anche lui, perché togliere Bacca e lasciare in campo l’inutile Honda è stato solo l’ultimo errore di una serie, da non ripetere più.
Non ne usciamo con le ossa rotte, anzi tutt’altro, e chi pone l’Inter tra le favorite al titolo non ci fa che un favore, perché abbiamo giocato meglio di loro e a lungo andare potremmo anche arrivare avanti a loro. Anche noi abbiamo bisogno di tempo per rifondare e ricostruire, non solo gli altri, anche se questo nessuno è in grado di dirla. Ho totale fiducia in Sinisa, che ha personalità da vendere, idee chiare e la capacità di farsi rispettare da un gruppo che aveva estrema necessità di un leader, più che di un amico. E poi, abbiamo un Balo in più tra le frecce nel nostro arco: è entrato nel derby con una determinazione e una concentrazione che raramente li ho visto buttare sul campo, riuscendo a creare almeno tre occasioni di goal nell’ultimo spezzone di gara. Potrà essere un’arma potenzialmente devastante, se usata bene, in un attacco che comunque non avrà problemi di sterilità realizzativa. Serve solo lavorare e migliorare quelle piccole cose che in partita fanno la differenza…al di là della fortuna.
1 commento
Credo che si possa essere ottimisti nei limiti del fatto che la squadra è incompleta e che 2 pedine fondamentali sono ferme ai box. Nel derby si è visto una buona squadra. Ora bisogna fare 6 punti nelle prossime 2 partite per sistemare la classifica