I 10 peggiori tipi di tifoso sui social network

Come ben sapete Rossonerosemper è uno dei siti più attivi dal lato sociale. In questo periodo, in queste annate deludenti, sui social viene fuori il peggio della razza umana. In questo post analizziamo profondamente i comportamenti da non tenere sui social network – in particolare twitter – per un migliore utilizzo del web. Ecco a voi i 10 peggiori tipi di tifoso sui social network

1. Lo sportivone

Passa la giornata a fare i complimenti alle altre squadre denigrando la propria. E se in qualche caso ci può stare, soprattutto nella situazione attuale, in altri risulta veramente insopportabile. E’ capace di fare i complimenti alla Juventus per una partita vinta con un rigore 20 metri fuori area e di negare favori arbitrali evidenti come quelli in Sassuolo – Milan. Per lui la fortuna non esiste, nemmeno se l’avversario prende 15 pali e subisce gol all’unico tiro in porta ed episodi come il gol di Muntari possono capitare e risultano ininfluenti. Farebbe i complimenti anche a Bonera definendolo un campione se questo giocasse nella Roma. Uno dei più difficili da mandare a quel paese anche quando se lo meriterebbe ampiamente.

1.1 L’infiltrato

Spin-off dello sportivone: si spaccia per tifoso di un’altra squadra ma a differenza dello sportivo lo fa col dolo. Si nota subito perché sostiene tesi insostenibili per tutto il resto della tifoseria ed esulta più per i gol di un’altra squadra che per quella che dichiara di tifare. Crede così di poter apparire più autorevole nei giudizi sulla sua squadra reale ma le sue tesi sono il più delle volte insostenibili. Cancro di twitter.

2. Lo stalker

Scrive 3000 tweet uguali e tutti conclusi menzionando account con migliaia di followers pregando per un retweet. I contenuti sono spesso frasi inutili, stupide e banali. Presente anche nella versione seriale, ovvero quella in cui quando non ottiene un retweet cancella il tweet e lo riscrive uguale a distanza di pochi minuti. L’uso del tasto blocca con questi è più che raccomandato. Presente anche in una versione alternativa, quella che risponde a qualsiasi tweet dando la sua opinione non richiesta. Fastidiosi come zanzare.

3. Il guru

Versione evoluta dello Stalker una volta che ha raggiunto i 1000 followers. Individuo subdolo che analizza la propria timeline cercando di costruirsi una reputazione con tweet pieni di ovvietà ma che lo aiutano a crearsi un seguito. Si distingue per la pronuncia di fatwe contro chi dissente dal suo pensiero, venendo spesso assalito da orde di pecoroni pronti a difenderlo. Potrebbe scrivere “vado al cesso” ed otterrebbe comunque 50 retweet sulla fiducia. Passa la giornata a leggere blog intrisi di retorica su quanto sia bello il calcio argentino e la magia della FA Cup riprendendo le principali frasi. Si crede il re del twitter ma di fatto interagisce con la solita cerchia di persone.

4. Il pecorone

Segue fedelmente uno o più guru dandogli ragione qualsiasi cosa scrivono anche se contro il proprio pensiero. Privo di identità individuale compare sempre in gruppo – ama circondarsi di individui che la pensano come lui per sentirsi dare ragione. A scuola probabilmente era il compagno represso che si metteva vicino all’amico bullo a godersi la rissa. Incapace di agire in prima persona, si butterebbe dalla finestra se uno dei guru glielo chiedesse.

5. Il premio pulitzer

Categoria speciale dedicata a quelli che raggiungono i 500 o più followers e studiano giornalismo ed in base a questo si crede il depositario massimo della lingua italiana. Passano la giornata a stalkerare i vari Condò, Di Marzio, Pedullà girando le loro opinioni ed i loro articoli. Emette sentenze tombali e crede che un giorno lavorerà per la gazzetta sulla base del fatto che ha un blog che parla di pallone e che avendolo registrato come testata giornalistica lo fanno entrare al secondo anello di San Siro. Vive il suo hobby come un lavoro e la sua celebrità passeggera come un merito. Il suo futuro è probabilmente dietro al bancone di un Burger King

6. Il complottista

Versione sportiva dell’elettore medio del Movimento 5 Stelle. Vive il suo tempo su twitter cercando il marcio in ogni notizia. Passa il suo tempo a parlare di “chiarezza”, “prese per il culo”, “illusioni” diventando spesso uno stalker. Non si capisce cosa voglia, si capisce solo che qualunque cosa succeda non va bene e lo stanno prendendo per il culo. Non si capisce, però, per quale motivo debba scassare le palle a mezzo mondo per questo.

7. Il tastierista

Versione del nuovo millennio di Che Guevara. Fa parte di quelli convinti che mettendo i like su Facebook alle pagine benefiche si guariscano i bambini in Africa. Sa tutto di tutto e lancia minacce se ai piani alti non tengono conto del suo sicuramente prestigioso e competente parere. Sfoga la sua rabbia in gruppi Facebook che spesso sembrano vere e proprie cloache o nei commenti sotto i principali articoli sui quotidiani sportivi invitando a disdire le pay tv, non seguire la squadra e non andare allo stadio salvo poi ritrovarsi a commentare le partite in diretta dimostrando come sempre una straordinaria coerenza. Vuol far la rivoluzione dal divano di casa ma non comanda nemmeno nelle mura domestiche.

8. Il bastian contrario

Versione mista sportivone-complottista. Qualsiasi cosa accada non va mai bene. Attivo durante il mercato: se un giocatore viene accostato alla sua squadra comincia ad insultarlo – nel momento in cui la trattativa fallisce però attacca i dirigenti per non aver preso quella pippa parlando di figure di merda. Nel momento in cui però lo stesso giocatore viene accostato ad un’altra squadra improvvisamente diventa un campionissimo che ci si è fatti sfuggire. Passa le giornate a vedere le partite degli ex di cui ha parlato male per tutto il periodo in cui giocavano nella propria squadra pur di rinfacciarne la cessione. Tuttologo borioso ha la stessa simpatia di un calcio nei coglioni.

9. Il giovanilista

Le sue parole d’ordine sono “giovani promettenti”. Preferirebbe Lestienne a Cristiano Ronaldo e Depay a Messi. E’ convinto che si possano costruire squadroni fortissimi con due euro solamente perché è capace di farlo a Football Manager. Ha il coraggio di sputare su giocatori che han vinto scudetti come Zlatan Ibrahimovic e non avrebbe mai fatto lo scambio Pato-Tevez. E’ solito postare Vine di ogni gol degli scappati di casa del calcio Brasiliano ed Argentino facendoli passare per fenomeni. Il suo campionato preferito è l’Eredivisie ed è convinto che prima o poi l’Ajax riuscirà a vincere di nuovo una coppa dei campioni.

10. Il battutista

Ridere fa bene ma perseverare è diabolico. Il battutista passa la sua intera esistenza su twitter a commentare ogni notizia ed ogni post in maniera sarcastica, spesso denigratoria della propria squadra risultando simpatico come un calcio nei maroni. Vive in un finto concetto di correttezza tutto suo per cui non osa mai fare battute sulle altre squadre. Il suo obiettivo è finire su qualche trasmissione televisiva ma nella migliore delle ipotesi verrà scopiazzato dal Rompi Pallone.