Scindiamo Pippo-Allenatore da Pippo-Uomo

Non posso dire di essere felice, non lo sarebbe nessuno in queste situazioni.
Non posso dire di appoggiare in pieno tutto il suo operato, sarebbe da folli e ignoranti (credo).
Ma una cosa posso dirla con certezza: comunque finisca sarà sempre e comunque Pippo Mio.

Non sono tanto ‘vecchia’, ma son cresciuta con l’ultimo Milan di Carletto.
Idolo, uomo indiscusso e quasi tendente all’eroe.
Carletto.
E con lui, quella squadra formidabile che era quel Milan, un Milan che non solo giocava a memoria e bene, ma che era composto prima di tutto da grandi uomini, gente che sapeva cosa voleva dire quella maglia, che dava il 300% in campo e che fuori si dimostrava leale alla causa rossonera.
Che non rideva quando si perdeva.
Che non andava a festeggiare in discoteca nel giorno di una partita persa o addirittura il giorno prima.
Che non allungava i tempi di recupero perché aveva voglia di fare baldoria o bisboccia a casa.
Che non pensava solo alle donne (in senso molto più stretto, non volevo essere volgare), ma anzi, prima pensava al campo e poi alla famiglia, alla casa.

Di esempi ne posso citare a valanga: parto dal Capitano Maldini e dal suo successore, l’ultimo dei moicani degni di indossare quella fascia, Massimo Ambrosini.
Ci sono anche Gattuso, altro grande uomo più che calciatore (diciamo che le sue qualità non erano i piedi ecco..), Nesta, Sheva, Kakà e per ultimo (anche se ce ne sarebbero altri da citare) proprio lui, Pippo Inzaghi.

Possiamo metterci ad un tavolino e discutere di quali e soprattutto quante scelte Pippo ha sbagliato nell’ambito dell’esordiente Allenatore.
Possiamo concordare sul concetto che, con il senno di poi, avrebbe fatto meglio ad accettare il Sassuolo come chance per imparare il mestiere.
O possiamo concordare sul fatto che, purtroppo, sia inadeguato a questo ruolo o semplicemente necessita di esperienza che non ha voluto o potuto fare, a seconda di come si vede la cosa.
Ma mai, e ribadisco il mai, si può parlare male di Pippo come persona.
Mai.

Ci sta mettendo anima e cuore.
Ribadisco: possiamo essere d’accordo sull’inadeguatezza di Pippo-Allenatore e qui non discuto.
Anche perché come dissi in apertura, sarebbe da folli e incapaci.
Ma Pippo uomo non si discute e mi meravigliano davvero certi articoli e certe parole nei suoi confronti, l’uomo dei record, l’uomo dell’Europa che conta e che manca.
Lui, l’uomo che tanto ci ha fatto sognare in un tempo nemmeno così remoto.
Un uomo e un calciatore che ha fatto parte della mia infanzia, che mi ha fatto crescere amando il Milan, amando quei valori e quella squadra che tanto bene faceva.
E non solo in campo, per fortuna.
Uno che per questa maglia, ancora oggi, ci soffre e cerca in ogni modo di dare anima e corpo cosa che non fanno i giocatori che la indossano.
Non pensa a festeggiare, non pensa alle ‘donne’ (in senso più ampio), ma prima pensa al bene della sua maglia, della sua pelle.
pippo inzaghi (10)

E per quanto inadeguato sia, e nessuno penso lo neghi dopo quasi un anno, non merita questi trattamenti.
Queste parole.
Questi insulti che leggo in milioni di siti o social network.
Insulti e parole legate alla persona e non all’allenatore attuale, che per altro, non è.
Nemmeno Allegri (che non ci ha portato assolutamente nulla a livello di storia che conta) fu trattato a pesci in facci a così e la cosa mi stupisce davvero considerando che fino a un anno esatto fa ne gridavate l’esonero a tutti polmoni ed ora addirittura lo elogiate…
Ma questo poco mi importa, fa parte della vostra coerenza, e mi tiro fuori.

Chiedo solo di scindere Pippo-Uomo da Pippo-Allenatore: sono due persone diverse, una ci ha portato in alto, ci ha fatto sognare con oltre 300 gol e non solo in Italia ma soprattutto in quell’Europa che conta.
L’altro è stato buttato nella mischia, ha accettato una realtà più grande di lui ed ora fatica ad uscirne.
Inadeguato, si.
Non pronto, si.
Altro no, mai.
E se resterà fino a fine stagione, lo sosterrò nonostante tutto, perché la storia me lo impone.
Perché lui, il suo viso e la sua numero 9 appesa in camera, il mio cuore e il mio amore per lui come calciatore me lo impongono.
Lo stesso che mi ha fatto piangere in finale di Champions e lo stesso che mi ha fatto consumare un pacco di fazzoletti nella sua ultima partita giocata a San Siro, prima di ritirarsi, segnando il gol vittoria.
Come era solito fare.
Come era solito regalarci.
Comunque vada, sarà Pippo Mio.

11 commenti

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    • boldi1 il 22 Febbraio 2015 alle 12:11

    sinceramente Pippo si sta scavando la fossa da solo, continuando a cambiare formazione , il modulo , ormai è in confusione totale, qualcuno lo fermi.

    Al suo posto avrei già presentato le dimissioni per evitare di sporcare la sua immagine di calciatore e uomo da quella di allenatore alle prime armi.

    A dargli una mano ad andare sempre più a fondo in classifica i soliti Menez (che gioca da solo mi ricorda i ragazzi dell’oratorio ) Bonera Montolivo ed Abate i presunti senatori coloro che dovrebbero guidare il gruppo che influenzano negativamente le scelte dell’allenatore ed il gruppo.

    Non è un caso che Torres Niang Matri Saponara appena lontani da Milanello ritornano a giocare ad alti livelli, per non parlare di Allegri

    insomma bisogna levare il cancro che c è a Milanello che influisce negativamente sugli allenatori da Allegri Clarence ora Pippo

    via i senatori pippe vedi Bonera Abate Montolivo Abbiati Menez i principali responsabili dell’attuale crisi rossonera

  1. Non penso che ci possa essere qualche ‘pazzo’ che voglia mettere in dubbio la valenza di Pippo Inzaghi nella storia del Milan. Penso che io come molti altri ci erano creati l’illusione che Pippo potesse essere da subito un grande allenatore! Per me lo diventerà certamente ma al momento non è così! Però mi infastidisce è l’accanimento dei ‘nenmici’ di Pippo e del Milan! Lo hanno già esternato nei confronti di Sacchi! Questo mi fa ribadere, con forza, il concetto già espresso per la difesa di Arrigo: GIU’ LE MANI DA PIPPO!

    1. In realtà, e aggiungo, purtroppo, qualche pazzo che mette in dubbio Pippo in toto c’è.
      Ed è quello che mi dispiace di più… Come allenatore ormai ha più confusione che altro ma come uomo non si discute.

  2. Caro Boldi non ti dico bravo solo perche ‘ hai sbagliato un nome . Solo uno , pero’
    importantissimo . Togli Menez che proprio non c’entra un cazzo anzi se non fosse per i suoi gol……. E aggiungi Adriano Galliani , Che fai , hai paura a dire la verita’ ?

  3. pippo se avesse un minimo d1 attributi si sarebbe gia dimesso da un po,ieri ha detto che a milanello si lavora molto,un’autogol xche significa che o sono veramente scarsi o lui non è capace di farli giocare,fuori dalle palle e riprendiamo clarence,non voglio donadoni,prandelli ,montella e cialtroni vari

    1. Caro Mario , io sono estrmamente riconoscene al Presidente di troppi trionfi . ma una frase , scritta non ricordo da chi , mi ha davvero scosso e preoccupato . Diceva , a proposito della visita ad Arcore dei complottisti di merda capeggiati da Merdagialla : e’ diventato vecchio , Silvio , e’ diventato vecchio : una volta li avrebbe presi tutti a calci in culo . Temo che possa essere vero e mi preoccupo assai . Certo e’ che Pippo non ci colpa , ovvio , ma Clarence era meglio assai ed era una scommessa geniale che Silvio avrebbe vinto .

    2. Caro Mario , io sono estrmamente riconoscene al Presidente di troppi trionfi . ma una frase , scritta non ricordo da chi , mi ha davvero scosso e preoccupato . Diceva , a proposito della visita ad Arcore dei complottisti di merda capeggiati da Merdagialla : e’ diventato vecchio , Silvio , e’ diventato vecchio : una volta li avrebbe presi tutti a calci in culo . Temo che possa essere vero e mi preoccupo assai . Certo e’ che Pippo non ci colpa , ovvio , ma Clarence era meglio assai ed era una scommessa geniale che Silvio avrebbe vinto .

  4. Condivido assolutamente il post. Che Pippo non sia un bravo allenatore non è un problema (lo è purtroppo adesso per il Milan), ma non tocca minimamente il ricordo del Pippo che faceva piangere gli avversari.
    Se non essere un bravo allenatore condizionasse un giudizio, cosa dovremmo dire di Van Basten?
    Chi insulta le bandiere del Milan non è un milanista!

    1. Sono d’accordo.

  5. Boh, articolo abbastanza insulso che non capisco dove voglia sinceramente andare a parare…Visto ed appurato che Inzaghi è un allenatore a dir poco mediocre e che i suoi risultati sono altrettanto mediocri, mi spiegate cosa ci fa ancora sulla panchina rossonera ?
    Sulla panchina rossonera ci siede ancora proprio perchè da parte della società e di parecchi tifosi non viene assolutamente messo in atto quello che chiede l’autrice dell’articolo di cui sopra, e cioè la scissione del giudizio fra Inzaghi giocatore ed Inzaghi allenatore…
    Inzaghi si trova ancora su quella panchina proprio in virtù dell’eterna pelosa riconoscenza della società, che tanti danni ha fatto in passato in questo senso con altri giocatori, e dell’ascendente che ha sempre e comunque nei confronti di parecchi tifosi utilizzato coscientemente dalla stessa società come paravento per le proprie negligenze…
    Quello che ha fatto Inzaghi come giocatore è ormai storia e nessuno lo disconosce, ma come allenatore è meno che mediocre e se sopravvive su quella panchina è solo per il credito acquisito da giocatore…
    Non conviene quindi che venga effettuata opera di scissione delle figure di Inzaghi giocatore ed Inzaghi allenatore, soprattutto non conviene ad Inzaghi stesso…

  6. Il sig. emme è stato bannato in quanto evidente troll venuto (mandato da altri?) al fine di destabilizzare il blog. I suoi commenti sono stati cancellati.

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