L’irresistibile fascino di un altro milanista

Mi hanno sinceramente stupito i tanti (e discordanti) commenti al precedente editoriale. Nonostante mi fossi ripromesso di scrivere un articolo meno impegnato e meno impegnativo, ho avuto modo di constatare (ancora una volta) quanto sia eterogeneo e profondamente diviso l’ambiente Rossonero.

Queste brevissime considerazioni (e l’analogo clima che fa seguito ai festeggiamenti per l’ingresso dell’anno nuovo) hanno (finalmente, direi) favorito la decisione di esprimere, con un altro editoriale, il mio personalissimo favore verso un’altra figura. Una figura molto più controversa rispetto a quella del nostro attuale allenatore. Una figura capace di attirare simpatie e antipatie – all’interno dell’ambiente milanista, e non solo – ai limiti del fanatismo e dell’estremismo. Una figura che sembra quasi essere un’ossessione per alcuni tifosi, come si trattasse di un’entità onnipresente (molto probabilmente perché, in effetti, si tratta di un’entità onnipresente). Una figura che, secondo molti, rappresenta il vero motore immobile all’interno della società rossonera. Adriano Galliani.

Ripercorrere la storia dell’amministratore delegato (con delega all’area sportiva ndr.) del Milan, sarebbe inopportuno oltre che inutile essenzialmente per due motivi. Anzitutto perché si presume il fatto che coloro che leggono, conoscano il modo in cui Galliani ha operato in questi anni e quali risultati abbia prodotto il suo lavoro. In altre parole, si presume che coloro che leggono siano a conoscenza del fatto che la storia del Milan si intreccia ineluttabilmente e inevitabilmente con la storia di Galliani. In secondo luogo, e tengo a sottolineare questo aspetto, perché non ho nessuna intenzione di realizzare un panegirico. Adriano Galliani è, nella modesta opinione di chi scrive, un professionista che ha svolto il proprio lavoro egregiamente nella maggior parte delle volte. Un professionista a cui vanno riconosciuti molteplici meriti e (naturalmente) alcuni demeriti. È stato l’artefice operativo di un grande Milan , durante il primo decennio della proprietà di Silvio Berlusconi, e rappresenta oggi l’unica figura in grado di gestire al meglio questi anni decadenti .

Il punto della questione, il punto che vorrei far emergere e che spero vivamente riesca a far emergere, è infatti proprio questo. Al di là di certe umane opposte inclinazioni sentimentali di affetto e avversione, attaccamento e disaffezione, simpatia e ostilità, in poche parole, al di là di un certo (comprensibilissimo) contrasto tra amore e odio di chi sostiene e di chi invece accusa, è ancora possibile riconoscere in modo oggettivo e razionale i risultati prodotti dall’amministratore delegato (con delegata all’area sportiva ndr.) del Milan?

Anziché lasciare soltanto degli interrogativi, mi concedo il lusso, per una volta, di espormi personalmente. Al momento, nell’opinione di chi scrive, Galliani rappresenta l’unica figura capace di gestire una situazione complicata come quella del Milan. Il lavoro di Galliani, in questi ultimi anni, ha supplito alla mancanza di un’intera società. E’ l’unico che, per esperienza e conoscenza, può ancora dare un senso al mercato di una squadra sulla quale la proprietà ha smesso di investire. Riconoscere i meriti dell’antennista brianzolo (cit.) negli anni del Milan campione di tutto è troppo, troppo facile. Riconoscere i meriti attuali, invece, è molto più razionale, senza per questo essere difficile. Diego Lopez, Rami, Bonaventura, Menez : questi sono gli uomini, reparto per reparto, più rappresentativi (e più in forma) della rosa attuale. Ed ognuno di questi nomi cela, nell’opinione di chi scrive, un piccolo capolavoro di mercato. La domanda da porsi, a questo punto è: chi saprebbe fare di meglio?

Ps. Nonostante abbia cercato di chiarirlo più volte, ribadisco, ancora una volta, che le mie considerazioni partono dalla premessa che il lavoro di Galliani, così come il lavoro di tutti (tranne quello di Dio), non è esente da critiche. Probabilmente potremmo realizzare un libro con gli errori commessi da Galliani in questi anni da amministratore delegato (con delega all’area sportiva ndr.) del Milan. Anche in questo caso, elencarli, sarebbe inopportuno, per un motivo molto semplice. Non mi interessa redigere un rendiconto dell’attività di Galliani. Mi interessa aprire un dialogo con quanti criticano e si schierano aprioristicamente dall’altra parte della barricata. Mi interessa comprendere le ragioni di una certa ostilità che si frappone fra il ruolo del tifoso e quello del critico oggettivo.  È sufficiente un passato da tifoso di un’altra squadra di calcio per legittimare questa costante ostilità? Io non credo.

17 commenti

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  1. @18maggio1994

    Per sfatare il mito sul Galliani bianconero: tutto si basa su una foto con Giraudo e Bettega a Torino. Ma non era la Juve, bensì lo spareggio UEFA tra Milan e Sampdoria.

    Non vi è alcun problema, comunque, chi attacca AG per il passato bianconero dovrebbe ricordare che era bianconero anche lo stesso Maldini.

    Senza AG oggi saremmo a fondoclassifica, per colpa dei non investimenti presidenziali ha dovuto tirare fuori il meglio

  2. Adriano Galliani lo conosco sin dai tempi del Simmenthal Monza. Lo vedevo bambino agitarsi in tribuna anche ai gol della sua ‘giuve’. Con un tifoso monzese, io bambino milanista, ebbi un alterco ascoltando i risultati, relativi al primo tempo, di uno Juve-Milan 1-4 e che il Milan concluse vittorioso per 5-4 nonostante un arbitraggio di Jonni di Macerata, alla Rocchi, per la Juventus. Lo stesso Ameri non potè tacere delle nefandezze di Jonni. Ernesto Grillo segnò al 90′, allora non esisteva recupero di sorta, ed io esultai venendo strattonato, in tribuna, da un energumeno tifoso della ‘giuve’. Purtroppo per me era una costante trovare energumeni tifosi della ‘giuve’. Quel tifoso non era il piccolo Galliani ma certamente Adriano, anche lui era un bamino anche se è strano pensare che Galliani possa essere mai stato bambino, anche se focoso non metteva le mani addosso ad un suo coetaneo. In Brianza erano tifosi ‘giuve’ o ‘intertristi’ perché vedevano come il fumo negli occhi Milano i milanesi ed i milanisti anche se il restauratore della grandeur milanista era un Brianzolo di Seregno che unitamente a suo genero formò una coppia vincente, Umberto Trabattoni e Tony Busini, quasi assimilabile alla coppia Silvio Berlusconi Adriano Galliani(unica pecca del tandem Trabattoni-Busini fu quella di far indossare la maglia Rossonera a Giuseppe Meazza che poi trattò quella maglia molto ma molto peggio di quel che poi ha fatto Balotelli con quella dell’Inter). Non saprei se Busini fosse anche lui ‘giuventino’ in Brianza lo erano quasi tutti. Ma una cosa è certa nelle grandi ricostruzioni del Milan i brianzoli, alla Galliani, hanno sempre avuto più meriti che demeriti.

  3. La verità è che probabilmente il meglio di se Galliani lo sta dando proprio ora. Ma questo non è un caso. L’ intera gestione del Milan era onestamete troppo per lui (soprattutto in un momento in cui la proprietà decide di non investire) e Barbara è stata la sua vera salvezza.

    I veri dirigenti sono quelli che portano ricchezza alla proprietà, non quelli che richiedono continui aumenti di capitale.

    Galliani fino a 7 anni fa presentava bilanci che facevano schifo e squadre vecchie e logore. Vedi ad esempio gli ultii anni di Ancelotti.

    Da quando Berlusconi ha diviso il Milan in due macro blocchi, le cose hanno cominciato a funzionare. Barbara gestisce bene la parte commerciale e i cordoni della borsa e Galliani riesce a piazzare dei buoni colpi con poche risorse e soprattutto parla poco o niente lasciando il grosso della scena comunicativa ad Inzaghi e a Barbara, i veri protagonisti di questa ricostruzione. Galliani tuttavia sta facendo bene quello che deve far: Il gregario.

    Le divisioni ci sono perchè qualchuno le ha volute creare. Chi ha avuto la bella idea di sostenere allegri o di destabilizzare l’ ambiente attaccando rosa ed allenatore per colpire Galliani è direttamente responsabile delle divisioni.

  4. Vedi ‘canterano’ la tua riconosciuta antipatia nei confronti di Galliani ti fa persino parlare in modo dispregiativo di un ruolo che, nel vero ciclismo e cioè quello in cui i corridori mangiavano pane e salame e al massimo beveveno un caffè di troppo, i portatori d’acqua o gregari erano più importanti di velocisti che vincevano la tappa dopo essersi fatti trainare per tutta la corsa. Nello sport il rispetto del ruolo è importante al pari dell’unità d’intenti. Questo è il vero successo della ‘trovata’ di Silvio con la divisione dei ruoli tra Barbara e Galliani. Ma affermare che Galliani è soltanto un gregario mi pare un insulto alla tua intelligenza. Il canto del cigno di Adriano? Può essere ma non si può disconoscere che, l’Ad per le parte tecnica, quest’anno ha fatto un lavoro straordinario ed ha fatto forse la miglior campagna di rafforzamento del Milan realizzata con pochi spiccioli e con parametri zero. Caro ‘canterano’ fattene una ragione e rallegrati perché finalmente quel Milan, che io ho sempre esaltato, dove l’unità d’intenti a tutti i livelli era quasi un dogma, sta tornando grazie si all’intuizione di Silvio ma anche grazie a tutte le componenti che si sono messe a lavorare di bozzo buono per il ritorno alla grandeur del Milan. Come tifoso ne sono più che felice.

  5. Scusa , Cantera non riesco a capire . Tu scrivi :
    ” Le divisioni ci sono perchè qualcuno le ha volute creare. Chi ha avuto la bella idea di sostenere Allegri o di destabilizzare l’ ambiente attaccando rosa ed allenatore per colpire Galliani è direttamente responsabile delle divisioni. ”
    Secondo il mondo intero la bella idea di sostenere Allegri e’ esclusiva di Galliani .
    Ci sbagliamo?

    1. Assolutamente no.

      Allegri è stato confermato anche da Silvio Berlusconi.

      L’anno scorso dopo Chievo-Milan 0-0, Galliani chiese l’esonero di Allegri alla famiglia Berlusconi. Barbara lo salvò. Evidentemente per interesse personale voleva farci andare ancora più in basso prima di esonerarlo.

    2. Assolutamente no.

      Allegri è stato confermato anche da Silvio Berlusconi.

      L’anno scorso dopo Chievo-Milan 0-0, Galliani chiese l’esonero di Allegri alla famiglia Berlusconi. Barbara lo salvò. Evidentemente per interesse personale voleva farci andare ancora più in basso prima di esonerarlo.

  6. 18 Maggio , tu reiteri il vizietto di nascondere il tuo teorema dietro un finto interrogativo . Sei contro Berlusconi e lo sappiamo . Sei contro Barbara e lo sappiamo . Sei con Galliani anche se ne fa una dritta e dieci storte . Immagino che tu aneli a Prodi presidente . Per favore non fare finte domande alle quali hai dato da tempo convinte ( tue ) risposte .

    • boldi1 il 3 Gennaio 2015 alle 08:43

    è sempre così , ogni tanto capita , si azzecca qualche acquisto , perchè come quello di Bonavventura è stata la fortuna a darci una mano , se no si prendeva il solito giocatore rotto ,
    tutti a lodare Galliani senza dimenticarsi il dato principale ,
    il vero rapporto quello che dimostra quanto sono stati bravi gli uomini mercato ovvero quello che si è fatturato ed i risultati sportivi .
    Da questo rapporto appare chiaro che le due Genovesi fatturando un decimo delle milanesi hanno ottenuto risultati migliori , certo direte voi solo quest’anno

    allora prendiamo come esempio Napoli Roma , fatturano meno di noi ed ottengono migliori risultati sportivi

    Bigon non si sognerebbe mai di prendere giocatori a fine carriera con ingaggi pesanti come Torres Essien
    si può prendere giocatori di esperienza ma non a quelle cifre

    e poi come si fa a lodare uno che ha smantellato la rete di osservatori e si basa solo di rapporti con alcuni procuratori in un noto ristorante milanese

    non scherziamo i veri re di mercato sono stati altri , come MOGGI che senza soldi per anni ha tenuto la juve al vertice

    1. Le due genovesi le giudichiamo dopo 38 giornate…. il re del mercato è solo uno… quello che prende Diego Lopez ed Alex in prestito.

      Napoli e Roma, che han vinto? Niente. La Roma migliore di noi. L’anno scorso, forse questo. E i due anni prima? Conta tutto o non conta nulla?

      Parliamo dei risultati sportivi? Bene. 5 Champions League spendendo meno di Real, Barcellona e la metà dell’inter. O guardiamo solo Napoli e Roma – che peraltro non vincono scudetti dal 2001?

      (P.s. su Moggi, sappiamo tutti COME teneva in alto la Juve)

  7. D’accordissimo con Boldi e Vittorione.

    Il problema è che questa è gente, che pur essendo cresciuta nell’opulenta epopea Berlusconiana del club, oggi loda Galliani per aver portato Diego Lopez, cioè un normale portiere (i fuoriclasse sono altri, come Handanovic che para miliardi di rigori) o Ramì, un comunissimo difensore senza arte nè parte, o ancora per il discontinuo evanescente Menez o il mediocre Hondà o il serio professionista Bonaventura (che io li voglio bene a Jack, ma non è Pobbà).

    Insomma, Galliani sono anni che ci fa mangiare la merda (solo quest’anno: Armero, Torres, Van Kikkel, Albercazzi, Acazzi) e quando appena compra (anzi, raccatta in prestito) giocatori di medio livello per questa oscena serie A che ci possano far arrivare quinti o quarti, i Diavolini e compagni festeggiano come quando il Presidente Berlusconi ci portava i Rivaldi, i Ronaldi, i Becks, i Rui Costi …

    1. Il problema è che questa è gente, che pur essendo cresciuta nell’opulenta epopea Berlusconiana del club, oggi loda Galliani per aver portato Diego Lopez, cioè un normale portiere (i fuoriclasse sono altri, come Handanovic che para miliardi di rigori) o Ramì, un comunissimo difensore senza arte nè parte, o ancora per il discontinuo evanescente Menez o il mediocre Hondà o il serio professionista Bonaventura (che io li voglio bene a Jack, ma non è Pobbà).

      Questo passa il convento nella serie A italiana oggi. Alex-Rami-Diego-Jack, gente top.

    2. 1) Molti dei giocatori citati e spacciati per scarsi sono forti
      2) Il livello della Serie A è abbastanza alto (ma non può essere ovviamente ai livelli dei campionati stra colmi di sceicchi)
      3) Vediamo se riesci a capire perchè i tifosi veri si esaltano per questi acquisti.

  8. ” Allegri “…..” Barbara lo salvo’ ” ……” per interesse personale ” ……
    Oh …Diavolo !!!???
    Ma tu oltrepassi ogni frontiera che divida il plausibile dal risibile .
    Amico mio datti una regolata . Il troppo e’ troppo .

    1. Io ti dico quello che so. Solitamente il vero.

      A BB del Milan frega il giusto. Come tutti i Berlusconi pensa più alla sua immagine che a far bene.

      1. Se pensando alla sua immagine fa così bene per il Milan siamo a cavallo per 20 anni e spero che continui così

  9. Vitorio l’ aver sostenuto Allegri è stato l’ errore più grosso di Galliani. Ma io mi riferivo ai tifosi che Allegri lo hanno difeso.

    Diavolo pur essendo pro Galliani è sempre stato contro Allegri e ci mancherebbe.

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