L’anno che verrà

Puntualmente come ogni fine anno, siamo stati invasi da articoli sul meglio del 2014 su siti, blog e reti sociali. Ora, dopo aver trascorso la notte di San Silvestro tra cenone e l’immancabile trenino sulle note di “Brigitte Bardot-Bardot”, ecco l’altrettanto consueto commento su ciò che vorrei dal 2015 milanista.

Il terzoposto: si, scritto tutto attaccato. Perché oramai é diventato come un mantra: obiettivo terzoposto, bisogna centrare il terzoposto, le concorrenti per il terzoposto. Se da una parte ripeterlo cosí assiduamente fa un po’ tristezza ricordando i bei tempi che furono (una volta arrivare terzi era un effetto collaterale di una mancata vittoria dello scudetto), ora ottenerlo é una necessità conclamata: senza la qualificazione in Champions League (previo preliminare) ci aspetterà probabilmente un’altra estate di sofferenza economica con l’eventuale necessità di vendere qualche pezzo grosso.

La coppa Italia: chiedere al 2015 una bella prestazione nella tanto bistrattata (e probabilmente a ragione) coppa nazionale è un altro sintomo del Milan in diminutio che stiamo vivendo in questi anni. Bisogna essere pratici e riconoscere che la Coppa Italia é l’unica occasione che ha il Milan per non chiudere la stagione a zeru tituli. Cinque partite in tutto, cominciando da quella casalinga con il Sassuolo, si possono fare. Le ultime incoraggianti prestazioni con Napoli e Roma hanno dimostrato che, almeno a livello nazionale e su una partita secca, il Milan sembra tornato da corsa. Quindi mi aspetto una buona prestazione in coppa: perché se le partite a gennaio non hanno tanto appeal e vanno in onda su RaiSport, semifinali e finali motivano decisamente di più.

Un mercato alla Galliani: forse la cartuccia più grande per questo mercato invernale Adriano l’ha già sparata la vigilia di Natale con lo scambio di prestiti Torres – Cerci. Ma non bisogna mai mettere limiti alla Provvidenza. Continuo a credere che Galliani sia un vero fuoriclasse del calciomercato (le ultime due sessioni di mercato sono state sontuose, come direbbe lui) e, dopo qualche operazione non troppo brillante soprattutto durante la stagione di Allegri (mi limito a riportare un dato statistico, ma i Constant e gli Emanuelson sono arrivati con lui alla guida), ultimamente si sta comportando da top manager. Sono convinto che Pippo Inzaghi sappia cosa gli manca (se lo vediamo noi, lo avrà visto sicuramente anche lui) e che Galliani possa ingaggiare i giocatori che servono. Per tornare a rivivere quelle sessioni di mercato in cui si era sicuri che, magari in extremis, un campione sarebbe arrivato.

Finire il 2014 con la grande vittoria, seppur in amichevole, con il Real Madrid campione di tutto é stato galvanizzante. Ora bisogna proseguire così, per tornare ad essere ciò che si era.

13 commenti

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  1. Aggiungerei che in Coppa Italia siamo stati sorteggiati col numero 1 e la finale è a Milano. In pratica a parte l’eventuale semifinale di andata, la Coppa Italia la giochiamo sempre a San Siro. Occasione da non farsi sfuggire.

  2. Continuo a credere che Galliani sia un vero fuoriclasse del calciomercato

    Mentecatto coglione.

    Uuuuh la Coppa Italia e il terzo posto contro Genova e Samp, che libidine… mazzi di seghe proprio … a proposito di seghe, visto come parli del capodanno mi sa che ieri ti è andata male, vero?

    1. Rosica in silenzio e non insultando

        • sadyq il 1 Gennaio 2015 alle 22:08

        Si però dai cazzo, non si può sentire una cazzata del genere, dopo tutti gli acquisti fatti. E senza considerare che stiamo facendo cagare da anni, elempsinando giocatori dai compagni di merende. Se questo vuol dire essere fuoriclasse, allora il responsabile del mercato gobbo è il padreterno!

        1. Io li chiamo “free-agent”, voi scarti e parametri zero. Fatto sta che sono meglio di quelli pagati. Tu lo chiami elemosinare, io risparmiare.

          • sadyq il 1 Gennaio 2015 alle 23:44

          Chiamali come vuoi, ma sempre quello sono! Il tifoso non fa conti!

  3. In attesa di capire se il feeling tra De Jong è Montolivo non si disperda in alchimie tattiche, al limite dell’incompatibile, c’è da chiedersi se possa arrivare un mediano che, viste le lunghe assenze per la Coppa d’Africa, servirebbe come reale rinforzo per il Milan. Pazzini, così come Niang, devono rimanere perché offrono valide alternative al modulo tattico con Jérémy Ménez (la cui alternativa è Alessio Cerci)centravanti. Ammetto mi piace Muriel forse per la sua somiglianza, fisica, a Nazario da Lima Ronaldo. Ma il Milan visto a Dubai non ha bisogno di nulla se non di giocare due competizioni importanti. A questo punto lo diventa la Coppa Italia, per utilizzare al meglio l’abbondanza nella propria rosa. Concordo con te sul fatto che vincere la Tim Cup(Coppa Italia) sarebbe un successo per ricominciare a mettere in bacheca un titolo, si svalutatissimo, che almeno conta qualcosa come il diritto alla partecipazione diretta in Europa League.

  4. Piaccia o meno Galliani, anche con l’ aiuto d’ Inzaghi ha costruito una squadra fortissima. Forse l’ unica cosa che ha sbagliato è stata Torres e lo ha utilizzato per prendere Cerci a gratis.

    Insomma dare a galliani meno di 10 è difficile. Barbara ed Inzaghi lo influenzano positivamete. Altro che Capre e seghe che lo sostengono.

    Galliani da quando non c’ è più Allegri è tornato ai suoi livelli.

      • sadyq il 1 Gennaio 2015 alle 22:05

      Ma dieci calci in culo? E’ vero, ma quello è il minimo!

  5. Ci stiamo mettendo sulla brutta e fuorviante strade di chi si esalta al primo successo . Dopo le pessime prestazioni tipo quelle con Palermo e Genova ma anche altre ci esaltiamo per due o tre buone partite ? Ci vuole ben altra continuita’ .
    Quanto poi ai discorsi minimalisti sulla coppa Italia mi fanno vergognare e basta .
    Lo stesso vale per Galliani . Dopo i numerosissimi acquisti di merda , peraltro incomprensibili per qualita’ e sopratutto per numero , ha ripreso ad azzeccarne un paio . Bene , ma anche qui ci vuole ben altra continuita’ . E non guasterebbe un poco di autocritica e qualche ammissione di colpa . Saremmo tutti meglio disposti e meno incazzati . Comunque Forza Milan !

    1. Non sono “due o tre buone partite” è un processo di crescita.

      Gli acquisti di merda? Gente pagata poco e che costava poco… e richiesti dall’ex-allenatore. Molto più grave un Iturbe a 31 mln che un Traorè a 0, ininfluente

      1. L’ex allenatore era cazzo e culo con Galliani .I Traore’ prendono lo stipendio.
        E non sono uno o due , ne sono stati acquistati a decine .

  6. Menez, Diego Lopez, Bonavetura, Alex stanno facendo la differenza. Poi ci sono tutti gli altri che con Allegri andavano alla metà del rendimento.

    E poi molto (ma questa non è una novità) ha influito il ritorno del capitano. Forse veramente l’ unico insostituibile della rosa.

    Anche io vedo nelle ultie partite il risultato di un lungo percorso di crescita che io stesso considero durato molto di più del previsto.

    Tuttavia conta il risultato finale e Inzaghi ha costruito una squadra divertente ce sa giocare al calcio con un idea precisa che può giocarsela contro qualunque squadra al mondo.

    Il fatto che Inzagi stia tirando fuori (ed avvalorando) il meglio da giocatori pagati poco o nulla depone in favore suo e della società.

    La cosa più importante è essere a soli due punti dal terzo posto. Lo scorso anno di questi tempi rasentavamo la zona retrocessione. Direi un percorso di crescita evidente. Nella seconda parte di stagione non solo dovremo superare tutte le pretendenti a terzo posto, ma dovremo anche ridurre il gap co la Roma e con la Juventus

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