Milan – Genoa 2-1: il calcio che conta

La prima notizia del giorno è che portiamo a casa una partita nonostante uno degli arbitraggi più vergognosi che si siano mai visti su un campo da calcio – come sempre a senso unico contro il Milan. Il gol che subiamo è irregolare, ci viene negato un calcio di rigore abbastanza netto su Bonaventura, vengono fermati Bacca e Menez in posizione di fuorigioco inesistente – senza contare svariati cartellini gialli che vengono negati ad un Genoa che ha potuto godere di 90 minuti di totale impunità grazie ai quali ha potuto provare a metterci in difficoltà sul piano fisico, l’unico dove ad oggi possiamo soffrire.

Nonostante tutto la sfanghiamo e portiamo a casa tre punti importantissimi che in un modo o nell’altro ci agganciano al trenino che porta al terzo posto visto lo scontro diretto tra Inter e Fiorentina in programma stasera. E lo facciamo con una prestazione buonissima salvo nel finale dove la squadra si snatura dopo che per l’ennesima volta in stagione vengono fatti tanti cambi insensati. Va bene mettere Menez che deve ritrovare condizione, non va bene affiancargli Balotelli che sai già che quando entra per cinque minuti entra svogliato: non lo prescrive il dottore di mettere in campo Mario Balotelli ogni partita, è inutile lamentarsi dopo del mancato impegno del giocatore. Balotelli non si è messo in campo da solo.

Il resto è quello che bene o male è il copione del Milan delle ultime partite. Giochiamo benino nel primo tempo, poi cresciamo nella ripresa, forse anche per una differente gestione delle energie fisiche e principalmente questo perché lo scorso anno c’era l’ossessione di voler segnare a tutti i costi e per questo pagavamo sul piano fisico. Ora o lo facciamo o sappiamo che prima o poi uno lo mettiamo – siamo mentalmente più liberi. Il risultato è che dietro concediamo poco (il Genoa ha fatto gol all’unico tiro, ed era anche da annullare) mentre davanti pur non eccellendo segniamo sempre in situazioni abbastanza atipiche.

A livello di singoli buona partita di tutti ad eccezione di Bonaventura (che, come dicevo, in questo periodo non è poi così fondamentale), Bertolacci (che ora sarà il nuovo capro espiatorio della squadra) e Niang che si è però ripreso nel secondo tempo. Malissimo Balotelli, di cui ho già parlato così come Menez che ha perlomeno l’attenuante di dover recuperare una condizione fisica accettabile. La classifica ci dice che in questo girone di ritorno abbiamo fatto 4 vittorie e 2 pareggi in 6 partite – continuassimo così arriveremmo a 73 punti che vogliono dire terzo posto finale. Napoli ci dirà molto con i gufi già pronti coi de profundis in caso non dovessimo fare risultato al San Paolo: la favorita per il terzo posto resta la Roma ma questo Milan non ha niente di meno delle due squadre che si affronteranno nel posticipo delle 20.45.

Milan-Genoa 2-1 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 5′ Bacca (M), 64′ Honda (M), 92′ Cerci (G).
Milan (4-4-2): Donnarumma; De Sciglio, Alex, Romagnoli, Antonelli; Honda, Montolivo (dall’83 Poli), Bertolacci, Bonaventura; Niang (dal 77′ Menez) Bacca. All. Mihajlovic.
Genoa (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso, De Maio; Fiamozzi, Rigoni, Dzemaili (dal 77′ Ntcham), Gabriel Silva; Suso (dal 45′ Cerci), Matavz, Laxalt. All. Gasperini.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo.

4 commenti

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  1. Lunedì prossimo se dovessimo fare punti a Napoli mi dispiacerà solo per una cosa… sapete quale.
    Volere o volare caro diavolo, Sinisa piano piano ha messo in campo una squadra (cosa che il dirimpettaio diversamente etero non riesce a fare). Non siamo certamente il massimo, ma adesso abbiamo equilibrio, convinzione e, di conseguenza, maggior qualità.
    Non ho visto un’arbitraggio scandaloso. Ci poteva stare il rigore, ma diciamo, non era clamoroso e a parti invertite non staremmo tanto a disquisire. Ha fischiato pochino, ma per entrambi. Loro hanno picchiato di più, ma ricordo un giallo abbastanza netto risparmiato a De Scilio.
    Domenica, anzi lunedì, sarà la rivincita delle rivincite. Loro sono di un altro pianeta, ma dovranno affrontare anche il fantasma della sconfitta con sorpasso di ieri sera. Noi poveri, ma umili, abbiamo i mezzi per fargli molto male. Gobbi… andate a fanculo!!!

  2. Cari amici, io tifo per il Milan oggi come tifavo per il Milan ai tempi di Allegri. Ma , pur tifando sempre e comunque vedevo le cretinaggini che commetteva quella capra come vedo oggi quelle che commette questo cazzone. Mi ricordo i cinque minuti finali di Ronaldinho con Ibra che quasi andava in panchina a prenderlo a calci in culo e mi sovvenivano quei sei minuti di Rivera ai mondiali. Oggi sette minuti a Balotelli e per giunta dopo avere fatto entrare Menez che a suo sresso dire non e’ pronto. Io non vi capisco . Diavolo e company , come fate a dire che Balotelli ha giocato male :sette minuti ! Ed il cazzone pure vuole conto e ragione . Di cosa?
    Diavolo invece ha ragione da vendere a dire che questa squadra potrebbe fare molto di piu’ e se non lo fa e’ colpa di Mihajlovic. Non sa gestire i giocatori . Si ridurra’ con undici fedelissimi e basta . E malgrado le cose stiano cosi io credo possibile il terzo posto. Peccato per i buoni giocatori persi per strada. Cerca di guadagnarti lo stipendio Sinisa e fai il tuo dovere . Che e’ quello di poter contare su tutti , non di prendere a calci in culo chi non ti garba. Poi non ti lamentare, cazzone , se il Presidente prendera’ te a calci in culo.

  3. E secondo me Cerci ha caricato irregolarmente Donnarumma.

  4. La cosa che mi dispiacerà sarà quella che il Milan farà un favore alla ‘giuve’. Non credo che a Bologna, in una delle tante loro succursali, possano perdere dei punti. Noi invece a Napoli…mi piacerebbe tanto…che i ragazzi cancellassero l’umiliazione patita dell’andata. Determinante sarà l’arbitro. Una volta tanto non sono sintonizzato sulla larghezza d’onda di Vittorio. Sinisa è l’unica certezza in un ambiente dove i vertici si scannano manco fossimo nella ‘reggia’ dei Borgia! Che non ci sia sintonia, tra Barbara e Sinisa, sta scritto nelle dichiarazioni contrapposte dei due personaggi. ‘Milanovic’ parla, per me a ragione, di terzo posto mentre Barbara ha parlato di quinto o sesto posto. Incredibile!!! Dovrebbe essere l’opposto invece è la massima esponente del marketing(avrebbe tutto l’interesse a pompare la sua squadra)a non ridimensionare le ambizioni della squadra. Invece è Sinisa che probabilmente già conosce il suo futuro… ad esaltare le ambizioni dei suoi ragazzi. Io con chi sto? Ribadisco… al Milan mancano 10 punti cancellati da errori arbitrali e sfortuna…. Oggi, non fossimo stati vessati, parleremmo di sfida scudetto e non di terzo posto. Ma mi accontenterei, come ha promesso ‘Milanovic’, che si arrivasse terzi e si vincesse la Tim Cup. In questo modo rientreremmo in Europa dalla porta principale…e …caro Vittorio… questo sarebbe merito esclusivo dei ragazzi e di Mihajlovic!

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