Ancora sette giorni

Guardate come trasuda italianità da tutti i pori!

Inizio con qualche nota sulla Nazionale. Abbiamo vinto con un gol di Thiago Motta. Non Rossi, non Bianchi, non Verdi, THIAGO MOTTA! Mi potete dire cosa ha di italiano Thiago Motta? È nato qui? È arrivato qui da bambino? Ha 28 anni e in Italia ne ha passati 2 – avrebbe più titolo ad essere spagnolo che italiano -, ha giocato persino nelle giovanili del Brasile: non può entrare a pieno titolo nella nazionale! È una vergogna! Soprattutto considerando tutte le lungaggini che un extracomunitario senza piedi buoni deve fare per prendere il permesso di soggiorno, questi favoritismi per puntellare la nazionale sono inaccettabili. Un muratore egiziano ce l’ha, il nonno molisano?

E, soprattutto, potrebbero essere una scusa per non fare un programma decente con le Nazionali giovanili. Non c’è coordinamento e i giovani sono lasciati allo sbaraglio, e quelli che riescono comunque a svettare vengono rapiti verso l’Inghilterra – rapiti, poi, non dovrebbero che essere contenti di andarsene di qua. Prandelli sta facendo comunque miracoli, ma non possiamo sempre contare in tutta questa fortuna. Il girone non è la cosa più facile del mondo, ma tra gol di c. e Bogdanov di turno, lo stiamo facendo passare come un trionfo.

Gianni!

Ma oltre alla Nazionale (aspettando la decisione di Prandelli su De Rossi e Balotelli, questo codice etico contraddittorio è un bel problema) ci sono anche i club: dopo questa quiete, la tempesta, 7 giorni al derby. Nel mondo milanista vedo solo schiere di gente a 90°, braghe calate. Tutti pessimisti, pronti a prenderne anche 3! (leggasi 3 fattoriale). Non è realista! Noi non siamo la miglior squadra del mondo e non stiamo benissimo, ma nemmeno loro! Non possono andare avanti a colpi di fortuna nemmeno loro, come nelle ultime tre partite: a Brescia un rigore sciagurato, a Monaco un cambio sbagliato, a Lecce un gol dubbio convalidato. Se l’Inter che dobbiamo affrontare è questa, io sono fiducioso.

Basta trovare il giusto equilibrio – ed è più facile di quanto sembri: Pato – Binho – Boa mi convincono molto più di quanto non convica la media dei milanisti. E basta tenere fuori Cassano, inconsistente e inconcludente, la vera delusione di questa stagione, e se lo dico io che da barese l’ho sempre difeso ci potete contare. Maicon non mi preoccupa: stagione orribile e grande sterilità, non dovrebbe essere impossibile contenerlo. Eto’o nemmeno: ha un caletto. Pazzini? Abbiamo le forze per contenerlo.

Ricorda Gianni, ricordate gente, l’ottimismo è il profumo della vita.

E intanto una comunicazione di servizio per tutti: stanotte arriva l’ora legale. Panico a Palazzo Chigi.