Senza capo né coda

Il nostro Milan crolla a picco. È una amara constatazione, ma purtroppo veritiera. Non mi sarei mai aspettato una così brusca frenata dopo una serie di partite comunque positive, e senza sconfitte. Vero, il derby aveva già in parte evidenziato un brutto calo fisico, ma a livello mentale la squadra c’era. E invece a Udine è crollato tutto, per l’ennesima volta, sotto gli occhi attoniti di tutti noi.

Il peggior Milan della stagione, come se quello visto sin qui fosse stato decente; abbiamo toccato tante volte il fondo, ma questa volta siamo scesi ancora più giù. Nel processo del giorno dopo, specie a causa delle parole di Inzaghi, sono finiti sopratutto i giocatori, non degni di vestire la nostra maglia. Ok, la rosa attuale non è piena di fuoriclasse, per usare termini eufemistici, ma ciò non giustifica una prestazione pessima per mancanza di preparazione e predisposizione mentale. Una squadra molle, senza palle, senza grinta non vincerà mai, anche con la migliore rosa del mondo; e di tutto questo, caro Pippo, la colpa è sopratutto tua. Tu devi dare le giuste motivazioni, tu devi mettere in discussione tutti durante la settimana, in modo che si capisca realmente chi ci mette l’impegno e chi se ne sta fregando bellamente. Non basta infuriarsi a fine gara, non basta sussurrare “attenti all’Udinese, sarà difficile”; bisogna lavorare, motivare e, se c’è bisogno visto il clima che regna a Milanello, usare anche le maniere dure. Tutto questo per evitare inutili sfuriate davanti alle telecamere: non è nel nostro stile, e dovresti saperlo, mettere i nostri problemi in piazza, per esporci poi all’umorismo e al sarcasmo degli avversari. In situazioni come quelle bisogna fare ammenda, dire due parole e andar via, per chiarire le cose come si deve a porte chiuse. Ti manca l’esperienza anche in questo, Pippo, ma noi non ce lo possiamo più permettere; la storia che hai nel Milan è una cosa, la dignità che non stai dando alla squadra da quando sei allenatore è un’altra, e non va affatto bene.

In tutto questo mettiamoci anche la rivoluzione societaria, con giocatori e allenatore che si trovano quasi messi da parte, come gente inutile, in un momento in cui gli interessi di tutti sono rivolti alla cessione. Nei loro panni posso pensare che non sia facile, perché quando la chiave di volta viene a mancare, tutto il resto crolla. La nostra chiave di volta, come quella di un qualsiasi club, è la società, chiamata a dare certezze, stabilità, sicurezze a chi poi lavora al di sotto. Al momento solo nuvole e confusione, con un valzer sconclusionato di nomi che non fanno altro che mettere tutti i presenti in secondo piano. Anche se ci si affanna a negarlo, tutto questo la squadra lo sta subendo enormemente, e anche lo stesso Inzaghi, che ha sempre detto di avere la società vicina, evidentemente nasconde quel lato buio e inconfessabile di confusione. Senza capo, nè coda…questo il nostro tragico bollettino attuale, e i risultati del campo sono solo la ovvia conseguenza. Abbiamo bisogno di nuova linfa vitale, nuove energie e stimoli per crescere; attendiamo la rinascita, sperando che questa volta effettivamente arrivi.

5 commenti

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  1. Non ho visto la partita ma ormai a questo punto il quadro è chiaro e non è troppo difficile analizzare la situazione.

    La società sta evidentemente trattando una cessione di quote. Se di minoranza o di maggioranza, a chi e a quali cifre non è dato saperlo con certezza.

    Questo assieme a tutto il baraccone mediatico che questo si porta dietro, destabilizza totalmente l’ambiente in quanto nessuno sa realmente (dirigenti compresi) sa se farà parte o meno del prossimo progetto tecnico e in che modo e con quali gerarchie.
    La condizione fisica è deleteria perché a Gennaio non è stata fatta una buona preparazione.

    Aggiungiamoci che la stagione è praticamente conclusa e che non ci sono reali obiettivi da perseguire ed il quadro è completo

  2. Tutto vero e tutto giusto . Ma nessuna giustiificazione per Pippo Inzaghi e tutto lo staff tecnico . Se si vende l’azienda dove lovoro io moltiplico gli sforzi per meritare le simpatie di chi arrivera’ . E poi il dovere e’ dovere . Guarda il Parma e Donadoni .

  3. Una notizia positiva. Oggi il Milan ha ottenuto da Fondazione Fiera Milano il primo sì. La strada è ancora lunga, ma vedere <strong>queste immagini ti fanno aprire il cuore verso la speranza.

    1. Barbara incassa successi con il progetto ( meraviglioso ) del nuovo stadio ed il papa’ gli vende il Milan ? Io non credero’ a questo fino a quando non dovesse essere annunciato sul sito ufficiale della Societa’. Naturalmente mi auguro che non avvenga . Spero invece che investitori mettano soldi per costruire lo stadio e partecipare agli utili che produrra’ in gran copia permettendo nuovi successi con Barbara Berlusconi al comando . Una dinastia , come e’ giusto e meritato . Come desiderano i tifosi veri che non rosicano . Una proprieta’ italiana e milanista .
      Senza lanzichenecchi in Vaticano , per intenderci . Bee , Lee , ee…. , fuori dai cabasisa !

  4. Barbara ottiene successi perchè è l’ unica sicura del posto. Forse è l’ unica in tutto il Milan che ha i buget sbloccati. Tutto il resto avrà le mani legate fino a quando le vicende societarie non saranno definite.

    Non c’è tutta questa corsa ad attirarsi le simoatie dei nuovi. Questo spogliatoio è un progetto non andato a buon fine della vecchia dirigenza che dovrà lasciare il passo alla nuova. Chi arriva molto probabilmente vorrà rinnovare totalmente staff e rosa.

    Inoltre molti contratti sono in scadenza, chi ha mercato potrebbe anche essere ceduto. Inzaghi poi è più out che in. Insomma non mi meraviglierei troppo

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