Derby -3: I have a dream…

Giovedì, mancano solamente tre giorni. Non sarà la sfida più importante della stagione, ma il Derby di Milano, l’unico in Italia che si possa fregiare della D maiuscola (non me ne vogliano i tifosi di Lazio, Roma, Genoa, Sampdoria, Juventus, Torino, Chievo o Hellas), ha sempre il suo fascino. Sarà quell’atmosfera che circonda lo stadio più bello d’Italia (confesso, anch’io, nonostante il San Nicola sia niente male, lo invidio) , saranno le belle coreografie con i cui colpi, e non con quelli delle spranghe, le due tifoserie si sbrigano ogni volta, sarà l’immensità dei valori in campo, ma non c’è niente come il Derby. Nemmeno la finale di Champions. È la capitale del calcio, e questo giorno ne è un’apoteosi. Ma, a tre giorni dalla Partita, accantoniamo per un po’le polemiche ed abbandoniamoci al sogno.

Da milanista, dico che, purtroppo, non si sono mai sfidate nella storia un’Inter ed un Millan nei loro migliori momenti, ma i valori in campo sono sempre stati, almeno un poco, squilibrati. Ma se si immaginasse un Iper-Derby, con le squadre migliori? Una sfida capace di catalizzare l’attenzione da Los Angeles a Pechino, di far tremare l’Europa intera? Sarebbe troppo semplice e sbrigativo pensare solamente ad un match tra la Grande Inter degli anni ‘ 60 e il Milan degli olandesi (il cui risultato, peraltro, sarebbe scontato a nostro favore), ma si devono elaborare le formazioni.

L’Inter gioca con un 4-4-2

Julio Cesar probabilmente più forte di Zenga

Javier Zanetti gli riconosco il titolo di esempio di correttezza nel calcio moderno

Tarcisio Burgnich prototipo del “difensore-lavoratore”

Giacinto Facchetti un esempio. Il capitano anche in questa squadra ideale.

Giuseppe Bergomi uno dei giocatori non milanisti che preferivo quando ero piccolo

Giuseppe Baresi anche lui ha fatto la storia dell’inter: qua scontro fratricida

Gabriele Oriali prima mediano celebrato dal Ligabue, poi dirigente con un orribile compito: cercare di contenere un po’il “non-pirla”

Mario Corso il tiratore di questa squadra ideale

Luis Suarez centrocampista offensivo incaricato di supportare il duo d’attacco

Alessandro Altobelli lo “Spillo” che tanto ha dato alla nostra Nazionale.

Sandro Mazzola schierato un po’dietro ad Altobelli, il secondo in gerarchia dietro a Facchetti.

Il Milan gioca con un 4-3-3

Sebastiano Rossi il portiere dei record, il migliore mai avuto, un portiere unico

Cafu il Pendolino, una velocità unica in grado di impensierire qualunque giocatore

Cesare Maldini al centro della difesa il capitano della prima Coppa

Franco Baresi ha anche lui un posto di diritto in questa squadra, nella partita contro la squadra del fratello.

Paolo Maldini terzino sinistro, proverebbe l’emozione di giocare insieme al padre

Carlo Ancelotti mediano di contenimento nel mio personale modello di 4-3-3

Gianni Rivera capitano della squadra, è una via di mezzo come compiti tra Ancelotti e Rijkaard

Frank Rijkaard il più offensivo dei tre centrocampisti, andrà spesso a sostenere la manovra offensiva

Marco Van Basten il Cigno, il miglior giocatore nella storia del calcio. Non ci sono parole per descriverlo.

George Weah un uomo capace di tutto nell’area avversaria

Gunnar Nordahl il Centravanti per antonomasia. Non si escluderlo.

Note:

1. Ho escluso giocatori che hanno militato in entrambe le squadre: dunque, mi dispiace per gli interisti ma niente Meazza.

2. Da notare che nella squadra dell’Inter ci sono due giocatori ancora in attività

3. Nella squadra del Milan, invece, ci sono due giocatori che hanno intrapreso l’attività politica.

Come sarebbe andata a finire questa partita?

Quali sarebbero state le vostre formazioni?

Iniziamo a sognare, sperando di svegliarci bene domenica sera.