Sotto pressione

30 04La settimana che porta al derby è iniziata male, con gli echi delle polemiche sulla “doppia” intervista, nel postpartita a Balotelli e successivamente a Seedorf. Derby mai come ora importante, specie per il morale; quasi più importante di quello tristemente noto dell’aprile 2012.

Quella partita non si vince dall’anno prima, dal 2011; ormai ha stufato anche ricordare le circostanze di quell’unicum. Da allora sono arrivati 1 pareggio e 4 sconfitte, almeno per quanto riguarda i derby di campionato. Un 1-0 e un 4-2, poi l’anno scorso un altro 1-0 e un 1-1 con gol dell’oggi rinnegato Schelotto, e quest’anno di nuovo 1-0. Bilancio pesante, specie dato che l’Inter, prima di quest’anno, è arrivata tre volte consecutive dietro al Milan in classifica. Nel merito dei fatti successi ultimamente, comunque, l’esonero di Seedorf sarebbe un’oscenità -oltre a non essere economicamente possibile– e lascerebbe una squadra terza nel girone di ritorno per numero di punti di nuovo senza guida tecnica. Adesso addirittura danno il derby come “decisivo” per l’esonero dell’olandese.

Tutto mentre la possibilità di essere convocati per i rossoneri in odor di Nazionale scende. Solo Montolivo e De Sciglio partiranno certamente per il Brasile a meno di problemi che non possiamo prevedere; sempre più in forse le quotazioni di Abate e Balotelli. Girava addirittura voce che il numero 45 fosse vicino a un trasferimento milionario per quest’estate, al solito Monaco che -con risultati molto meno fortunati, in tutti i sensi, vedasi Falcao e il futuro arrivo Valdes– cerca di ripetere l’exploit del PSG a suon di petrodollari. Mentre probabilmente Poli, la vera sorpresa dell’anno, non verrà preso in considerazione. Pazzini ed El Shaarawy affondati: al primo mancano i gol, al secondo i minuti nelle gambe. A un mese dall’amichevole contro l’Irlanda (sembrerebbe Eire, solo la Rai dice Nord), comunque, non c’è niente di certo.

14 commenti

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  1. Quella partita non si vince dall’anno prima, dal 2011; ormai ha stufato anche ricordare le circostanze di quell’unicum. Da allora sono arrivati 1 pareggio e 4 sconfitte

    A maggior ragione queste considerazioni di Peter suonano a condanna dell’ex tecnico del Milan che ha perso i derby pur partendo da favoriti?
    Vi stancherò ma permettetemi questa considerazione, postata anche su altro blog, sulle affermazioni di Giovanni Galeone:

    Al di là del grave errore della società, per quanto riguarda Tevez, Allegri ha fallito completamente il suo progetto ed ha trascinato Galliani, che lo aveva sostenuto, oltre ogni limite di acritica sopportabilità. Le convinzioni di Allegri erano basate sul nulla ideologico e programmatico . Anche Galeone sostanzialmente lo ammette dicendo che il Milan poteva al massimo essere squadra da sesto posto. Ma Galeone sbaglia anche su questo. Il Milan con al timone altro allenatore, dall’inizio del torneo, avrebbe fatto ben altro campionato e sicuramente sarebbe stato in lotta per l’UCL. Ora non arriverà neppure a centrare l’UEL. Ma Galeone dove poneva la Roma, rifiutata dal suo discepolo, all’inizio di questo campionato?

    • Ugo G. Caruso il 30 Aprile 2014 alle 16:46

    “Singapore/vado a Singapore/io non ce la faccio a guardarvi/mi si spezza il cuore…”. Ricordate questa canzone dei Nuovi Angeli del 1972? Erano i tempi di Rocco e Rivera, Bigon e Prati, Rosato e Schnellinger, quando Singapore sembrava davvero molto lontana. Ora, con l’offerta di Peter Lim, il tycoon di Singapore, la prospettiva sembra essersi ravvicinata. Berlusconi, sdegnato, nega di voler vendere il Milan. “Non scherziamo sulle cose sacre” dice. Ma cosa c’è di sacro per lui nel Milan odierno non saprei proprio. Resta uno stinto simulacro di glorie lontane. Un club alla periferia non solo del grande calcio europeo, ma pure di quello italiano, senza progetto né strategia, con due amministratori delegati e nessun direttore sportivo, che prima sceglie in Seedorf un tecnico in linea con la comunicazione globale e poi decide di sostituirlo con il nostrano Inzaghi per il quale il mondo è solo pallone. Inaccettabile è stata la caduta di stile con cui nel recente passato tecnici come Zaccheroni, Ancelotti e Leonardo, meritevoli di stima e riconoscenza, sono stati, uno dopo l’altro, vessati e maltrattati, mentre tre bandiere come Albertini, Maldini e poi Ambrosini sono state ammainate in malo modo e tra le polemiche. Sempre più spesso irriso dall’aristocrazia del calcio per il blasone ossidato, i budget striminziti, i triti arzigogoli di Galliani, (invariabilmente con i medesimi amici presidenti e procuratori) e il mercato straccione (la sciagurata cessione di Pirlo è esemplare), il Milan sembra tornato ai tempi grami di Giussy Farina. E pensare che invece il suo patron è sempre Silvio Berlusconi, fautore della sua era più leggendaria ed artefice di una squadra che ha cambiato la storia del calcio e fissato record ineguagliabili. È l’uomo più ricco d’Italia e forse (ancora per poco) il più potente. E allora, per rispetto ai tanti sostenitori milanisti da troppo tempo illusi, ingannati e deprivati di gioia e di esultanze, Berlusconi rinunci al Milan, visto ormai solo come strumento di propaganda e di raccolta del consenso. Così come lo ha ridotto non gli serve neanche più a questo. A conferma dell’assenza di qualsiasi prospettiva, come pure in politica, egli non ha saputo assicurarsi una vera discendenza, forse perché convinto di essere immortale, trasformando il club in uno strumento di scontro per le lotte di successione all’interno della sua progenie. Venda finché è in tempo, evitando di trascinare il Milan nella sua catabasi giudiziaria, politica ed esistenziale e di farlo sprofondare irrimediabilmente nei bassifondi del calcio. Il popolo rossonero ha avuto fin qui troppa pazienza, più di qualunque altra tifoseria, forse per un (ormai) malinteso senso di gratitudine, forse stordito dalla fanfara dirigenziale. È arrivato il momento di dire basta con chiarezza e fermezza, seppure con civiltà e magari spiritosamente. Propongo pertanto di inondare i siti web con la frase “Vado a Singapore” e di intonarne il ritornello a San Siro, prima del prossimo derby in segno di protesta. Vedrò Singapore? è il titolo dell’ultimo romanzo di Piero Chiara. Come il protagonista me lo chiedo anch’io e con me tutti quelli che tengono al Milan. Non sono un fanatico dell’Estremo Oriente e da milanista di vecchia data temo i passaggi di proprietà che spesso in passato sono coincisi con autentici disavventure, per cui avrei preferito una soluzione per così dire più occidentale, ma è venuta l’ora di voltare pagina e di tornare al ruolo che è proprio di un club che ha vinto sette Coppe dei Campioni (per non dire di più). Da “club più titolato del mondo” Berlusconi seguendo la sua fatale parabola ci ha portato, come si sa, a diventare, ahinoi, il club più tribolato del mondo. Un altro Milan è possibile. Berlusconi passa, il Milan resta. E allora, Forza Milan! (ma senza Berlusconi).
    Ugo G. Caruso

    1. Complimenti per quello che hai scritto, sia per le idee espresse, sia, soprattutto, per come le hai espresse. Forse passiamo per “iene o sciacalli”, ma la verità è che l’amare il Milan non vuol dire essere così ciechi e ottusi da avere fiducia in Berlusconi.

  2. L’ eredità disgraziata di Allegri nei derby è allucinate. Spero si riesca a vincere solo per girare il trend.

    Settimana di preparazione alla partita più importante della stagione incredibile. Surreale.

    Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse da piangere

  3. Ah proposito di derby.

    Real Madrid vs Atletico Madrid.
    Ancelotti vs Simeone

    1. Seedorf con l’Atletico l’aveva preparata benissimo. E’ stato sfortunato. Qualcuno visti i risultati di Simeone dovrebbe chiedere scusa a CS. Ma non lo farà

    • Vittorio il 30 Aprile 2014 alle 23:46

    Avevo scritto un mezzo poema ma il codice maledetto me lo ha cancellato.ora sono stanco ed ho sonno.Comunque volevo allertare i Veri milanisti.Iene e sciacalli si aggirano attorno al Milan.Apriamo gli occhi.

    1. Non ho capito di preciso qual è il problema del codice

    2. hanno gia’ iniziato a fare sciacallaggio preventivo.

      A proposito i tifosotti storditi milanisti, se le rose del Chelsea e del Bayern fossero state il Milan avrebbero parlato di rosa scarsa dopo le sconfittem

      Ah per la cronaca abbiamo perso contro la seconda dellaserie A e finalista Champions…

      Dove li mandiamo contestatori sciacalli e prostitute?

      1. Parli come se avessimo perso solo contro Juve e A.Madrid….in serie A ne abbiamo perse 12,e non erano tutte prime in classifica.
        Per il resto la penso come Ugo Caruso : via Berlusconi e Galliani e rifondare la squadra unica soluzione.

        1. Via Galliani l ok. Via Berlusconi non direi.

          Sarebbe gradito solo piu ordine nella gestione del Milan

        • sadyq il 1 Maggio 2014 alle 19:08

        Certi paragoni possono farli soltanto dei poveri idioti! Come soltanto gli ifioti si possono consolare per aver perso con una finalista! Che stronzate!

    • Vittorio il 2 Maggio 2014 alle 18:47

    Diavolo,il problema del codice e’ che CAPTCHA non viene accettato quasii mai.Appena torni indietro per riscriverlo si cancella tutto quello che hai scritto nel messaggio e ti girano vorticosamente i coglioni.
    I quali,coglioni, ti girano ancora di piu’ leggendo puttane,traditori,iene ,sciacalli,infiltrati interisti,che ce la vorrebbero mettere in quel posto seminando zizzania in casa nostra.Per fortuna per vincere il Derby bisogna mettere la palla nella porta e non emerite minchiate sulla carta.La cosa migliore che possa avvenire e’ che Berlusconi riesca a digerire i bocconi avvelenati degli ingrati e non gli venga voglia di restituire pan per focaccia svendendo il Milan a qualche neoriccone di merda.Poi che riesca CON IL SUO SILENZIO a superare le gelosie da rincoglionito di Galliani e convincerlo a dimenticare il Fergussun di Livorno ed aiutare con la sua innegabile esperienza Barbara e Seedorf.Il quale Seedorf ha incredibili doti per diventare un pezzo grosso nel calcio.Da allenatore ed anche molto di piu’.Bisogna essere ciechi per non vederlo.
    Ma siamo alle solite.L’italianuzzo piccolo piccolo sa solo invidiare chi chiaramente ha una macia in piu’ ed anziche’ ammirare emulare e magari farsi trainare PREFERISCE
    demolire ostacolare tradire( ….e tagliarsi le palle per far dispetto alla moglie. ricordate? )
    Andiamo ad Inzaghi.Chi lo contrappone oggi a Seedorf puo’ essere giudicato in due modi:
    O e’ un infiltrato che vuole seminare bocconi avvelenati….
    O non si rende conto che Silvio in queste cose ne capisce piu’ di tutti noi messi insieme,Come e’ ovvio se pensiamo a Sacchi,Capello,Ancelotti, e pure Leonardo che ha fatto karakiri come un fesso.
    Pippo non e’ ancora maturo per una prima squadra dal punto di vista della maturazione caratteriale.E’ piu giovane come personalita’ e Berlusconi lo sta PROTEGGENDO da passi affrettati e dai consiglieri infidi e bavosi che cercano di strumentalizzarlo incuranti di bruciarlo. Nel suo interesse,in quello dei suoi magnifici ragazzi,eper il nostro futuro.

    1. Diavolo,il problema del codice e’ che CAPTCHA non viene accettato quasii mai.Appena torni indietro per riscriverlo si cancella tutto quello che hai scritto nel messaggio e ti girano vorticosamente i coglioni.

      Se fai un account e fai login al blog non lo devi inserire. Il problema è che se non lo metto ho tutti i commenti spam. Il mio consiglio è di registrarsi per commentare.

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