Alzi la mano chi di voi credeva realmente in un agevole passaggio del turno ai quarti di finale dopo la sfortunata partita dell’andata, considerato anche che l’Atletico Madrid tra le mura amiche ha dato parecchio filo da torcere a squadre come Barcellona e Real Madrid. Eppure una sconfitta alquanto prevedibile ha fatto venir meno tutte quelle certezze, seppur poche, che l’arrivo di Clarence Seedorf aveva infuso nell’ambiente rossonero.
La cura che il neo allenatore ha ideato per lenire quei ben noti malanni che ormai affliggono la squadra da tempo è venuta meno proprio nel momento di maggior bisogno: quell’infusione di carattere, di cattiveria agonistica e soprattutto di rispetto per una maglia dal valore storico incalcolabile che il signore olandese seduto in panchina ha cercato in tutti i modi di ripristinare , sono spariti come d’incanto al fortunatissimo gol di Arda Turan lasciando il posto alla disperazione e allo sconforto di allegriana memoria. Considerando quella della preparazione fisica un capitolo a parte e sfortunatamente per noi irrecuperabile almeno fino ad Agosto,dobbiamo quindi considerare quali possono essere le contromisure da adottare n questa situazione per far si che il nostro campionato non si trasformi in una completa tragedia, poichè nonostante il pensiero comune guardi a quest’obbiettivo con disprezzo, la qualificazione in Europa League o almeno ai preliminari, sarebbe un traguardo non di poco conto, soprattutto in grado di ridare un briciolo di fiducia all’ambiente.
Innanzi tutto il nostro allenatore dovrebbe imparare dagli allori fin qui commessi sotto l’aspetto tattico, uno su tutti la gestione delle punte: re-inserire tra i titolari Pazzini cercando di far maturare tra lui e Balotelli quell’intesa che fin’adesso è completamente mancata e che potrebbe risultare fondamentale soprattutto se decidiamo di puntare seriamente sul nostro numero 45 in futuro.
Il che ci porta ad un altro problema da affrontare urgentemente: la cura Seedorf pare non funzionare anche su Balotelli, che continua nel suo atteggiamento di indolenza. Premesso che per quanto mi riguarda, un calciatore deve dimostrare il suo vero valore solo e soltanto sul campo e non deve essere giudicato assolutamente per come si comporta al di fuori, sono fermamente convinto che se c’è un talento vero e proprio nel calcio italiano in questo momento questo è proprio Mario Balotelli e nonostante con le sue ultime prestazioni si sia dimostrato indifendibile, sarebbe un peccato lasciarlo andare proprio quando gli si potrebbe costruire una squadra attorno, anche considerando che le alternative che ci propongono in queste ultime ore i giornali non sono per niente esaltanti.