Nessuna luce in fondo al Tunnel

AC Milan v Udinese Calcio - Serie APensavo di essermi abituata, pensavo di non stupirmi più delle sconfitte e delle pessime prestazioni, pensavo di non arrabbiarmi più così tanto e di aver accettato quest’annata un po’ così. Mi sbagliavo. L’eliminazione in Coppa Italia è stata una “brutta botta”, ma l’aspetto più preoccupante non è la partita in sé, ma la prestazione e l‘atteggiamento della squadra. Non vedo nessuna luce in fondo a questo tunnel. Perdere contro l’ennesima squadra nettamente inferiore al Milan pone enormi interrogativi sul futuro di questa stagione: dove può arrivare realmente questa squadra? Possiamo davvero scendere ancora più in basso di così? Il mio pessimismo deriva non solo da un’assoluta mancanza di idee e da uno spaesamento da squadra di categoria inferiore, ma anche da una preoccupante condizione fisica. La squadra ha retto non più di 20 minuti, prima di un crollo verticale, effetti di una preparazione errata, per l’ennesima stagione. Problema che ha riguardato tutti, nessuno escluso: mercoledì si è salvato solo Mario, che ha lottato come un leone, abbandonato dal branco.

L’eliminazione della Coppa Italia non è il vero problema: saremmo potuti arrivare in finale ma, dopo aver visto Roma-Juve, vincere la competizione sarebbe stato pressochè impossibile. Certo, era l’unica possibilità di raggiungere l’Europa: ma eravamo così sicuri di voler giocare una competizione come l’Europa League, storicamente fuori dalle corde del Milan, che comporta trasferte non agevoli e faticosissime? Non è quindi l’eliminazione il vero problema, è la modalità di come è avvenuta. Ribadisco, l’Udinese è una squadra nettamente in crisi, che ha perso lo smalto e il gioco delle passate stagioni: una squadra sulla carta nettamente inferiore a questo Milan. Sbaglia chi addita come colpevole il nuovo allenatore, che di certo non poteva compiere miracoli in due giorni: le colpe sono pregresse, riguardano la preparazione atletica, gravi lacune difensive, mancanza di identità e un mercato senza alcun senso. Le strategie societarie, quasi unicamente basate sull’acquisto di giocatori a parametro zero, ha portato al Milan giocatori completamente inutili al gioco della squadra. Ma non solo. Con la rosa attuale è palese che sarà impossibile giocare con il modulo voluto da Seedorf, non avendo giocatori che possano farlo rendere al meglio. A questo punto è necessaria una seria riflessione sul futuro del club, su come sarà il Milan del futuro. Perché se le basi sono queste, la luce in fondo al tunnel continua ad allontanarsi.

1 commento

    • LaPauraFa80 il 24 Gennaio 2014 alle 11:46

    Massimo Marianella, esperto di calcio inglese di Sky, ha parlato dell’imminente arrivo di Essien a Milano: “Non sono convinto sia adatto al Milan, lo sarebbe il vecchio Essien. E’ una trattativa che mi ha sorpreso, si tratta di un giocatore nella fase della carriera superdiscendente, si è tenuto a galla grazie a “papà” Mourinho al Real e al Chelsea, mentre al Milan non troverebbe neanche uno zio. Sono molto scettico”.

    Sottoscrivo, se non lo vuole nemmeno JM allora è morto.

    Imperatore del Mercato VAFFANCULO!!!

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