18 anni di onorato servizio, 18 anni di sudore, di grinta e di costanza per bilanciare quei piedi non eccelsi, ma sopratutto anni di fedeltà incondizionata ai colori e alla maglia. Questi sono gli anni di Massimo Ambrosini al Milan, che con la sua eleganza, la sua sobrietà e con la sua autorità pian piano ha assunto le caratteristiche giuste per ereditare la fascia di capitano da colui che resterà capitano per sempre, quel Paolo Maldini assorto nella storia del calcio. 18 anni di rapporto esclusivo e fantastico, anni che si chiudono nel peggiore dei modi, ovvero con rancore e amarezza. È questo ciò che ha dichiarato l’agente di Ambro, Moreno Roggi, dopo l’annuncio da parte di Adriano Galliani dalle comode poltrone della Msc Fantasia, nave da crociera rossonera, dell’addio di Ambrosini, con tanto di passaggio di consegna a Montolivo.
Il procuratore ha parlato di una scelta non consensuale ma unilaterale, ovvero solo da parte della società, confermando come l’intenzione di Ambro fosse quella di prolungare il contratto ancora di un anno e di come fosse ancora forte la sua voglia di continuare a lottare per i colori rossoneri. Roggi ha aggiunto: “Verso Massimo poteva essere usato maggiore riguardo“. Una dichiarazione polemica, seguita dall’annuncio di una conferenza stampa dello stesso giocatore in programma venerdì, giorno in cui darà la propria versione dei fatti. Perchè Ambro è così, è uno che dice ciò che pensa e, come è giusto che sia, vuole chiudere questa lunga avventura nel modo più giusto, con lealtà e sincerità, cosi come è sempre stato. Ancora una volta credo che la situazione non sia stata gestita nel migliore dei modi: si tratta dell’addio del capitano, di uno dei pochi senatori rimasti e credo che l’annuncio del suo addio avesse dovuto essere fatto in altro modo, non da una nave in mezzo al mare. E non bastano le parole di galliani che si è detto dispiaciuto ed emotivamente coinvolto nel saluto ad Ambro, non bastano le scuse per non aver comunicato la decisione prima la giocatore piuttosto che ufficializzarla, non basta l’elenco dei suoi successi, delle sue vittorie e non basta il lungo articolo comparso sul sito ufficiale che ricorda la carriera del capitano. Ambro meritava di più.
Ma non solo. Credo anche che la decisione della società sia completamente sbagliata. Come ho più volte sostenuto, il Milan dei giovani ha bisogno di qualche giocatore d’esperienza che fornisca la linea guida da seguire, che tenga unito lo spogliatoio, che tramandi quello stile Milan che ultimamente sembra andato perso. Il ruolo perfetto per Ambrosini, un esempio di umiltà e un professionista impeccabile, un giocatore da cui tutti i giovani “crestati” dovrebbero prendere esmepio. Non nego che l’età e i numerosi acciacchi non gli permettano più di giocare continuativamente e nel migliore dei modi, ma credo che lo stesso giocatore ne sia consapevole e non lo abbia mai nascosto. Ambro è però ancora in grado di disputare partite ad altri livelli (vedi il match contro la Roma di quest’anno in inferiorità numerica) e credo anche che la sua esperienza e la sua forza morale siano fondamentali in determinate partite, soprattutto in Europa. Senza Ambro se ne va una parte importante del Milan di Ancelotti, del Milan vincente: le partenze di Pirlo, Gattuso, Zambro, Inzaghi, Nesta mi hanno fatto soffrire, ma mi rincuorava il pensiero che il capitano rimanesse, che Ambro non potesse chiudere la carriera in nessuna altra squadra che non fosse il Milan. Ma la società ha scelto per lui, ha scelto di investire sui giovani, rinunciando all’esperienza di Massimo, che chiuderà la carriera probabilmente in Inghilterra o addirittura alla Fiorentina. Rimane il rammarico di chiudere una bella storia d’amore in questo modo. È come se il Milan nell’ultimo anno avesse perso quella capacità di creare un ambiente solido e senza tensioni, la capacità di gestire i rapporti unica in Italia: in attesa della conferenza di venerdì posso solo dire che Ambro mancherà e mancherà molto. Grazie di tutto vecchio cuore rossonero.
10 commenti
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“Ci voleva più riguardo” lo hanno detto di Ambrosini, Julio Cesar, Del Piero, Maicon, Lucio.. tutti quelli che vengono accompagnati alla porta si lamentano del riguardo.
Io non sono un Gallianiano ma questa volta sto con lui.
Si riguardi l’ultima stagione prima di lamentarsi il signor Ambrosini. E’ lui che “non ha avuto riguardo” del giuoco del calcio.
Dai, su.
Che poi.. a voler essere puntigliosi.. se l’immagine simbolo di Ambrosini al Milan è lui con in mano uno striscione offensivo e ben poco stile-Milan… 👿
Avrei messo l’esultanza di Eindovhen o di Roma o Montecarlo.
Il riguardo mettilo nel culo.
Trovo irrispettoso che Ambrosini, dopo che sapeva da tempo che questa sarebbe stata l’ultima stagione e dopo aver giocato di merda per gran parte di essa abbia chiesto il rinnovo.
I grandi campioni come Nesta e Maldini hanno saputo quando smettere – lui evidentemente si sentiva ancora in diritto di rubare soldi alla società.
Ringrazio il sig. Ambrosini che a Siena stava quasi per mandarci fuori la CL ma per me non è un capitano dato che in 18 anni di Milan mai è stato titolare.
E finalmente Galliani non guarda in faccia a nessuno… basta con la riconoscenza… basta con gli stipendi rubati.
io trovo irrispetoso( verso noi tifosi) che sia stato rinnovato il contratto a bombonera e abbiati! e che non ci siano in rosa gene come traorè, ameli e antonini….
non sono mai stato un fan di Ambro, non lo considero un campione ma un giocatore che ha sempre lasciato il campo con la maglia sudata…. lo striscione che aveva in mano sul pulman dell’ultima champions mi fece godere come un maiale… fottesega dell’eleganza e del bonTon…
Allora vai a mangiare i panini con la porchetta e la salamella alla festa dell’unità col tavernello e le camicie a manica corta e i canti popolari e non ci venire più alle cene eleganti col vestito buono e le signorine belle.. -.-
tzè… festa dell’unità??? cazzo è???? panini con la porchetta???? canti popolari??? cazzo sono??? 😯 😯
Altra cosa: ma quando negli di Ancelotti lui era il “malato immaginario”, lì la società ce l’ha avuto il riguardo o no?
Quando gli pagava lo stipendio di 4 milioni (perchè a quei tempi si mangiava bene a Milanello!) per averlo sempre infortunato e spesso nemmeno lo era per davvero, allora lì il riguardo c’era giusto?
Ma per piacere.
I piagnistei mettili nel culo signor Ambrosini, che ha mangiato parecchio al piatto nostro.
Sono sempre molto critico con Galliani, ad esempio nella situazione Allegri si è comportato in maniera inqualificabile, ma l’onestà intellettuale che da sempre mi contraddistingue mi porta a dire che lo sto apprezzando molto in questa settimana riguardo a El Culonaawy. Finalmente niente finte promesse, l’ha messo chiaro e tondo sul mercato e con cinismo porta avanti l’operazione.
O mi ha letto o ha preso ripetizioni da Moggi fatto sta che l’ultima settimana di Galliani è da drago.
Fosse solo per quello striscione: Grazie!
Beh, se anche fabregas per una volta dice cose sensate, mi sa che tessera pidielle numero 80 sta raschiando il barile…