Juventus: Calcio spettacolo, o simbolo di un’Italia in decadenza?

28 sul campo, 2 perché c'era campo

Vorrei esordire in questo post dicendo prima di tutto che la Juventus, per quanto mi riguarda, ha meritato pienamente lo scudetto. Come avevo già detto in questo post, analizzando quello che fino a quel momento era lo schema e la variante tattica di Conte, oppure in quest’altro post. Conte ha saputo variare moltissimo dal punto di vista tattico. Partendo dal 4-2-4 è poi passato a un 4-1-4-1, quindi al 4-3-3, fino ad arrivare a un definitivo 3-5-2, ma senza mai perdere l’idea di gioco originale di un calcio offensivo palla a terra. E poi, non dimentichiamo l’imbattibilità. Fin qui, niente da eccepire. A parte i complimenti di rito, il tema fondamentale di questi giorni è, purtroppo, quello della terza stella.

REVISIONISMO STORICO – Ciò che sta accadendo è francamente poco comprensibile. Tuttosport, ad esempio, alimenta polemiche a tutto spiano, tra pubblicità occulta, mancanza di obiettività, toni accesi, e ci sono gli estremi per diverse violazioni di numerosi articoli del decalogo dei giornalisti sportivi dell’ODG. Una delle cose più gravi però è stata detta da Agnelli e riportata più volte in tutte le salse dal solito giornale di Torino. Ricordiamo che, come recita la sentenza di calciopoli, il tentativo di alterare il risultato “non ha la necessità della conferma, che il dibattimento in verità non ha dato, del procurato effetto di alterazione del risultato finale del campionato di calcio 2004/2005 a beneficio di questo o quel contendente”. In sostanza, basta il tentativo, per essere condannati. Un po’ come il tentato omicidio… o una rapina andata male, la condanna arriva sempre, giustamente. C’è poco da dire, li hanno presi con le mani nella marmellata. A Torino si insiste da anni nel dire che il campionato non è stato falsato, che gli scudetti sono stati vinti sul campo, eccetera. E in alcuni casi, si continua a non accettare in nessun modo le sentenze.

TRE STELLE ILLEGITTIME – Si arriva dunque alla tanto agognata terza stella, come conseguenza di ciò che ho scritto in queste righe. Questo “Agnelli-Tuttosport pensiero” che ricalca anche l’ideologia di almeno il 90% degli juventini, vuole dunque che gli scudetti vinti siano 30 e che quindi sia più che legittimo pretendere la terza stella. Ma le condanne per calciopoli sono state ben diciotto per la Juventus, dal 2006 a oggi. Ed è la dimostrazione dell’illegittimità di questa pretesa. Lo dimostrano anche le dichiarazioni del Procuratore di Torino Giancarlo Caselli, che ha detto, come riporta l’ANSA: “Terza stella Juve? C’e’ sentenza. Le regole vanno rispettate”.

Lavori allo Juventus Stadium

FALSI MORALISTI E BERLUSCONISMO – Il ridicolume di queste dichiarazioni, dell’esercito di juventini che su Facebook e Twitter condivide in tutte le salse il numero 30 e le tre stelle, è sintomatico di un’Italia che proprio non vuole pagare, e che, in una mentalità perversa, tutta italiana, è stata plasmata a immagine e somiglianza del Berlusconi politico. Perché parlare di Berlusconi e affrontare questo parallelismo? Perché è evidente che B. abbia condizionato la mentalità degli italiani negli ultimi 20 anni. Negli anni ’80 quando si parlava di calcio scommesse, di retrocessioni in B e penalizzazioni, non ci si lamentava in questo modo. Il mondo del calcio era molto più educato. Ricordiamo infatti che anche il Milan ha vissuto l’onta della retrocessione in quegli anni, ma ad oggi nessuno dei milanisti, quando torna su quell’argomento, si sogna di contestare quelle decisioni, legittime, della giustizia sportiva e non. Il problema è proprio questo, nell’Italia di oggi non si accetta più l’autorità, non c’è più rispetto per le istituzioni, per le sentenze e le condanne. Nel loro piccolo, quasi tutti gli italiani vanno verso l’aggiramento delle regole, nel giustificazionismo e nello scaricabarile, al motto di “non è colpa mia, non ho fatto niente”. Il Berlusconismo si è quindi compiuto? Ciò che fa più ridere, è che tra questi tifosi juventini, ci sono anche i falsi moralisti, quelli che magari, solo pochi mesi fa urlavano a Berlusconi, giustamente: “fatti processare, buffone, dimettiti e chi più ne ha più ne metta. Quando si dice predicare bene e razzolare male

RIVENDICAZIONIAgnelli però insiste: “Vogliamo la terza stella”. Un’insistenza che si intravede, neanche tanto in maniera implicita, delle dichiarazioni di pochi giorni fa a Sky: “Avrete delle sorprese sulla maglia della Juventus per la prossima stagione”, oppure dal fatto che Mercoledì 9 maggio, come vi avevamo già mostrato sulla nostra pagina facebook, allo Juventus Stadium hanno posizionato lo scudetto gigante con il numero 30 e le tre stelle. Che tristezza questa Juve, dal simbolo del bel gioco, del calcio spettacolo, rischia di diventare il simbolo dell’Italia in decadenza.

16 commenti

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  1. Mi limito a dire, per ora, 28 sul campo – 2 perché c’era campo.

  2. scritto col cuore e a malincuore

    • boldi1 il 12 Maggio 2012 alle 08:23

    non lo so voi ma in queste ore sono scioccato

    è finito un ciclo e questo mi dispiace e addolora ,

    ieri sera cena ad Arcore tra Silvio Galliani e Allegri, sembra che arriverà un contentino per i tifosi

    chi sarà Ganso Ballotelli o qualche altro nome per calmare la rabbia dei tifosi ?
    non sarà un attaccante o un trequartista a risorvere le grosse lacune della rosa

    sinceramente spero in qualche difensore di qualità vedi Ogbonna perchè se si vuol vincere il campionato dobbiamo rinforzare la difesa

    a centrocampo purtroppo è notte fonda solo muscolari

    sulle 3 stelle che dire , abbiamo una federazione ridicola , non aggiungo altro per non offendere

    ma in un paese normale poteva accadere una cosa del genere ?

  3. Tornando al calcio spettacolo della Juve.
    Francamente questo spettacolo io non l’ho visto – hanno di fatto segnato meno e vinto meno partite di noi.
    Lo schema della Juve è stato catenaccio e contropiede becero nella prima parte di stagione soprattutto contro le grandi, poi palla a Pirlo (che non veniva mai vergognosamente marcato a uomo quando tutti sanno che con un uomo fisso scompare) e lanci lunghi per le punte.
    Molto pompato dai giornali – gli stessi che tralasciano il fatto che a vincere la classifica assist del torneo non è Pirlo ma Cassano che ha giocato sei mesi meno del bresciano.

  4. L’accostamento tra juventinismo e berlusconismo è improprio. Parte da analisi storiche sbagliate in funzione delle proprie convinzioni politiche. L’arroganza di potere, chiamata juventinismo, è in vigore sin dagli arbori di quella che era definita la squadra del Re. E’ proseguita durante il periodo fascista dover neppure, il Bologna del Duce e l’Ambrosiana del Balilla, poterono contrastare appieno quel ‘vizio di famiglia’. L’imperio è proseguito anche nel dopoguerra. La Fgci è stata fino al 1970 terra di coltura della famiglia(caso eclatante l’esclusione di Rivera dalla finale mondiale di Città del Messicco ordita da un adepto la famiglia). Per tornare all’arroganza di potere, confermata nell’assurda richiesta di stelle e titoli revocati, essa è dimostrata dall’acerrima antipatia che suscita, nei tifosi avversari. quella squadra. Gli appellativi infamanti contro i furti, veri o presunti, dei bianconeri sono passati alla storia così come passerà alla storia il gol non convalidato a Muntari. per stabilire chi era la squadra meritevole del titolo si sarebbe dovuto rigiocare milan-Juventus però senza Romagnoli e Tagliavento . Magari affidando ad arbitro straniero la direzione della gara. per quel che riguarda Antonio Conte non lo vorrei mai allenatore del Milan. Allena pescando nei meandri dello sport inteso come esasperazione della fisicità. la Juventus non mi diverte. Gli spunti di classe e fantasia sono unicamente riservati a giocate di Pirlo. Noi ne eravamo stufi.

  5. Tralascio la parte sul Berlusconismo per non accendere flame che al sabato mattina ancora in hangover dal venerdì sera ce ne fotte cazzi.

    Dico a Zio Michele che mi sarei aspettato da lui una condanna più decisa verso i suoi colleghi giornalisti, che invece non prendono posizioni sulla terza stella o – se le prendono – è per dire che gli scudetti. Per quello che ho visto e sentito nessuno ha detto che sono 28.

    Domenica sera al fischio finale il telecronista di Sky doveva annunciare lo scudetto con la frase canonica “la Juve è campione d’Italia per la …. volta”. Ha evitato la seconda parte per non esporsi, il vigliacco, codardo, palle di gel (cit.)

    Se lunedì mattina fosse arrivato un alieno sul nostro Pianeta e avesse voluto sapere quanti scudetti ha vinto la Juve, comprava Gazzetta, Corsport, Tuttosport. Ebbene? Sui primi due silenzio omertoso, sul terzo ovviamente 30 scudetti. L’alieno avrebbe pensato che la Juve ha 30 scudetti.

    Ma non solo l’alieno: un appassionato che vive in Brasile o Argentina o India o Cina o Pakistan o Bangladesh o Finlandia o Canada, gli piace il calcio italiano, lo segue ma ovviamente s’è dimenticato di Calciopoli perchè che cazzo gliene fotte, guardando il nostro campionato penserebbe che la Juve ha 30 scudetti.

    1. Il giornalista che dice che gli scudetti sono 28 viola il decalogo del giornalista sportivo dell’ordine dei giornalisti. Fatti suoi, io dico le cose come stanno, quello che fanno gli altri non mi riguarda. Chiunque può segnalare all’ordine violazioni.
      Non so di chi tu stia parlando, ma nel caso hai perfettamente ragione.

      1. Il giornalista che dice che gli scudetti sono 28 viola il decalogo del giornalista sportivo dell’ordine dei giornalisti.

        Come? Non capisco?

        1. volevo dire 30, refuso 😉

  6. * è per dire che gli scudetti sono 30.

    • fabregas11 il 12 Maggio 2012 alle 11:45

    ma dico io, uno dei post più brutti che siano stati pubblicati su questo blog… l’antiberlusconismo è la vera malattia di questo paese. in un post sul numero delle stelle della juve, sei stato capace di parlare di berlusconi… nemmeno il miglior travaglio ci sarebbe riuscito, manda il curriculum a michele santoro magari ti trova un posticino tra il pubblico di quello schifo di preogramma che fa..

    • fabregas11 il 12 Maggio 2012 alle 16:51

    vedere mark in lacrime mi ha fatto venire i brividi… uomo vero!!!

    http://youtu.be/k7N7wcpDU80

    • yom il 12 Maggio 2012 alle 17:42

    Mark è stato stupendo. Di fronte a lui, il gobbo si deve vergognare. Che stupido uomo che si è rivelato!

  7. Grazie grazie grazie anche a Mark Van Bommel. Voglio bene pure a lui. Dio che giornatacce…quanta commozione… 😥

    Splendido Rino, che sburrate alle parole su Carletto…

    Carletto *.* Colui che ha creduto in questi ragazzi e li ha resi Eroi guidandoli nella Leggenda. VVB.

    • Borgofosco il 12 Maggio 2012 alle 20:26

    Peccato che Mark non sia arrivato molto prima dell’anno scorso. Lui ha dimostrato di capire lo spirito di appartenza al Milan molto meglio di un infingardo emigrato a Torino perché schiavo del vil denaro. La commozione di cui parlavo ieri è un sentimento che può essere esternato soltanto da chi ama realmente questa maglia e questa società. Questo è lo ‘spirito rossonero’ quel sacro fuoco che ti prende e ti fa gioire e soffrire. Mark lo ha capito perfettamente e credo che la famiglia Milan gli abbia riservato un posto sulla sua prestigiosa panchina. Il Milan sempre ad un milanista vero! Van Bommel lo è e noi non possiamo che dirgli grazie per quel che ha fatto e che ci ha dimostrato in questa intervista.

  8. Saro’ stupido, ma anche queste cose mi rendono orgoglioso di essere milanista.

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