Milan – Torino 0-1 d.t.s. – Welcome back to banter era

In quattro giorni fuori dalla lotta scudetto e fuori dalla coppa Italia con De Keteleare che si certifica nuovamente un bel bidone su cui è stato speso tutto il budget di mercato. La sconfitta col Torino agli ottavi come solo a Filippo Inzaghi era riuscito ai tempi sulla panchina del Milan certifica una crisi pesante di risultati e di squadra che sta facendo finire presto il momento scudetto. In un mese potremmo aver perso la Supercoppa, il derby di ritorno ed essere stati rullati dal Tottenham a San Siro, anzi – questo è lo scenario più probabile.

La squadra non c’è più – non c’è il gruppo, non c’è più uno schema e gli attaccanti fanno pena. E’ una squadra umorale che davanti ha due giocatori contati (Giroud e Leao) e gli altri sono rotti o cessi. In una qualsiasi società normale si parlerebbe di come De Ketelaere sia il nuovo André Silva e di come sia incompetente chi ci ha speso tutto un budget non rinnovando la squadra dopo la vittoria dello scudetto.

Maldini pensava forse di campare di rendita sugli acquisti di Moncada e Boban (perché i suoi mercati erano stati sbagliati anche prima, basti pensare a Mandzukic, a Bakayoko, a Meite) ma proprio in questo mercato fermando Dybala, rinnovando Messias e Florenzi e decidendo di spendere tutto sul terzo trequartista con il secondo su cui hai speso otto milioni che nemmeno gioca si è visto come semplicemente quella spacciata per competenza erano state scelte altrui e botte di culo.

Pioli è finito in questo Milan così come era finito Allegri quando gli fu rinnovato il contratto. E’ evidente ed è sotto gli occhi di tutti – ormai è entrato nella fase di sperimentazione di cazzate e fa niente se queste ci fanno perdere partite. La difesa a tre non funziona, il modulo che è sceso in campo è un insulto ai tifosi che volevano vedere una reazione dopo aver preso due gol domenica in cinque minuti. Sia Maldini che Pioli hanno operato malissimo dal 22 maggio in poi pensando di aver raggiunto chissà cosa e di essere diventati i nuovi santoni del calcio italiano, dimenticando che l’obiettivo più importante è sempre il prossimo.

Da qua finché non ci sarà una scossa può solo andare peggio – la squadra sta andando per i cavoli suoi senza uno schema, i giocatori si cullano sui rinnovi ottenuti a caro prezzo (di offerte per questi, però, non ne arriva mezza). Sarà tremenda e bisogna sperare in qualche modo di finire nelle quattro ma da qua si vede solo un buio profondo in cui era facilissimo tornare dopo lo scudetto e da cui non si è fatto niente per evitarlo.

MILAN-TORINO 0-1
Marcatori: 114’ Adopo

MILAN (3-4-2-1): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia (dal 77′ Theo), Tomori; Saelemaekers (dal 67’ Messias), Vranckx (dal 83’ Bennacer), Tonali, Dest (dal 110′ Calabria); Diaz (dal 67’ Leao), Pobega (dal 77′ Giroud); De Ketelaere. A disp.: Mirante, Nava, Adli, Bakayoko, Lazetic, Bozzolan. All. Stefano Pioli

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Singo (dal 111’ Bayeye), Lukic, Ricci (dal 91’ Adopo), Buongiorno; Miranchuk (dal 90’ Seck), Vlasic, Sanabria (dal 71’ Zima). A disp.: Berisha, Gemello, Karamoh, Vojvoda, Garbett, Radonjic, Dembele, Gineitis, Linetty. All. Ivan Juric.

Arbitro: Rapuano di Rimini.

NoteAmmoniti: 14’e 70’ Djidji. Espulsi: 70’ Djidji. Recupero tempo: 5‘ 2T, 2’ 2TS.