Milan – Roma 3-1: alla faccia delle ASL

Ci hanno provato in tutti i modi ad ammazzarci in questo mese di gennaio. Si è partiti con un calendario vergognoso con tre big match, inclusi Inter e Juventus, durante la Coppa d’Africa messi lì scientemente e si è continuato con la pantomina del covid – ormai poco più di un raffreddore per i vaccinati – che ci ha privato di Tatarusanu, Castillejo, Romagnoli, Tomori e Calabria in una volta sola. Ci sarebbe aspettato un rinvio come successo altrove, come la stessa ASL di Milano ha disposto per Inter-Sassuolo lo scorso anno e per l’Olimpia Milano di basket proprio prima di natale. 

E invece niente. Il Milan non ha amicizie nelle ASL, il Milan non ha amicizie ai piani alti, non è ammanicato al sistema o forse addirittura il sistema aveva interesse a vedere un Milan giocare in queste condizioni. Noi come sempre abbiamo chinato il capo e ci siamo piegati al fato dovendo pure subire la predica dell’ex special one su come la partita di oggi sia regolare.

Poi nonostante tutto c’è il campo e il campo ha detto che il Milan ha messo le palle in bocca alla Roma con un 3-1 che gli sta anche stretto. Lo ha fatto facendo la propria partita e ritrovando una ottima condizione atletica tornando quello visto nella prima parte di stagione. Vorrei ringraziare in questo Kalulu che ormai rischia di essere la prossima perla di Moncada dopo Leao visto che in questa stagione è sempre e costantemente tra i migliori e sorprendentemente Gabbia che non ha fatto vaccate permettendoci di fare la partita che volevamo fare – quella che abbiamo sempre fatto quando abbiamo vinto e vinto bene.

E’ stata una partita di sacrificio dietro ma non abbiamo rinunciato alla nostra identità davanti, nemmeno con Giroud e senza Leao/Rebic. Lo abbiamo fatto giocando di intensità, con imprevedibilità e con Sandro Tonali sempre più giocatore totale e padrone del centrocampo – un Tonali che per la prima volta riesce finalmente a giocare 90 minuti interi. La partita dopo il 2-0 era in discesa e solamente un gollonzo, che poi è stato tutto ciò che la Roma è riuscita a partorire, la ha tenuta in partita regalandoci tensione per l’inizio del secondo tempo.

La grande sorpresa che nel secondo tempo ha rimesso in partita il Milan è stato l’inserimento di Bakayoko che è stato preso già in estate per questo mese e almeno al momento sembra aver risposto presente. Quando Bakayoko è entrato siamo passati da quel momento di sofferenza a riprendere ad attaccare con il 3-1 che è una perla di Leao. La Roma ne esce male e ne esce come una squadraccia non al livello delle prime 5. Era praticamente al completo ed è stata asfaltata nuovamente come sarebbe stato all’andata senza l’espulsione di Theo Hernandez.

La Roma esce con un 3-1 che non è veritiero. Il loro gol è un gollonzo, il Milan ha preso due pali, ha sbagliato un rigore e ne manca un altro su Krunic nel primo tempo. Dopo 40 minuti l’ha già iniziata a buttare in vacca con tuffi e risse e con Chiffi che ha perso la partita non estraendo anzitempo gialli – ha dovuto cacciare Karpsdorf solo quando era platealmente inevitabile. Bravi noi a non cadere nella trappola di Mourinho come all’andata visto che solamente così la Roma poteva combinare qualcosa.

La domanda che pongo è la stessa dopo la prima di andata: per quanto il Milan potrà giocare così? Siamo in grado di gestire meglio il tutto senza la coppa? Siamo in grado di alternare di più titolari e riserve per farli entrare nel gioco? Siamo in grado all’occorrenza di giocare con la riserva tutti dietro e palla alla punta? Dalla gestione delle energie dipende l’obiettivo della stagione.

Per il resto c’è da segnalare la solita civiltà di un popolo che è rimasto alle invasioni barbariche mentre il resto d’italia si è evoluto. Dai cori razzisti alle bombe carta al secondo verde fino agli interventi da macellaio nel finale su Leao e le proteste del suo allenatore dopo aver avuto il coraggio di parlare di partita regolare nel pre gongolando su una facile vittoria. La Roma e i tifosi della Roma anche oggi hanno dato un pessimo esempio e rovinato l’immagine del calcio italiano – ma come sempre non ne parlerà nessuno. 

Domenica si torna subito in campo a Venezia, contro una squadra più fresca che oggi non ha giocato, nell’infame orario delle 12.30. I covidizzati non ci saranno per i tempi tecnici del tampone di controllo – se ne potrebbero aggiungere altri e giocheremo con una squadra che oggi non ha giocato. Dovendoci dimostrare ancora una volta più forti della serie ASL.

MILAN-ROMA 3-1

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (33′ st Conti), Kalulu, Gabbia, Theo Hernandez; Tonali, Krunic (19′ st Bakayoko); Messias, Brahim Diaz (43′ st Maldini), Saelemaekers (19′ st Leao); Giroud (32′ st Ibrahimovic). A disp.: Mirante, Nava, Stanga, Rebic. Allenatore: Pioli. 

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Ibanez, Smalling, Mancini; Karsdorp, Veretout (26′ st Afena-Gyan), Pellegrini (26′ st El Shaarawy), Vina (26′ st Cristante), Mkhitaryan; Zaniolo (40′ st Carles Perez), Abraham (31′ st Shomurodov). A disp.: Boer, Mastrantonio, Kumbulla, Calafiori, Villar, Bove, Zalewski. Allenatore: Mourinho. 

ARBITRO: Chiffi di Padova.

MARCATORI: 8′ pt Giroud (M), 17′ pt Messias (M), 40′ pt Abraham (R), 37′ st Leao (M)

NOTE: Al 49′ st Rui Patricio (R) para un calcio di rigore ad Ibrahimovic (M). Espulsi: 29′ st Karsdorp (R) per doppia ammonizione, 49′ st Mancini (R) pr doppia ammonizione. Ammoniti: Theo Hernandez, Krunic (M), Abraham, Zaniolo, Karsdorp, Cristante, Mancini (R). Recupero: 6′ pt, 5′ st.