Milan – Verona 3-2: tre punti contro l’AJA

Dopo l’avvisaglia di Bergamo oggi abbiamo assistito ad un altro tentativo di fermarci. Inspiegabile il rigore per il Verona, semplicemente inspiegabile e inaccettabile nell’era del VAR. L’intervento di Romagnoli su Kalinic non è calcio di rigore e prima di tale intervento c’è un fallo netto su Bennacer. Non è accettabile che il VAR dorma e non intervenga. Non è accettabile un arbitro che fa segno tutta la partita di aver visto lui per neutralizzare il VAR così come non è accettabile che né arbitro né VAR intervengano nel secondo tempo su due tocchi di pallavolo in area.

Anche oggi l’AC Milan di Milano sette volte campione d’Europa per poter vincere una partita si trova quindi contro due entità: la squadra avversaria e l’arbitro. Questo non può e non deve essere normale, non può e non deve essere accettabile. Capiamo che la Juventus deve recuperare dei punti in classifica perché è partita piano – ma così, veramente, è troppo. Come rimane la vergogna del rigore assegnato all’Atalanta oggi rimane la grossa vergogna del rigore assegnato al Verona. Due vergogne che non possono passare in silenzio e che non devono passare in silenzio.

Andiamo quindi alla partita con un grosso errore di formazione – anzi due. Se devi fare a meno per sfiga di Hernandez e Brahim oltre a Maignan non si può fare a meno degli altri giocatori decisivi in questa parte della stagione: Tonali e Leao. La formazione di partenza non presenta né l’uno né l’altro – ripropone il pessimo Daniel Maldini e tiene fuori anche Kalulu per far giocare Ballo-Touré. Il risultato è che vai sotto 0-1 creando pochissimo e che il gol parte proprio da un errore di Daniel Maldini.

Mi spiace che molti abbiano cambiato idea per un gol contro lo Spezia dove era stato bravo a farsi trovare lì dopo una prestazione insufficiente. Anche stasera si è capito che Daniel Maldini semplicemente non è un giocatore di Serie A e il fatto che sia parte dell’organico solamente per il cognome che porta è una piccola macchia su questo progetto. Il resto è Ballo-Touré che onestamente in questo momento non è giocatore del livello di questa squadra.

La partita la cambia l’ingresso di Leao – proprio come contro la Juventus arriva un cambio in anticipo dopo un infortunio a correggere un 11 iniziale che era totalmente sbagliato e che aveva permesso all’avversario di metterci sotto. Leao propizia l’1-2 e il Milan prende campo anche grazie a Krunic e Castillejo che sono freschi e danno intensità. Il fatto che non siano andati in nazionale ovviamente ha un forte impatto su questo rispetto ai compagni che hanno viaggiato in lungo e in largo (e qua errore mettere i due africani a centrocampo invece di far giocare Tonali).

Ora si va a Porto in condizioni ancora più emergenziali. Serve veramente il miracolo per provare a passare il turno in Champions League e sarebbe il caso di iniziare a farsi due domande, almeno per quest’anno, se non convenga fare come i cugini lo scorso anno e uscire presto dalla Champions per provare a concentrarsi sull’obiettivo italiano in attesa di tornare l’anno prossimo dalla porta principale della prima fascia.

Milan-Verona 3-2

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Romagnoli, Tomori, Ballo Tourè; Bennacer (33′ st Ibrahimovic), Kessie; Saelemaekers (1′ st Castillejo), Maldini (1′ st Krunic), Rebic (32′ pt Leao); Giroud (37′ st Tonali). A disposizione: Conti, Gabbia, Jungdal, Kalulu, Kjaer, Pellegri. Allenatore: Pioli.

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini (1′ st Sutalo), Gunter, Casale; Faraoni, Ilic, Veloso (15′ st Tameze), Lazovic (34′ st Cancellieri); Barak, Caprari (15′ st Simeone); Kalinic (18′ st Lasagna). A disposizione: Berardi, Bessa, Cetin, Hongla, Magnani, Pandur, Ruegg. Allenatore: Tudor.

ARBITRO: Prontera di Bologna

MARCATORI: 7′ pt Caprari (V), 24′ pt su rig. Barak (V), 14′ st Giroud (M), 31′ st su rig. Kessie (M), 33′ st aut. Gunter (M).

NOTE: Ammoniti Ballo Tourè (M); Ceccherini, Kalinic, Casale, Veloso (V). Recupero: 2′ pt e 4′ st.