Il Portogallo c’è ed è tra le magnifiche quattro e ci arriva come è uscito dal girone di ferro – trascinato dal numero sette. La partita procede infatti come da copione con i portoghesi che muovono il pallone e i Cechi che non la vedono praticamente mai.
Non che i lusitani si siano rivelati particolarmente pericolosi nelle finalizzazioni per i primi 45 minuti – ma se l’avversario tira una sola volta in porta nei novanta minuti contro le tue diciassette prima o poi il pallone entra. Stavolta è entrato tardi, a dieci dalla fine, dopo due pali colpiti sempre dal numero sette ma tanto è bastato per portare gli uomini di Bento tra le magnifiche quattro con possibilità concreta di giocarsi una semifinale ad armi pari contro la Spagna – magari per prendersi una rivincita dall’ultimo mondiale e da quella eliminazione agli ottavi di finale per un gol in fuorigioco.
Il Portogallo che arriva in semifinale è infatti un Portogallo a cui l’1-0 di oggi sta anche stretto – dalla metà campo in su i luistani hanno, soprattutto nel secondo tempo, dominato il campo arrivando al tiro più volte con diverse sovrapposizioni che hanno consentito di compensare la ormai cronica assenza del centravanti. L’eliminazione dei Cechi, che già nel girone avevano preso una sonora batosta dalla Russia, era ormai scontata – mi chiedo il perché della scelta di puntare tutto su Milan Baros, giocatore che ormai non ha più nulla da dare al calcio (un po’ come quello che si è ritirato oggi alle 12): dei Cechi salvo solo Rosicky e Gebre Selassie (più per le altre serate che per questa) – il resto è solo l’ombra della squadra che fu e che nel 2004 vinse a sorpresa un girone con Olanda e Germania.
A proposito di tedeschi il match di domani sera (stasera se ci leggete di venerdì) appare per loro quasi una formalità. La Grecia è già tanto che sia uscita viva dal gruppo A e quasi difficilmente ripeterà il miracolo del 2004. I tedeschi arrivano a questa partita avendone già appena affrontata una tatticamente simile contro la Danimarca – cosa che per loro costituirà enorme vantaggio nell’approccio alla gara di domani. La Grecia proverà a fermare la Germania con un centrocampo a cinque – Loew lo modificherà di conseguenza lasciando il solo Klose come prima punta e mettendo in panchina Mario Gomez, Muller e Podolski dovrebbero quindi completare il tridente ma partendo da posizione più arretrata. L’obiettivo della Grecia sarà quello di non prendere gol e aspettare i calci di rigore – la mia sensazione, invece, è che per i tedeschi sarà poco più di una gara di allenamento.
Curiosità puramente statistica: nelle 25 gare finora giocate in questo europeo è stato assegnato un solo rigore (sbagliato) nella gara d’esordio. Una controtendenza che, rispetto ad una Champions League dove le partite venivano falsate a suon di penalty generosissimi, non può che farmi piacere.
REPUBBLICA CECA-PORTOGALLO 0-1 (0-0)
MARCATORI Ronaldo (P) al 34’ s.t.
REPUBBLICA CECA (4-2-3-1) Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hubschman (dal 41’ s.t. Pekhart), Plasil; Jiracek, Darida (dal 16’ s.t. Rezek), Pilar; Baros (Lastuvka (p), Drobny (p), Suchy, Hubnik, Necid, Rosicky, Petrzela, Rajtoral, Kolar, Lafata) All. Bilek .
PORTOGALLO (4-3-3) Rui Patricio; Joao Pereira, Pepe, Bruno Alves, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles (dal 43’ s.t. Rolando); Nani (dal 39’ s.t. Custodio), Postiga (dal 40’ p.t. Hugo Almeida), Ronaldo (Eduardo (p), Beto (p), Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana). All. Paulo Bento
ARBITRO Webb (Inghilterra).
NOTE ammoniti Limbersky, Miguel Veloso, Nani per gioco scorretto. Spettatori 55.590. Tiri in porta 1-5 e due pali. Tiri fuori 4-5. Angoli 6-11. In fuorigioco 0-3. Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t.
Germania (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
Grecia (4-3-3): Sifakis, Torosidis, K.Papadopoulos, Papastathopoulos, Tzavellas; Maniatis, Katsouranis, Makos; Salpingidis, Gekas, Samaras.
3 commenti
3 post della concorrenza su Clarence Clyde Seedorf.
Poverini, faranno la fine di Crozza, disperato da quando non c’è più Berlusconi al governo.
Stessa pasta.
non disturbarli se no perdono il filo e salta la scaletta 😀
Autore
Crozza è andato avanti benissimo lo stesso.
In realtà sono i lecchini di Berlusconi che non san più cosa dire