Milan-Roma 2-1: La partita tattica

31 Agosto 2018, Stadio San Siro.
Il Milan vince all’ultimo minuto grazie ad un gol di Cutrone su assist sontuoso del Pipita, al termine di una partita complessa riorganizzabile in 3 parti, 2 delle quali meritatamente a vantaggio dei rossoneri.

La formazione del Milan
Non ci sono sorprese nella formazione di casa, Rino Gattuso conferma l’argentino Mateo Musacchio al centro della difesa rossonera al posto di Mattia Caldara in attesa che l’ex-Atalantino prenda confidenza con un sistema di gioco diverso da quello di provenienza.

La formazione della Roma
Novità in casa giallorossa rispetto alle prime due uscite stagionali, con Di Francesco che sceglie di affidarsi al 3-4-1-2 con l’esordiente Marcano inserito nella linea di difesa, Nzonzi accanto a De Rossi in mediana e Pastore incaricato di agire tra le linee alle spalle di Dzeko e Schick.

La partita
Il Milan prende subito le misure all’abito della Roma con Higuain a chiudere su Manolas, Kessie e Biglia sempre attenti su De Rossi e Nzonzi, mentre Suso e Calhanoglu sono attenti ad evitare lo scarico sui laterali giallorossi.
Sebbene la Roma inizialmente mantenga la superiorità sul pallone, non da mai la sensazione di poter essere pericolosa ed il Milan passata la prima fase di studio inizia a sfruttare la propria abilità nel giro palla per riconquistare fiducia e spazio, con Calhanoglu e Suso sempre pronti a cercare il cambio di gioco oltre l’esterno romanista, costringendo le due linee avversarie a correre all’indietro per molti metri.
Giallorossi in estrema difficoltà, non riuscendo più a guadagnare campo con gli esterni costretti a controllare i movimenti alle loro spalle di Calhanoglu e Suso mancano i riferimenti in ampiezza per permettere a De Rossi e Nzonzi di allargare il possesso, con il solo Pastore a venire incontro al pallone, ma ottimamente schermato da Biglia.
Il Milan a ridosso di metà frazione alza il ritmo, cercando la superiorità offensiva sia con Higuain che arretrando la sua posizione e attirando i centrali giallorossi fuori posizione cerca di creare spazio ai compagni, sia con Calhanoglu e Suso che iniziano a cercare una posizione più intermedia in larghezza costringendo Karsdorp e Kolarov ad accentrarsi liberando spazio sulle corsie.
Proprio da questa situazione nasce il gol del vantaggio rossonero,al 39esimo minuto Calhanoglu si accentra attirando Karsdorp in mezzo,

scambia con Bonaventura che allarga per Rodriguez sul quale deve chiudere Fazio fuori posizione, lo svizzero rientra sul destro sul cui cross arriva puntuale la deviazione di Kessie per la rete del Milan.
Il Milan replica al minuto 44, azione fotocopia con Calhanoglu che dopo aver scambiato con Suso da posizione centrale apre per Rodriguez, liberato da Karsdorp attirato fuori posizione, sul suo cross tagliato è bravissimo Kolarov a salvare su Suso ad un metro dalla porta.

Di Francesco cambia le carte
Concluso il primo tempo sotto di un gol, Di Francesco decide immediatamente di non insistere con il 3-4-3, inserendo El Shaarawy per Marcano torna ad un 4-2-3-1 con il quale la Roma si sente subito più a proprio agio.
Inizio positivo dei giallorossi che occupano meglio il campo e con tre uomini dietro il centrocampo rossonero limitano gli inserimenti delle mezzali rossonere in pressing, ottenendo maggiore spazio tra le linee da cui poter allargare per gli esterni, costringendo Suso e Calhanoglu ad inseguirli.
In questa fase si evidenzia la difficoltà del Milan già emersa a Napoli nel dare intensità alla fase difensiva,

non avendo a disposizione un sistema di pressione efficace e recuperando ancora troppi pochi palloni a centrocampo tende a correre troppo all’indietro, abbassandosi e portando i giocatori di maggior creatività a giocare in condizioni di sacrificio che li penalizzano, in questa occasione Nzonzi liberato da una sponda di Schick ha tutto il tempo di aprire sulla corsa di Kolarov.

Pur restando potenzialmente pericolosi in contropiede, i rossoneri si trovano ora a correre per tutta la lunghezza del campo, sprecando energie, perdendo efficacia e lucidità.
Emblematico il gol del pareggio romanista al 58esimo minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nato da un contropiede assolutamente evitabile e favorito da un rinvio in apnea di Calabria che trova libero Fazio in area per la ribattuta a rete.

La risposta di Gattuso

Attorno al minuto 80, quando il Milan stava subendo troppo passivamente il possesso giallorosso, Gattuso inserisce il debuttante Castillejo per uno stanco Calhanoglu e pochi minuti più tardi Cutrone per Jack Bonaventura, posizionando i rossoneri con un classico 4-4-2 che pur non limitando le iniziative romaniste permette ai rossoneri di essere più rapidi e pericolosi nel ribaltare il fronte di gioco, sfruttando la freschezza sulla fascia sinistra di Laxalt e Castillejo e costringendo anche la Roma ad inseguire.
Gol della vittoria che nasce da un ben riuscito tentativo di pressing offensivo del Milan, Kessie sale altissimo su Nzonzi che disturbato passa un brutto pallone in verticale verso El Shaarawy, bravo Calabria ad anticipare l’ex-rossonero ed a servire Higuain che con un assist strepitoso mette Cutrone 1 vs. 1 con Olsen.

Conclusioni
Gattuso: “Mi viene da sorridere a parlare di svolta della stagione, siamo alla seconda partita. Dobbiamo migliorare quando difendiamo, perché senza palla siamo due gradini inferiori a quando ne siamo in possesso.”
Una fase difensiva più attiva e alta, oltre allo sviluppare un sistema per verticalizzare meglio e sfruttare appieno le doti in area di Higuain saranno il banco di lavoro principale sul quale dovrà lavorare il Milan.

Di Francesco: “Ci sono degli errori che vanno oltre la scelta di una difesa a 3, una palla schiacciata va attaccata sia a 3 che a 4”
E’ certamente vero, ma ridurre tutto all’episodio del 94esimo forse è un azzardo, pur avendo condiviso abbastanza equamente la disponibilità del pallone con il Milan, la Roma non è apparsa mai veramente in grado di impaurire i rossoneri.