Quello che ho auspicato tre giorni fa è accaduto, il Chievo ieri ha dimostrato di non volersi giocare la partita, per puntare ad un abbordabile pareggio. Ma troppo poche e sterili sono state le occasioni create nel finale per poter mettere in difficoltà il Milan, che stavolta non si è concesso nessuna distrazione, mantenendo per la prima volta in stagione la rete inviolata.
Quello che risalta agli occhi è la distinzione del modo di attaccare e gestire la palla tra il primo e il secondo tempo. Se ne primo la squadra risultava a essere piatta e statica, impedendoci di entrare in area avversaria, nel secondo le cose cambiano. Inizialmente, si è provato a ribadire quanto fatto domenica contro il Sassuolo: innescare gli esterni (soprattutto Cerci) attraverso gli scambi con i terzini; questo nel corso del primo tempo frutta poco in quanto il Chievo, difendo ordinatamente, non dà la possibilità a Cerci e Bonaventura di attaccare la profondità, costringendoli a ricevere il pallone sui piedi e rendendoli facilmente attaccabili. Nel secondo tempo smettiamo di prediligere le corsie per iniziare la manovra e concentriamo il gioco nella corsia centrale, per poi allargare il fronte di attacco in un secondo momento grazie ai cambi di fascia. Questo avviene con l’innalzamento della posizione di Bertolacci e Kucka, che oltre a togliere spazio alle ripartenze avversarie, ci aiutano a gestire al meglio il pallone al ridosso dell’area avversaria. Quello che si vede dopo il vantaggio è una squadra che prova a costruire l’azione sfruttando gli inserimenti e le triangolazioni, portando gli avversari ad allargarsi in modo da attaccarli con gli inserimenti in area. In questo modo sfioriamo più volte il vantaggio, prima con l’asse Bonaventura – Cerci e poi con Bertolacci -Bacca, entrambi sul secondo paolo scoperto.
Per capire se, quello che di buono si è fatto stasera, è stato veramente assimilato dai giocatori, dobbiamo aspettare la partita di domenica con un rivale di più alto livello rispetto al Chievo; inoltre la Lazio in questa stagione in casa non ha mai perso e noi in trasferta abbiamo vinto solo ad Udine.