Peggio di Fassone e Mirabelli

(Finalmente sono riuscito a terminare il trasferimento del blog, ricopio finalmente qua il post messo sui social in settimana. Un saluto caloroso agli zerbini di Mirabelli – sono sempre nei loro pensieri. Vorrei dedicare un breve pensiero a chi mi ha rinfacciato l’augurio di fine post: la mia rivale è la Juventus in Italia e il Real Madrid in Europa. Dell’Inter non mi cale, così come al Real non cale del Getafe. Non siate provinciali e guardate al bersaglio che ci compete.)

Interrompo brevemente il silenzio per un ultimo, laconico, comunicato. Scusate se lo faccio qua, ma avevo bisogno di uno spazio – perché il blog è chiuso.

Come ben sapete ho deciso il giorno delle dimissioni di Leonardo di levare le tende, di ritirarmi e dedicare il mio tempo ad altro.

Non posso non salutarvi tutti definitivamente spendendo due righe sul mercato che mi aspettavo che venisse fatto a gennaio. Un mercato senza colpi, un mercato di nomi di secondo piano che non hanno rinforzato la rosa. 56 milioni buttati nel cesso per rimpiazzare essenzialmente riserve.

Alla chiusura del mercato i nostri giocatori più forti sono ancora Suso e Bonaventura (sì, carissimi figli di buona donna, rispettate lo spagnolo che è l’unico che porta punti – che vi piaccia o no. Chi sbraita contro Suso non capisce un cazzo di calcio e probabilmente anche della vita). Alla chiusura del mercato come sempre il centrocampo è un orpello dove si prende quello che si trova a poco, meglio da una squadra retrocessa.

E’ peggio del mercato di Fassone, peggio del mercato dell’ultimo Galliani. Con la differenza che l’ultimo Galliani lavorava senza soldi ma riusciva almeno a dare un senso tattico alla squadra. Il mercato di Sosa, Ocampos e Deulofeu era 300 volte più sensato di questo. Siamo in mano ad un tecnico che come miglior risultato ha un nono posto quando qualsiasi squadra nelle nostre condizioni si è ripresa dando in mano il progetto ad un tecnico top. Errore che si continua a ripetere anno dopo anno. Siamo l’unica squadra sempre e costantemente senza mezza idea di gioco che è una agonia vedere giocare. Ma vi rendete conto?

Grazie Leonardo. Grazie di tutto. Ti ho insultato per il tuo passato all’Inter ma ho capito che nel volere andare via, nel non voler stare in questo schifo, ti sei dimostrato più Milanista di Maldini e Boban. Le due più grandi delusioni, i due che hanno dimostrato invece che è facile parlare, criticare, adescare i tifosi e provocare malcontento e stadi vuoti dalle colonne di un giornale o da uno studio televisivo. Meno calarsi della realtà.

Il Milan di Leonardo aveva Antonio Conte in mano. E’ finito all’Inter. Aveva intenzione di fare guerra alla UEFA in ogni sede e rinforzare la squadra come meritava con giocatori pesanti. Quel Milan, il Milan, il VERO Milan, quello di Berlusconi, è morto con le sue dimissioni. Le dimissioni di un uomo con la schiena dritta così come Gattuso – a cui va reso l’onore delle armi. Si fosse dimesso un anno prima oggi Conte sarebbe da noi ma anche lui ha deciso di non starci.

Ringrazio Leonardo anche di aver intavolato un’ottima offerta per Donnarumma. E’ stato fatto di tutto per cederlo, compreso Maldini che ha cercato di convincerlo. Lui si è impuntato e ha chiesto solo la Juve in caso di cessione. Rimane un problema, un problema da 12 lordi l’anno in un ruolo marginale – che ti fa fare punti ma te ne può far perdere. Andava venduto per costruire la squadra in ogni modo, grande fallimento non averlo fatto.

Il mercato finisce quindi in maniera indegna. Venduto almeno l’impomatato impresentabile, purtroppo Borini, Biglia, Musacchio, Rodriguez e Calhanoglu indossano ancora la nostra maglia. E’ incredibile la scarsezza del materiale ereditato dalla gestione Mirabelli. Finisce con Suso rimasto in un modulo non suo, con Castillejo inadatto a fare la seconda punta. Con Biglia ancora nel giro dei centrocampisti e Bennacer troppo giovane per prendersi la squadra. Con Duarte che ancora non si è capito per chi è un favore. Se per il procuratore o per Elliott, sponda Lille. Con Musacchio che è una vaccata a partita garantita.

Dov’è finito il Boban che storceva il naso sui giocatori non da Milan e poi ti prende Krunic? Dov’è finito il Maldini che parlava di direzione sportiva in una rosa attuale piena di lacune e doppioni? Dov’è finito il Gazidis che parlava di portare sponsor e non ha portato nemmeno Alpenwater. Elliott si è rivelato come temevo un grande bluff: fallito l’obiettivo CL l’anno scorso (d’altronde Agnelli i calcoli li ha fatti bene) ha iniziato subito a tagliare le spese. Ad oggi il Milan è una squadra di centro classifica che farà fatica ad arrivare nella metà sinistra.

Sarà così finché Elliott non venderà a qualcuno. A qualcuno in grado di fare la guerra a regole inique nelle rispettive sedi. A qualcuno che parlerà di investimenti e non di tagli, di giovani. A qualcuno che andrà a bussare ai top player e gli pagherà i soldi che chiedono per portarli al Milan.

Questi ultimi anni sono comunque il giusto contrappasso per il tifosotto che molto spesso ha sputato nel piatto dove ha mangiato esaltando poi, con la complicità di qualche amico nei media “a pagamento”, i primi dirigenti a caso rivelatesi inetti ed inefficienti. Il Milan ha dei dirigenti strapagati per questo mercato insufficiente. Non ha Fassone e Mirabelli. Ha gente con meno esperienza di Mirabelli nella parte sportiva pagata come dei dirigenti top mondo. Non sono lì per farci un piacere o per mostrare la loro bella faccia.

Se hanno deciso di avallare questo scempio lo dicano. 59 milioni per i sostituti di Zapata, André Silva, Bertolacci, Montolivo, Laxalt e José Mauri. 59 milioni. Un Sensi da solo valeva tutto questo mercato. Dall’esperienza di Mirabelli non si è imparato niente: meglio 2-3 forti che rifondare ogni anno. Ad oggi si salva solo Theo Hernandez, che però si è rotto.

Auguri. Non sarò né cantore né complice finché questo fondo speculativo non sarà sparito dalla circolazione e il Milan torni ad essere degno di tale nome. Sentivo il bisogno di farvi avere un mio ultimo saluto, un mio pensiero in questa estate in cui più volte mi sono mangiato la lingua per rispetto di questo circo che è diventato il Milan e sul quale chi faceva sermoni in malafede sulla comunicazione per buttarla in vacca e guadagnarci oggi che abbiamo i tondini a forma di pastiglia sulle formazioni e aureola sui giocatori – pacchianate inguardabili – tace.

Complici di questa situazione, della distruzione del vero e unico Milan: coloro che prima hanno attaccato, avvelenato i pozzi, poi leccato e speculato. Non li dimenticherò mai così come non se li dimenticherà nessuno ora che sono stati sbugiardati dalla parte sbagliata della storia. A proposito dell’ennesima mistificazione di questi signori legati a Rende a doppio filo: il Milan è stato squalificato per il FFP per colpa unica di Fassone e Mirabelli che hanno cestinato un Voluntary Agreement già pronto e discusso in UEFA per fare quel mercato da 230 milioni – fallimentare – e presentarne uno aggiustato coi ricavi dalla Cina.

Non dimenticatelo mai e ditelo a chi ha dato altre colpe per la squalifica dalle coppe. Ricordatevi chi ha riempito di bidoni una squadra che ad aprile 2017 aveva il quinto monte ingaggi della serie A e ammortamenti pressoché nulli. Che quel duo che ci ha rovinato sia maledetto, ovunque vada.

A Maldini e Boban dico solo fate come i veri Milanisti, fate come Leonardo. Fate come Gattuso. Andate via. Non siate complici di questo AD, di questo scempio che vi sta usando come facciata per fare i propri comodi. Della costruzione di una Udinese in maglia rossonera per fare plusvalenze a discapito del risultato sportivo. Di una proprietà che non mette nemmeno quel 30% di fatturato con sponsor farlocchi pur avendo interessi ovunque.

Come già detto, noi complici non ne saremo e rimarremo in silenzio finché la situazione non sarà risolta definitivamente. Dietro a questa roba che va in campo in maglia rossonera non perderemo più di tanto il nostro tempo guardando qualche partita disinteressatamente. Sono tre anni che bisogna aspettare, cosa abbiamo ceduto a fare la società se si deve continuare come prima e ogni anno bisogna aspettarne tre per poter combinare qualcosa?

Mi dispiace. Noi non ci stiamo più

#ElliottOut

P.s. buona fortuna a Mister (mancato) Conte nel tentativo di riportare lo scudetto a Milano.

P.p.s. un saluto agli ossessionati che non han potuto fare a meno di cercarmi negli ultimi due mesi, tranquilli, è finita.


UPDATE: Ho dimenticato di nominare un mio lascito ufficiale. Nomino quindi Piric, SSeba_95 e Marcoverduz come miei eredi ufficiali nel Milan Twitter.

Vorrei fare un ultimo saluto agli zerbini di Mirabelli che mi attaccano. Potete offendere quanto volete, potete adescarmi contro le vostre pecore prive di cervello. Non vi ridarà la dignità che avete perso azzerbinandovi ai dirigenti che ci hanno rovinato, l’unico dubbio è se siete stati così stupidi da farlo gratis. Fate pena.


UPDATE/2: (eh, lo so, mi sarei anche rotto il c…) Siccome qualche mitomane ha aperto una nuova pagina Facebook a nostro nome, teniamo a precisare che non siamo tornati né abbiamo autorizzato l’apertura di nuovi account Facebook o Twitter, né intendiamo tornare ad ogni titolo.

Tali personaggi se non cancelleranno quanto fatto dovranno rispondere nelle sedi competenti del reato di impersonificazione.

Tanto vi dovevamo.