La ricetta della pasta alla carbonara

L’opportunità di scrivere su questo blog, comincia ormai ad assumere i contorni di un impegno quasi oberante. Non tanto per l’impegno di ritrovarsi settimanalmente a scrivere in forma compiuta pensieri sparsi attorno e su questo povero Milan, quanto per lo sforzo di dover trovare sempre qualcosa di nuovo di cui parlare (attorno e su questo povero Milan).

Il problema è che non succede nulla di nuovo. Al di là dei proclami, delle notizie, delle conferenze stampa, delle speranze e delle illusioni, il Milan resta una squadra mediocre, con una società allo sbando. È estremamente triste prenderne atto, ma è così.

Abbiamo parlato di Inzaghi, della grande illusione di inizio stagione, dell’entusiasmo, del fallimento di una guida tecnica che non ha mai veramente inciso, delle dichiarazioni inopportune, di formazioni (e moduli) ostinatamente scellerati e di sostituzioni indifendibili.

Abbiamo parlato del prossimo allenatore : Conte, Sarri, Montella, Klopp, Ancelotti, Guardiola, Mihajlovi?. Ognuno con i suoi pregi, ognuno con i suoi difetti.

Abbiamo parlato dei vecchi allenatori : Ancelotti, Allegri, Seedorf. Ognuno con i suoi sostenitori, ognuno con i suoi oppositori di partito.

Abbiamo parlato di un gioco che c’è stato, non c’è mai stato, è sembrato che ci fosse ma in realtà non c’era.

Abbiamo parlato di Galliani, del suo amore per Pippo, della sua ostilità avverso Barbara, dei suoi parametri zero, delle sue cravatte sempre gialle e della sua buonuscita.

Abbiamo parlato della presidenza. Da quest’anno Berlusconi ha un nuovo soprannome : Venerdì, come il personaggio del romanzo di Daniel Defoe. Oltre ad un nuovo tormentone prestato ai comici : Hip hip hurrà. E abbiamo parlato della proprietà, sempre in vendita, mai venduta. Bee, Pink, Slim.

Abbiamo parlato dei tifosi, dei pessimisti, degli ottimisti, degli intellettuali, degli scissionisti, di quelli con la battuta facile, di quelli sempre con il Presidente e di quelli sempre di giallo incravattati. Manifestazioni, proteste, comunicati. E quindi abbiamo parlato dello stadio nuovo e di quello vecchio, sempre vuoto. Sempre.

La nostra stagione è già finita. E’ già finita da tempo.  Ha veramente ancora un senso parlare di Milan ? Ha veramente ancora un senso parlare di questo Milan ?

Troverei più conveniente, e più facile, scrivere la ricetta della pasta alla carbonara su un blog di cucina. Perché parlare di questo Milan, senza anima, senza direzione, senza obiettivi, senza gioco, senza soldi, senza allenatore, fa male.

4 commenti

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  1. Gioventu’ , beata o acerba ?
    Se tu avessi una moglie , invecchiata , rugosa , imbianchita , ammalata .
    Se tu avessi una mamma con la luce negli occhi ridotta a un sospiro .
    Se tu avessi un amore morente .
    Se tu fossi meno giovane e acerbo , concluderesti con altre parole ed altri sentimenti la tua pur brillamte disamina dei fatti .

  2. Mamma mia!!!Esagerazioni un po’ fuori luogo!

    1. Non credo Borgofosco. , E’ solo un esempio naturalmente . E poi ho sempre sentito il dovere di parlare con i giovani per aiutarli a guardare oltre il loro fuoco .

  3. La tua conclusione:
    “Troverei più conveniente, e più facile, scrivere la ricetta della pasta alla carbonara su un blog di cucina. Perché parlare di questo Milan, senza anima, senza direzione, senza obiettivi, senza gioco, senza soldi, senza allenatore, fa male.”
    Una diversa conclusione :
    Abbiamo parlato di tutto questo , e’ vero , ma non abbiamo parlato abbastanza della nostra bandiera , della nostra maglietta nascosta , delle figurine nel cassetto .
    Del nostro amore non abbiamo parlato abbastanza . Di tutte le polemiche , di tutte le differenze , di ogni possibile rimedio , di ogni nostro narcisistico ego abbiamo a lungo fatto mostra . Ma del nostro amore per questa squadra non abbiamo parlato abbastanza . Forse siamo inferiori ad altre tifoserie che invece snobbiamo .
    Forse dovremmo tifare ,che fa rima con amare , di piu’.

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