Ménezdipendenza

Quando capitano partite così storte, come quella di martedì con il Sassuolo, é normale provare a rifugiarsi nei bei ricordi dei tempi che furono. Perciò, con un po’ di assonanza, ho collegato la partita di martedì con quelle che ogni tanto faceva il Milan ancelottiano in casa con le cosiddette piccole. Lento e svagato, quel Milan ricco di tanti campionissimi a volte si incartava, come se Carletto non riuscisse a caricare abbastanza i suoi giocatori. Una cosa simile a quella successa al Milan con il Sassuolo: primi minuti giocati bene, con il gol del vantaggio di Poli e poi piú nulla. Con i giocatori incapaci di trovare contromisure efficaci alla tattica impostata da Di Francesco, il passare dei minuti non ha fatto altro che peggiorare le cose. Mi rimane solo un grande dubbio: é stata la scarsa motivazione a causare la manovra asfittica oppure quest’ultima a minare man mano le certezze che erano derivate dalle ultime tre partite francamente positive? Qualsiasi sia la risposta sicuramente é un problema che spetta a Pippo Inzaghi risolvere.

A differenza di quel Milan, questo Milan non é formato dagli stessi campioni abituati a vincere. Magari si arruffava un po’ , ma molto spesso Sheva, Kaká o Inzaghi sapevano trovare la maniera di aprire la scatola e portare a casa una vittoria. Una caratteristica che con il tempo avevamo imparato a conoscere di quel Milan era il suo assoluto affiatamento con le prestazioni di un giocatore: Clarence Seedorf. Se il fulcro assoluto del gioco del Milan ancelottiano era Andrea P***o, colui che meglio si immedesimava con gli umori della squadra era l’uomo di Paramaribo. Si poteva vedere che tipo di partita sarebbe stata guardando i primi 10 minuti di Seedorf. Se era in vena, molto probabilmente anche il resto della squadra lo era. Ma se l’olandese iniziava fuori fase, allora erano dolori.

Una cosa molto simile (con le dovute proporzioni) mi sembra che capiti a questo Milan. Come detto ironizzando da @comunquemilan questa squadra si sta dimostrando Ménezdipendente. Se il francese inizia pimpante, allora la squadra trova i tempi e gli spazi giusti, altrimenti gli sbocchi offensivi si fanno sempre più rari e ad esserne pregiudicata risulta tutta la manovra. Ma se Seedorf poteva contare su molti campioni tra i suoi compagni, quando Ménez non gira il Milan si inceppa. Honda infatti si é fermato a Verona dopo una partenza fulminante, El Shaarawy raramente riesce a farci vedere partite come quella di Dubai e non si può sempre chiedere a Bonaventura di cantare e portare la croce.

Se da un lato la Ménezdipendenza é sicuramente il sintomo di un acquisto azzeccato, dall’altra l’avere come snodo principale della squadra un giocatore che non ha mai fatto della continuità il suo forte e che mai ha segnato piú di dieci gol in una stagione é certamente un rischio. Ora sta a Pippo trovare una soluzione ai problemi della squadra, cercando di inserire un giocatore che può portare imprevedibilità e gol come Cerci. Sperando che Galliani possa aggiungere ulteriore qualità ad una squadra che sembra averne un disperato bisogno.

14 commenti

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  1. Per me la cosa è molto semplice: Menez fa benissimo se ci sono spazi, male se non ci sono. Con le piccole serve un centravanti. Torres era impresentabile, Pazzini non è adatto a giocarle da titolare. Ecco perché prenderei Destro subito.

    • boldi1 il 8 Gennaio 2015 alle 11:43

    concordo diavolino ed aggiungo , come seconda punta Menez non rende , lo ha ampiamente dimostrato il secondo tempo di domenica, Pazzini ha bisogno per il suo gioco aereo di terzini che crossano , l’unico che crossa decentemente è Armero

    vedrei bene Immobile che con Cerci ha già giocato con ottimi risultati

  2. L’introduzione dell’articolo rasenta la perfezione assoluta. Il paragone con il Milan di Ancelotti è calzante. Aggiungo anche che ad un certo punto della partita mi sembrava d’essere ritornato ad un Milan-Perugia 1-2 ed ad un Milan -Udinese 1-2. Stesse situazioni e stessi arbitraggi ferocemente anti-Milan. Mi pare che in quel caso l’arbitro fosse Bertini poi indagato e condannato in ‘Calciopoli’. Con questo arbitraggio, almeno ai miei occhi, il Milan non è giudicabile perchè tra gli inguardabili milanisti, quasi tutti ed in particolare Essien, De Sciglio e Rami, c’è sicuramente da mettere ‘Horror lo brutto’. Questo erede di Concetto Lo Bello, meridionalista ed antisettentrionalista convinto, ha protetto in maniera indecente i suoi amici, magari compagni di merende, dell’attacco sassuolese. Un arbitro che ha mi reso inguardabile persino la registrazione della partita. Un arbitro da cancellare, semplicemente indecente se non prezzolato! Volendo si dovrebbero cancellare anche Essien e De Sciglio la cui prestazioni sono state al dissotto di qualsiasi voto minimo. Si… ribadisco la disamina è perfetta tranne che per Mènez che non poteva fare miracoli perchè sistematicamente importunato in maniera irregolare. Ci sarà la ripetizione, in Coppa Italia, di Milan Sassuolo. Vedremo se Inzaghi ha capito la quantità di errori commessi sia nella preparazione della partita che nella scelta degli interpreti. Dico che era indecente perdere con Perugia e Udinese così com’è stato indecente perdere con il Sassuolo!

  3. Personalmente vorrei sempre una squadra formata da undici numeri dieci .
    Pure in porta ci metterei un Rivera . E Ronaldinho terzino sinistro .
    Ma sappiamo tutti che giovano anche coraggio , forza , corsa , sofferenza .
    Io non riesco a capire chi non vuole riconoscere una cosa talmente evidente :
    IL MILAN E’ DE JONG DIPENDENTE . Non e’ questione di simpatia o antipatia ne’
    di rinnovo o non rinnovo . E’ solo necessario capire che se manca lui e siamo severamente pressati e anticipati molti dei nostri vanno in deficit .Come lui non ne abbiamo nessun altro e questo e’ un grosso guaio .Ho scritto ricordando come Rivera avesse bisogno dei Trapattoni e Pirlo di Gattuso . Nessuno degli ammiratori di Montolivo , fra i quali non ci sono io , mi ha ringraziato per il paragone di cortesia Un centrocampo formato da .Essien , Montolivo e Poli . Oh Pippo , Pippo mio , ma dove vuoi andare di questo passo ?

    1. IL MILAN E’ DE JONG DIPENDENTE .

      Palle. Palle. Palle. Palle. Media punti più alta quando lui non gioca. I numeri, per fortuna, sono oggettivi.

      Eravamo così De Jong dipendenti che quando si è infortunato nel 2012-13 abbiamo rimontato e siamo arrivati terzi. FATTI. Numeri. Dati oggettivi.

  4. Si ma un medianaccio che corre e che picchia si trova anche senza De Jong

  5. Ma che ti ha fatto De Jong per essere cosi’ fuori di testa ?
    Stai parlando di un punto fermo della nazionale olandese che ha avuto successi molto maggiori dell’Italia . Lo vogliono grandi squadre . Lo scorso anno e’ stato il migliore dei nostri insieme a Kaka’ . Comincio a credere che ti muovono motivazioni strane ed irrazionali che non riesco a capire .

    1. L’Olanda ha vinto 5 mondiali?

      L’Italia ha fatto una finale Europea nel 2012, l’Olanda una mondiale nel 2010.

    2. Tanto per cominciare De Jong non è un ragazzino. Oltre tutto credo che tolga spazi preziosi di gioco a uno come Montolivo. Sostanzialmente queste sarebbero “le motivazioni strane”.

      Che poi contro il Sassuolo la sua assenza sia pesata e tanti è ovvio, ma quello perchè realmente ci manca un centrocampist dinamico di rottura. Ma centrocampisti di rottura alla De Jong si trovano sul mercato

  6. Stiamo parlando di De Jong , appunto , finale mondiale 2010 . Non un medianaccio come ne trovi ovunque , come lo chiami tu . Ma ti ripeto la domanda , solomper curiosita’ . Cosa ti ha fatto De Jong per giudicarlo cosi’ differentemente dall’opinione
    Del resto del mondo ?

    1. E Montolivo finale Europea 2012.

      Semplicissimo: giocare con lui è come giocare in 10. Io voglio uno dai piedi buoni davanti alla difesa, non un mediano.

    • boldi1 il 9 Gennaio 2015 alle 08:55

    intanto si parla di Destro in prestito
    non c è niente da fare questa società spende solo per attaccanti

    era più urgente prendere un forte centrocampista ed un terzino vero

    1. Più urgente proprio per niente. Ad oggi serve una prima punta (Menez non può) e l’unica che abbiamo è Pazzini

  7. Il problema è che abbiamo realmente troppi prestiti. Non si può costruire una squadra con i prestiti di 6 mesi.

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