Capitolo Darmian: al Milan si cercano giovani ma con esperienza.

I primi calci al pallone li diede nella squadra del suo paese, il Rescaldina, a Milano, in cui il padre era l’allenatore.
Poi, preso dal Milan grazie a Beniamino Abate che svolgeva un ruolo nello staff tecnico, Matteo ha debuttato con i rossoneri quando ancora non era maggiorenne.
17 anni e una data, il 28 Novembre 2010 in Coppa Italia, che lo stesso Darmian faticherà a dimenticare.
Subentrò al posto di Kaladze in Brescia – Milan.
Il debutto in Serie A è avvenuto poco dopo: 19 Maggio 2007, in Milan – Udinese entrato questa volta al posto di Favalli.
Poi, aggregato alla prima squadra, ma mai utilizzato in campionato, dal 2007 al 2008 è diventato capitano della Primavera rossonera ed entrando tra i migliori di quest’ultima.
Altra slot, in campionato, il 21 Dicembre 2008 prima di essere ceduto in comproprietà ed in prestito.
Concluse così la sua esperienza in rossonero: 4 partite e zero gol con la maglia del cuore.
Nel 2009 infatti, il Milan lo cedette in prestito al Padova in serie B, dove però inizia a giocare qualche mese dopo a causa di un infortunio allo scafoide del piede sinistro.
Fa la sua prima apparizione il 28 Novembre 2009 ed alla fine dell’anno totalizza 22 presenze con un gol prima di tornare in rossonero.
Da qui, Darmian, viene acquistato in comproprietà con il Palermo e totalizzò 16 presenze in tutto tra Coppa Italia, Campionato ed Europa League.
Il 12 Luglio del 2012 passa in prestito al Torino dove ottiene la promozione in Serie A e totalizzando 33 partite in Campionato più 1 in Coppa Italia.
Poi l’addio al Milan nel 2012: il 20 giugno la seconda parte di comproprietà viene acquistata dal Palermo che cede la sua comproprietà al Torino e manda il giocatore a giocare a Torino.

E’ di oggi, 13/11/2014, l’ennesimo articolo riguardante il calcio mercato e l’accostamento, come ormai avviene da mesi, di Damian al Milan.
E come al solito, i commenti che si leggono sono i più disparati, i più assurdi e i più negativi:
“Questo era nostro… L’abbiamo dato via.. Per riprenderlo….SIAMO RIDICOLI!”
“[…] Come Matri, Albertazzi, Borriello, Paloschi (mi sembra fu in comproprietà già una volta prima di essere ceduto al Chievo).
Ogni giovane giocatore che il Milan ha avuto è stato messo in compropietà/ceduto per poi smenarci soldi se faceva bene.”
“Certo che chi lo ha ceduto è stato un fenomeno, ha visto proprio bene ma era senza occhiali!”
E come solito, ne cito un paio e poi mi fermo qui.

Chi si prende di mira, come al solito?
La dirigenza.
“Why Always me?” Mai casca più a fagiolo di adesso.
Si era disposti ad attendere per anni una possibile esplosione di Merkel (caduto nel dimenticatoio), di Valoti, che ancora è in giro che spera di giocare titolare da qualche parte, recentemente di Cristante che tanto si è pianto sulla sua tomba ed intanto lui fa addirittura tribuna (con 4 allenatori diversi eh, mica con uno solo e solo al Milan…), e per concludere di Damian e Aubameyang, che sono avvenuto dopo anni dal loro addio al Milan.
Insomma, si era disposti ad attendere anni per aspettare questi giovani, e poi non appena ne mandi in campo un paio, partono i più bassi degli insulti ai giocatori perché sbagliano, perché “così non si va da nessuna parte”, perché “serve gente brava” e perché “serve gente con esperienza”.
E’ un po’ come la gestione del lavoro attuale in Italia “cercasi giovani con esperienza”: ma se l’esperienza i giovani, che come dice il nome sono ‘giovani’,  non ce l’hanno e non gli si da l’opportunità di averla, come fanno a trovare un posto di lavoro?
Come fanno ad essere “giovani” e allo stesso tempo “avere esperienza”?

Stessa cosa che accade con i calciatori: si vuole l’esperienza, ma non appena si mandano in campo per farla, e sbagliano, li si insulta e li si prende di mira e li si boccia dopo appena due partite.
Eppure si voleva attendere anni Darmian, l’ultimo della rosa rossonera degli emigrati che ormai fanno parte dei “giri immensi che poi ritornano”.
Prendiamo ad esempio Gabriel: lo si è voluto in campo così tanto (per via di qualche cappella di Abbiati) che non appena giocò, dopo tre partite fu preso di mira ed etichettato come “merda”.
Milan Roma, finita poi 2-2, fu l’apice: “Che pippa”, “Non abbiamo un portiere” e chi più ne ha più ne metta.
Però viva i giovani eh.
Stessa cosa vale per Niang, venuto al Milan appena 17enne, voluto fortemente in campo e poi nonostante da esterno facesse più che bene sotto la gestione Allegri, quel palo maledetto (che tra l’altro gli costò pure tanto a livello mentale) è rimasto inciso nella mente dei tifosi e da allora non è più degno di stare in questa squadra.
Poco importa che giocò a soli 18 anni (appena compiuti) contro il Barcellona e al Camp Nou, che fa paura anche a giocatori con anni di esperienza alle spalle.
Però Niang doveva essere il migliore in campo, e dato che ha fatto pena ed ha preso un palo che avrebbe salvato il Milan, il resto va all’aria.
Va all’aria anche l’ottima partita di andata (vinta 2-0) sempre con il Barcellona.
E la cosa più buffa è che gli si è imputato, al ragazzo, il fatto che al suo posto potevamo avere Pogba.
Come fosse colpa di Niang la scelta fatta dal Milan.
E tutto questo per sottolineare che però, avrebbero atteso 6 lunghissimi anni per Darmian.

Bella storia, quella di Matteo, e pensare che mi piace anche. Come giocatore, sia chiaro.
Buon terzino, e sicuramente ottimo per sostituire l’attuale Mattia De Sciglio che non pare più essere quello di una volta.
Ma da qui a rimpiangerlo per secoli e secoli ce ne passa…
Alle volte basterebbe collegare il cervello un po’ di più per capire che alcune scelte possono andare bene ed altre possono andare vanno male, alcune possono essere buone altre invece meno buone.
Ma criticare solo per dare aria alla bocca, solo perché il gregge dice di farlo è alquanto ridicolo e il caso Damian (ma anche Cristante e Aubameyang non scherzano) è l’apice di ciò che sono attualmente i tifosi del Milan.
Giovani, si, ma con esperienza.
Progetto giovani? “Siiiiii” però poi quando arrivano li si bolla ancor prima che questi mettano piede in campo o dopo sole 3 partite in cui non giocano nemmeno da titolari.
Se si vogliono i giovani, va benissimo, ma bisogna sapere attendere.
E l’ultimo della ruota è Mastour: occhi che non faccia la stessa fine di Damian (secondo i tifosi).
Ma io dico occhio che non faccia la stessa fine di Gabriel e Niang… Tanto voluto, tanto amato finché era in panchina e non appena fa una partita sottotono………
Giovani con esperienza.

7 commenti

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  1. Certo che ci vuole una bella forza a voler imputare alle critiche dei tifosi il mancato utilizzo delle giovani promesse del vivaio oppure di presunti campioni in erba, presi altrove, così come Niang. Ho criticato Pippo perché a Genova non ha utilizzato M’baye che, a mio modo di vedere il calcio, avrebbe dovuto giocare messo al posto di uno spentissimo Honda. Niang era stato il migliore del Milan contro il S.Lorenzo! Non capisco il mancato utilizzo di Albertazzi che è difensivamente un poco ‘mollo’ ma che certamente non ha le amnesie di Zapata ed anche, in qualche occasione, di Mexes. Modic, vista l’assenza di Montolivo, fosse dipeso da me, sarebbe stato stabilmente in prima squadra ed avrebbe già giocato qualche spezzone di partita. Addirittura non utilizziamo Van Ginkel che è un ottimo centrocampista centrale. La colpa è dei tifosi che criticano? Non credo. Anzi i tifosi con i giovani sono forse troppo indulgenti(Balotelli, Niang e ‘svitati’ di quel genere docet). Per fare il professionista, nel calcio e soprattutto in una squadra come il Milan, servono sia doti di personalità intrinseca che di qualità di ‘testa’. Ma ciò che più serve è l’intelligenza che fa di un giovane un uomo in maturazione. Egli deve dimostrare, negli allenamenti e sul terreno di giuoco, che può diventare un calciatore professionista. Forse il difetto dello staff tecnico, non soltanto del del Milan, è quello di ‘esaltare e coccolare’ troppo certi giovani. Mastour potrebbe diventare una stella grandissima nel firmamento calcistico non soltanto italiano. Hachim avrebbe bisogno, così come faceva Messi, di giocare in un campionato vero e non in quello Primavera. Un campionato per squadre B dove si vince qualcosa e dove si crea un minimo di interesse per la partecipazione del pubblico. Se Mastour giocasse, a San Siro, in un Milan B io penso che ci sarebbero tanti tifosi che lo andrebbero a vedere. In quel contesto si seguirebbero anche altri giovani interessanti che, maturando, potrebbero andare nel Milan A. Il calcio in Italia deve cambiare? Cominciamo con il valorizzare le cose migliori copiando, con umiltà, dai campionati esteri. Da quei quelle scuole calcio che stanno dimostrando, sul campo, d’essere molto più avanti del nostro calcio!

    1. Ti chiedo scusa intanto per il ritardo nella mia risposta.
      Ho qualche problema tra internet e studio e quindi sono poco presente..

      Detto questo, mi trovi d’accordo quando dici che sarebbe ottimale formare un Milan B, o comunque una categoria con un campionato a parte come fanno all’estero.
      Il problema principale è che non c’è la possibilità qui in Italia perché tutti (dall’alto in basso) pensano solo ai guadagni e ai soldi e non al bene del calcio italiano.
      Sono la prima ad essere d’accordo, perché in un colpo solo puoi far crescere i giovani migliori che hai, puoi costruire un futuro Milan e puoi inserire man mano i giovani nel calcio che conta.
      Però ti ripeto, il problema è che da noi non succederà mai finché c’è la Juve a cui tutti danno il culo e a cui danno ascolto (e per altro, danno ascolto e portano il male del calcio).

      Per concludere, ci tengo a sottolineare che non volevo dire che la colpa è dei tifosi se i giovani non emergono.
      Io ho voluto sottolineare come, nel caso in cui i giovani venissero lanciati, la nostra tifoseria (purtroppo o per fortuna) essendo abituata a vincere e subito non ha mai saputo attendere.
      Gabriel è l’esempio a mio avviso palese.
      Tolto che, secondo me, andrebbe mandato in prestito per almeno 5 anni in una squadra di serie A tipo Palermo/Sassuolo etc perché non lo trovo ancora pronto, lo si è cercato per mesi e voluto per mesi come titolare per poi, insultarlo e pesantemente per un paio di errori.
      Cosa che Perin, per dirne uno, a Genova non subisce. Anzi..
      Questo intendo.
      Se non hai pazienza è inutile parlare di progetto giovani solo per dare aria alla bocca.
      I giovani possono e devono sbagliare.
      I giovani vanno attesi.
      E il rimpianto Darmian, che è sbocciato (neppure tanto eh..) dopo 6 anni dalla sua cessione è alquanto ridicolo e al limite della comprensione.
      Tutto qui.

  2. D’accordissimo sulle squadre e campionato B . Sempre pensato anche io .
    Margherita , che pure dice spesso cose apprezzabili , gioca troppo con il relativismo . Quardala da qua’ , guardala da li’……forse e’ cosi’…….ma magari e’ cosa’…….Quel campione di A.D. Ha venduto Darmian per 500.000 euro ed ha comprato Salamon , il colombiano Vattelapesca e non so per quanti euri ….Mesbah.
    Ma vi sembra il caso di disquisire ? Ah dimenticavo …non e’ stato l’ AD . E’ stato Silvio! Poveri idioti ci credono …..

    1. Quindi tu fai parte del club che avrebbe aspettato Darmian per sei anni, che poi manco fosse il nuovo Serginho?

      L’AD aveva preso Tevez. Tutti zitti.

  3. Scusa , ma Darmian non ha imparato a giocare solo ora . Si vedeva che era buono. Io non capisco come si puo’ venderlo a 500.000 Euro . Ma scherziamo?
    Almeno Cristante se lo sono fatto pagare . E poi compra Matri a 9 milioni . E Mesbah ecc….
    Suoni sempre un solo unico tasto : Tevez . Ammesso che da noi faceva altrettanto,
    Ti viene tanto duro considerare che in quel momento era il compagno di Barbara .
    Vorrei vedere te e tutti quelli come te se eravate al posto del papa’ .
    Una rondine non fa primavera , caro amico . Basta cosi’ tifiamo per questa sera !

    1. Si vedeva che era buono?????

      Una rondine? Fosse solo Tevez… se arrivava Tevez vincevi lo scudo e coi soldi tenevi pure Ibra.

      Voglio ricordarti che la famiglia berlusconi bloccò lo scambio Jankulovski – Bale.

    2. Darmian era buono come lo sono 3/4 dei giovani che escono dalla Primavera.
      Cosa facciamo teniamo tutti?
      E all’epoca nessuno ti avrebbe pagato Damian 6 milioni, perché il calcio funzionava in maniera completamente diversa da oggi.
      Se hai i 6 milioni di Cristante è perché tutto il calcio ora ha un’elevata considerazione dei soldi.
      Se Cristante fosse stato ceduto un paio di anni fa, erano 3 milioni e poi e poi..

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