Approfitto della seconda settimana senza partite rilevanti (la Juve azzurra di Conte non mi entusiasma affatto e non ho nemmeno guardato i match) per aggiungermi al trito e ritrito coro dei favorevoli alla moviola in campo.
La mia opinione è che non ci sono motivi, nemmeno uno, per cui è ancora necessario discutere tra favorevoli e non, tra conservatori (di che cosa poi?) e progressisti.
In questo paese malato, dopo i vari scandali, dovrebbe essere una cosa già applicata da tempo. Almeno dal post calciopoli.
Sarà la nostra mentalità, sarà che chi dovrebbe deciderlo non è al suo posto in buona fede, sarà che la gente legge troppi giornalacci o semplicemente perché la fede calcistica di (ahimè) molti italiani, impedisce loro di pretendere un calcio più pulito con le minime possibilità di “errori”.
Penso debba partire da noi tifosi, a prescindere dal colore che abbiamo nel cuore, l’appello ad utilizzare ogni tecnologia esistente, per rendere questo meraviglioso sport, il più onesto e leale possibile.
Sarebbe più bello vincere così, senza l’aiuto, i dubbi o gli sfottò di nessuno.
Senza #rigoreperlajuve, senza “triplette di Rocchi” e senza polemiche inutili e infinite ad ogni domenica.
Quelli sì che sarebbero trofei “sul campo”.
Meritatamente.
Perché quando una cosa la conquisti con il tuo sudore e quello di nessun altro, vale doppio.
Anche se chi ti ha aiutato “non ha valutato bene la situazione”.
Anche se alla fine della stagione “torti e favori si compensano”.
Anche se “a volte chi decide si lascia condizionare dal blasone”.
Anche se “farsopoli non è mai esistita”.
Basta! La vera farsa è assistere a questi scempi, a queste prese un giro, tutte le domeniche.
Ci sono in ballo il nostro cuore e i nostri soldi.
A nessuno penso piaccia pagare 60 euro al mese di Sky o 50 euro per un secondo anello arancio a San Siro, per assistere a questi spettacoli indecenti.
A nessuno piace nemmeno che la propria squadra del cuore venga “derubata” di risultati che altrimenti avrebbe conseguito.
Aggiungo personalmente che a me non piace nemmeno quando la mia squadra viene favorita, e mai sono andato fiero di una vittoria che, senza l’aiuto di qualche errore o svista, non sarebbe probabilmente arrivata.
1 commento
I tifosi di calcio non dimenticano. Soprattutto le finali perse, a loro avviso, ingiustamente. Proprio per questo a quasi 40 anni di distanza il Parlamentare europeo Richard Corbett, eletto nella regione inglese dello Yorkshire e Humber e grande tifoso del Leeds United, promosse una petizione, firmata da oltre 10.000 persone, affinché venisse fatta luce sulla finale di Coppa delle Coppe del 1973 giocata a Salonicco tra la sua squadra del cuore e il Milan. Il match fu vinto dai rossoneri per 1-0 grazie ad una rete realizzata da Luciano Chiarugi a inizio partita. Secondo il Parlamentare Corbett e i firmatari della petizione la partita fu truccata. Durante l’incontro l’arbitro greco Christos Michas avrebbe infatti, a loro avviso, preso delle decisioni molto discutibili, tutte a favore del Milan. La petizione venne consegnata ai dirigenti della Uefa il 16 maggio (a 36 anni esatti dal match). Corbett ritiene che, se venisse accertata la corruzione, La Uefa dovrà consegnare la Coppa al vincitore morale di quella partita: il Leeds United.
CORRUZIONE – La petizione è stata pubblicata sul sito web dello stesso parlamentare europeo. E’ stata creata anche una pagina di Facebook dedicata alla squadra del Leeds del 1973 . Il j’accuse di Corbett contro l’arbitro greco è chiaro: «Nel 1973 il Leeds United fu truffato nella competizione della Coppa delle Coppe» scrive il parlamentare nella petizione. «Christos Michas prese nella finale una serie di decisioni scandalose che permisero al Milan di ottenere la vittoria per 1-0 a Salonicco. La prestazione di Michas non fu apprezzata anche dalla Uefa che da allora non gli fece più arbitrare partite internazionali». Quindi l’accusa finale: «Pochi dubitano del fatto che il Milan abbia corrotto l’arbitro greco, ma la squadra rossonera continua a custodire il trofeo».
AMANTI DEL CALCIO – Durante il match i giocatori del Leeds protestarono accanitamente perché alla squadra inglese furono annullati alcune reti e non le furono concessi diversi calci di rigore. Inoltre, sempre secondo Corbett, un giocatore del Leeds fu cacciato fuori ingiustamente e alcuni falli cattivi commessi dai giocatori rossoneri non furono puniti. Peter Lorimer, uno dei più famosi giocatori del Leeds durante gli anni ’70, ricorda bene quella finale: «E’ stata una partita talmente falsata che persino gli spettatori greci seduti in tribuna gridavano vergogna all’indirizzo dell’arbitro» dichiara Lorimer al Times di Londra. Secondo il parlamentare che ha promosso la petizione, se questa battaglia riuscisse e il Leeds ottenesse ciò che merita, il mondo del calcio potrebbe iniziare un nuovo corso: «La Uefa deve iniziare a mostrare un serio impegno contro il problema della corruzione che rovina lo sport». A chi lo accusa di portare avanti una battaglia dettata dalla passione calcistica, Corbett ribatte: «Non c’entra niente il fatto che io sia un tifoso del Leeds. E’ solo una questione di integrità sportiva. Vorrei che tutti i tifosi che amano il calcio firmassero la petizione».
A questo signore rispondo che io da milanista non sono orgoglioso di una vittoria immeritata e così ottenuta. Ma il Milan, come ho detto anche all’allenatore dell’Empoli grabnde amico di Moggi, ha la maglia a strisce rosse e nere e non di altro colore. Se dovessero restituire al Milan i titoli che gli sono stati ‘rubati’, in rapporto a quanto pretenderebbero i tifosi rossoneri ed anche gli addetti ai lavori che hanno militato nel team Milan, non basterebbe casa Milan per contenere tutti i tofei sia nazionali che internazionali. IL deputato inglese legga la storia del Milan e si informi di cosa successe a Verona pochi giorni dopo la finale di Atene.I rossoneri perseroa causa di un assurdo diktat della federazione italiana che impedì al Milan di giocare qualche giorno dopo la massacrante finale dove sia gran parte della stampa italiane ed europea aveva parlato di eccessiva dinamicità della squadra britannica alzando sospetti di doping. Ma a Verona si giocò ed il Milan venne scofitto da una squadra che non avrebbe dovuto aver nessun particolare interessa a farlo. Venne così bruciato uno scudetto già vinto. Ma i cui prodromi di una eventuale corruzione di chi si era così tenacemente battuto per sconfiggere il Milan, erano ben più presenti di quelli denunciati nelle delle elucubrazione del parlamentare inglese. Dico a questo gentelman di rileggersi la grande storia rossonera ed affermo senza timore di smentite che non basterebbe tutta Casa Milan per riempirla di queitrofei ‘rapinati’, per quel che dicono i tifosi milanisti, al Milan. Scusatemi se ho riportato queste farneticazioni del tifoso del Leeds. Ma troppo spesso si parla di superiorità culturale, in tema calcistico, dei britannici.Questa è la plastica dimostrazione che i tifosi inglesi sono forse peggiori di quelli italiani(Heysel docet).