Destinazione Tricolore: giro di boa

Il titolo di campione d’inverno è, di fatto, già roba della Juventus, che oltre ad avere 3 punti di vantaggio sull’altalenante Roma dell’ultimo periodo, ha un’ultima partita che dopo giovedì sembra senza storia, e un certo vantaggio nella differenza reti; un solo importante scontro diretto in programma.

La 19^ giornata si apre con due trasferte non facili per Inter e Roma: alle 18 i nerazzurri fanno visita all’Empoli di Sarri, poco costante e in lotta per non retrocedere ma che condivide con Sassuolo e Sampdoria il primato di pareggi finora, ben 9. Più duro il compito della Roma, che a Palermo giocherà contro la banda di Iachini, una delle peggiori difese ma anche uno dei migliori attacchi della serie A. Il clou della giornata sarà alle 12.30 di domani: Lazio-Napoli. Terza contro quarta, in uno scontro diretto che sarà decisivo non tanto oggi quanto, si presume, al ritorno. Alle 15 sei partite, tra cui Milan-Atalanta. La crisi di risultati del Milan post-vacanze di Natale è stata solo in parte interrotta dal successo di coppa Italia con il Sassuolo di martedì; con gli infortuni di De Sciglio (che era comunque squalificato) ed Essien dovrebbe essere impossibile sbagliare i titolari per Inzaghi, criticato -non a torto- dopo la gara di sabato scorso con il Torino.

4-3-3 probabile, forse la formazione più “tecnica” vista finora, con: Diego Lopez; Abate, Alex, Mexes, Bonera; De Jong, Montolivo, Bonaventura; Cerci, El Shaarawy, Menez. 4-4-2 per Colantuono, con: Sportiello; Benalouane, Stendardo, Biava, Dramé; Zappacosta, Baselli, Carmona, Moralez; Pinilla, Denis. A sperare in un buon risultato del Milan sono anche le altre squadre impegnate nella lotta salvezza; in contemporanea si giocano Udinese-Cagliari, Chievo-Fiorentina, Parma-Sampdoria e Cesena-Torino. Su quattro partite, è lecito aspettarsi almeno una sorpresa. Genoa-Sassuolo la sesta partita del pomeriggio, mentre la sera c’è Juventus-Verona, quasi un replay della partita di giovedì sera, autentica figuraccia per gli scaligeri sconfitti 6-1 e fuori dalla Coppa Italia. Si chiude così il girone di andata: meglio di quello pessimo di Allegri l’anno scorso (22 punti e undicesimo posto) ma assolutamente insufficiente per una squadra che puntava al terzo posto e deve comunque centrare il paracadute dell’Europa League. Se inversione di rotta dev’essere, che cominci da domani.

1 commento

  1. Mi sembra che tu sia oltremodo pessimista ma io ‘gioco’ con il vantaggio di aver visto le partite di due squadre, una che ha messo tutto il ‘piatto’ per arrivare al terzo posto e l’altra che senza Gervinho ed il sempiterno Francesco Totti è poca cosa. Partiamo dai ‘derivati’ che, se avessero avuto un arbitraggio alla Rocchi, come lo ha avuto il Milan a Torino con ‘la banda del Cairo’, sarebbero rientrati a Milano seppelliti da una valanga di gol. Mentre a Palermo, nonostante le dichiarate simpatie per Sabatini, i giallorossi hanno dimostrato, così come contro Milan e Lazio, che a meritare di vincere erano i loro avversari. Allora sperare si può. Se dopo aver fatto il proprio dovere contro l’Atalanta il Milan si ricordasse di come aveva annichilito la Lazio a San Siro e ripetesse a Roma quella prestazione. Il campionato dei Rossoneri, aggiustata qualche bega interna sul problema rinnovi contrattuali, potrebbe riprendere laddove erano rimaste le speranze poi seppellite nell’infausto giorno della Befana!
    Suvvia mi appello alla cabala che ha sempre visto il Milan disputare un ottimo girone di ritorno!

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