Fa rumore, forse ancora più del fallimento della Juventus a Copenaghen: è la sconfitta del Chelsea di Mourinho una delle due big sconfitte di questo turno per di più in casa a Stanford Bridge in quella che sulla carta doveva essere la partita più facile. Dopo un buon primo tempo, dominato e finalizzato con il gol di Oscar allo scadere lo special one si è fatto riprendere e superare dalla modesta compagine svizzera che festeggia quello che insieme alla eliminazione dello United è forse uno dei risultati più importanti della sua storia.
A brillare nel girone E è quindi lo Schalke 04 che si sbarazza nel secondo tempo di uno Steaua che prende un gol evitabilissimo su papera dei difensori prima e fa segnare un altro gol a Boateng poi facendoci chiedere se il ghanese non abbia forse giocato controvoglia un anno per chiedere poi la cessione – è però dato di fatto preoccupante che tutti i giocatori che hanno lasciato il Milan da Pirlo a Pato, da Seedorf a Ronaldinho fino al gol di Antonini nel derby siano comunque ri-esplosi nell’immediato facendoci sospettare che, forse, la squadra non sia così scarsa come la si dipingeva.
Da fallimento a fallimento non possiamo non menzionare il pari (secondo di fila in terra danese) della Juve sul temibilissimo campo del Copenaghen dove il gol di Quagliarella evita ai padroni di casa la gioia di poter ri-espugnare il proprio campo dopo sei mesi. Una Juve che sottovaluta l’impegno schierando qualche riserva ma che vede i propri top Player mangiarsi gol clamorosi – una Juve rimasta forse allo scorso anno dato che dei due Top Player che avrebbero dovuto fargli fare il salto di qualità uno non segna nelle coppe da quattro anni e l’altro sta in panchina a prendere 4,5 milioni senza giocare. Una Juve sottotono come era già apparsa con Inter e Samp contrariamente alle due ottime prestazioni con la Lazio, una Juve forse rimandata in questo inizio di stagione ma che comunque potrebbe non avere troppi intoppi in caso riesca a battere il Galatasaray, vera avversaria per il secondo posto, in casa.
I Turchi hanno esordito infatti in malo modo proprio con il Real Madrid prendendo sei gol nella gara casalinga ed arrivando già ultimi nel girone alla sfida dello stadium: è forse presto per dire se la squadra di Carletto è la favorita per la decima ma la prova di forza è senza dubbio la più evidente del primo turno e la rosa sembra superiore a quella di ogni altra squadra anche dopo l’acquisto di giocatori come Bale (e non può essere altrimenti quando i tuoi scarti si chiamano Kakà ed Higuain). Altra prova di forza è quella del Barcellona che nel girone del Milan fa il proprio dovere con l’Ajax bissando i quattro gol dell’Under 20 nella UEFA Youth League in quello che doveva essere il confronto tra le due primavere d’europa e che si è risolto in favore della cantera.
A proposito di prove di forza è forse già chiuso il girone D quello dove Bayern e City sembrano di un altro livello rispetto a CSKA Mosca e Viktoria Plzen regolate con un doppio 3-0. Impressionante in particolare quello degli uomini di Guardiola capace di ricreare a Monaco il sistema di Barcellona – sarà il tempo, però, a dirci se questo basterà in Champions League dopo la sconfitta in supercoppa col Dortmund. Il quadro delle altre è quindi completato dai due gironi da Europa League dove il Benfica si sbarazza facile dell’Anderlecht e il PSG vince 4-1 sul non facile campo del Pireo mentre nel gruppo G il Porto vince di misura a Vienna e l’Atletico domina lo Zenit di Spalletti al Vicente Calderon.
Arriviamo quindi al Napoli che batte il Borussia Dortmund 2-1, risultato sorprendente forse per chi di calcio si intende poco – non certo per il sottoscritto: avevamo scritto tempo fa su queste pagine e sui nostri social che il progetto giovani del Dortmund, poggiato in Europa sulla doppia sculata nei minuti di recupero col Malaga e ad una grandissima gara col Real, era forse stato un filo sopravvalutato e – seppur buono e in parte vincente in patria anche grazie ad una fase di transizione del Bayern – non avrebbe avuto seguito in questa stagione. Di contro un Napoli che ha trovato un equilibrio sia grazie al lavoro di Mazzarri sia grazie a quello di Benitez mettendo una pietra sopra a tutti coloro che ritengono non contare nulla l’allenatore: nota a margine il secondo gol di Insigne, nell’under 21 di quel Saponara nemmeno inserito in lista Champions.
Per i tedeschi ora si fa dura anche e soprattutto per la vittoria dell’Arsenal a Marsiglia, vera favorita del girone degli azzurri dopo l’ennesimo inizio di stagione promettente e, soprattutto, l’acquisto di Ozil, altro scarto delle merengues oggi a segno con Walcott e Ramsey. Completa il quadro il girone A con quello che doveva essere il big-match della prima giornata tra United e Leverkusen, conclusasi con il 4-2 e i 200 gol di Rooney in maglia reds e la vittoria dello Shakthar Donetsk sul campo della Real Socieda, apparsa meno temibile rispetto al preliminare. Non ancora pervenuti i risultati di Inter e Fiorentina impegnate nel temibile girone P (come Perdenti) contro Don Matteo e i Cesaroni.
2 commenti
Sarebbe stato bello se tu ci avessi messo anche il nome della squadra che ha battuto il celsi. Ma non importa, tanto in Svizzera non ci sono molte squadre, magari ci si indovina!
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