Questione di distanze

1180659-24701496-640-360C’è chi non aspettava altro, c’è chi ne avrebbe volentieri fatto a meno, e c’è chi invece lo riteneva naturale. È arrivata la prima sconfitta, tanto attesa, di Seedorf, ed è arrivata in una gara molto difficile contro un Napoli arrabbiato e voglioso di riscatto. Forse uno degli avversari peggiori che ci poteva capitare a soli 20 giorni dall’inizio di una rivoluzione lunga e travagliata.

Sono diversi i problemi a cui porre rimedio, e solo il tempo potrà curare molti di questi mali. Il problema principale, al San Paolo, sono state le distanze tra i reparti, sempre troppo ampie e che hanno più volte permesso agli attaccanti napoletani di trovare ampi spazi per la ricezione e gestione della palla. Distanze che hanno penalizzato anche il lavoro degli attaccanti, troppo spesso isolati. Il problema di fondo, però, è probabilmente quello che Seedorf ha timidamente accennato nel post partita: la preparazione fisica. Le distanze, i movimenti, la corsa e la copertura degli spazi sono tutte dirette conseguenze di una corretta preparazione atletica; i giocatori del Napoli correvano al doppio rispetto ai nostri, e su questo Seedorf ha potuto fare ben poco i soli 20 giorni. Ci portiamo dietro gli errori fatti in questi anni da Allegri, con una squadra sempre molle e in ritardo di condizione rispetto a qualsiasi avversario; le distanze si coprono con la corsa e con il sacrificio, e per tre anni di questi aspetti non si è mai parlato a Milanello.

Anche i nuovi arrivati dalla premier hanno dimostrato di avere una condizione nettamente superiore, persino il poco impiegato Essien, che dal punto di vista della corsa non ha fatto così male; per lui il problema resta il feeling con la palla e con il campo, ma li ritroverà solo riprendendo a giocare con una certa continuità. Per Taarabt, invece, non si poteva veramente pensare a qualcosa di meglio: esordio con goal e migliore in campo tra i nostri, con 90 minuti fatti di corsa, sacrificio, classe e quantità. Potrebbe realmente essere il nostro asso nella manica, lo scopriremo man mano che si integrerà con i meccanismi della squadra e con i movimenti dei compagni. Per il resto, ci aggrappiamo al sacrificio visto sabato in campo, alla voglia di cambiare le cose anche in una situazione nettamente sfavorevole, e alle idee che, a differenza del passato, ci sono.

Tornando alle distanze, quelle tra i sostenitori di allegri e il nascente partito degli “allergici al professore” non sono mai state così risicate, quasi fossero spinti dal desiderio comune di augurare il peggio alla squadra pur di veder prevalere la loro tesi. Teniamoci lontani da loro, perché questa squadra ha bisogno di tutto tranne che di fomentati con i paraocchi; sarà un purgatorio, da qui alla fine del campionato, ed è tutt’altro che una sorpresa. Se soli 20 giorni son sufficienti a buttar giù dalla torre Seedorf mentre per il tizio ci son voluti più di tre anni…beh, le distanze tra me e voi rimarranno incolmabili.

26 commenti

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  1. Ottimo post. Mica male il riferimento alla diversa forma fisica tra Taarabt e tutti gli altri. Uno viene dalla premier, gli altri dalle grinfie di Allegri…

    Essien ha una struttura fisica diversa, più robusta può trovare la condizione solo giocando.

    Detto questo con il Napoli, con la formazione vista contro il Torino avremmo potuto vincere ma emergenza e necessità di fare esperimenti hanno condizionato la prestazione.

    Con Seedorf come prima e più di prima. Fino a quando non gestirà lui la preparazione avrà totale carta bianca.

    • LaPauraFa80 il 10 Febbraio 2014 alle 09:48

    Tutto il post è un lungo riferimento paranoico ad Allegri, mentre non c’è neanche un riferimento a Galliani.

    Essien non ha controllato mezzo pallone, di contro Jorginho ha dipinto calcio.

    Ho iniziato a mettere da parte la somma richiesta da Diavolino per rilevare il blog e fare piazza pulita di voi gallianiani, Cantera quante ne hai dette ieri… per replicare ci vorrebbe una settimana. La cosa peggiore è il tuo Montolivismo. Aberrante.

    1. Ma lo vedi che Montolivo è imprescindibile… Se non gioca Montolivo è il caos totale. Se c’ è un giocatore in questa rosa imprescindibile quello è Montolivo che detta tempi, gioco alla squadra e che sa fare tutto. Il problema è che non ci sono sostituti di Montolivo. Infatti in champions sarà un disastro e l’ unico che mi viene in mente per sostituirlo è Poli. L’ ho fatto per te ne avevi dette di tutti i colori. Avevi unito sprechi con investimenti, Barbariani con Gallianiani, giocatori mediocri con giocatori forti. Non ci si capiva nulla. Essien ad esempio ho scoperto solo ora che non era un parametro zero e questo rivaluta di qualcosina al ribasso il mio giudizio sul mercato, ma per gli altri rimango soddisfatto

      1. La prossima volta uniamo guelfi e ghibellini, liberali e neo keynesiani e siamo a posto

    • LaPauraFa80 il 10 Febbraio 2014 alle 09:55

    Mertens è costato poco più di Constant e poco meno di Matri.

    Da noi sarebbe il top player.

    1. Da noi in tanti sarebbero Top Player. Ma se proprio bisogna pensdare alle rivoluzioni a sto punto non è meglio aspettare giugno?

      Ha detto bene Seedorf. Il materiale questo è ed è inutile piangere sul latte versato. Anche io preferirei avere Higuain al posto di Balotelli in rosa che oltre tutti ci sarebbe costato meno. Balotelli abbiamo e dobbiamo tenercelo stretto anche per rivederlo bene a 30 milioni

  2. vado subito OT perchè trovo vergognoso e meschino quello che ha scritto il signor Michele Merdiniello che ha definito Seedorf il nuovo Stamaccioni, uno che sta li perchè faceva la spia quando era calciatore.

    quanta merda mangerà sto fallito e tutti quelli che 15 giorni facevano i finti estimatori del Professore.

    cosi come fa schifo quello che ha scritto oggi la Gazzetta.

    1. Metti in lista

      1. è più facile ormai mettere in lista chi non rompe i coglioni dopo 4 partite.

        la crème de la crème degli”esperti” già rompe i coglioni: Serafini, Boban, Criscitiello, Pistocchi, Mazzocchi, Ravezzani, Mauro ecc…

        manca solo che esce un’intervista di Allegri….

        1. Mamma mia Boban… ho litigato tutto ieri… è uno che dice “LE KOSE KOME STHANNO11!!!!”

          Certo, uno che esalta Balotelli quando è al City e lo denigra quando è al Milan, uno per cui quando giocano Zapata e Mexes il miglior difensore in rosa è Bonera, uno per cui quando il Milan tiene Thiago Silva avrebbe fatto bene a cederlo e quando lo cede avrebbe fatto bene a tenerlo.

          Un vergognoso opportunista che spala merda perché gli è stato rifiutato un posto in società. E noi gli teniamo pure la pagina della Hall of Fame sul sito.

        2. si è creato il personaggio da quanto battibeccò con conte(quella volta giustamente).da allora vuole difendere gli interessi del popolino, quelli che non capiscono una sega e vivono di frasi fatte.

        3. Ragazzi il popolino che noncapisce una sega c’ è. Facciamocene una ragione. O gli auguriamo di beccarsi un meteorite in testa oppure va concesso loro qualcuno che li rappresenti. Non se ne esce. Noi più che spiegare le basi del calcio non possiamo fare.

          In quest’ ottica è giusto anche parlare apertamente dei casi di cattiva gestione societaria e di come influenzano le prestazioni sportive della squadra, senza fare di tutto un’ erba un fascio SCINDENDO le cose buone da quelle cattive

          • sadyq il 10 Febbraio 2014 alle 20:47

          Minchia, gli eredi della corona britannica di sto cazzo che criticano il … popolino! Ma andate a cagare!

  3. Boban ha esagerato. Comunque una buona notizia. Noi ci togliamo dal cazzo da San Siro, destinazione nuovo stadio e nuova cittadella dello sport. San siro lo lasciamo agli interisti. Di nuovo grandi in 5 anni con lo stadio di proprietà

    • LaPauraFa80 il 10 Febbraio 2014 alle 15:22

    La cosa importante è che tra qualche anno avremo lo stadio NOSTRO e finalmente intitolato al Presidente Berlusconi, il mio sogno di una vita verrà realizzato.

    Sempre che Napolitano non interferisca anche in questa faccenda………..

    1. Lo aspetto con ansia pure io il nuovo stadio. E dire che ho letto persone scontente tristi di lasciare quell’ obrobrio di Sansiro. Più vecchio e pieno di difetti strutturali che altro.

      Finalmente avremo un nuovo stadio. Spero abbia una capienza limitata come quello della Juve, per evitare il brutto spettacolo dei tanti posti vuoti (veramente anti estetico) e che possa essere il tempio ideale dove far sorgere centri commerciali, musei del Milan, cittadelle dello sport e tutto ciò che possa fungere da aggregatore sociale e business.

      Sarà un divertimento lasciare Sansiro con le pezze al culo agli interisti mentre noi ci godiamo il nuovo stadio.

      O Silvio Berlusconi Stadium oppure semplicemente Mialn Stadium. Ancora non saprei. Il Silvio Berlusconi Stadium sicuramente sarebbe più selettivo. Dubito che quelli che hanno sempre odiato il presidente del Milan possano metterci piede. Meglio così 🙂

  4. ben venga la selezione fatta per colpa dell’uso del nome di Silvio Berlusconi. vuol dire che dentra non si saranno i politicizzati e scorretti.

    • sadyq il 10 Febbraio 2014 alle 20:46

    Certo, se dovrò andare allo stadio baderò sicuramente a che nome avrà! Come se finora non avessi dovuto continuare a tifare Milan!
    Ma come vi vengono queste cazzate?

    1. Ti assicuro che c’ è gente che fa le pulci all’ idea di lasciare San Siro perchè gli farebbe schifo finire in cittadelle varie dello sport intitolate a Berlusconi. Il fatto che queste cazzate ci vengano non casualmente è un problema serio

  5. io farei entrare allo stadio solo quelli con tessera del milan e tessera di partito. gli altri che seguano la fiorentina di Renzi….

    1. Concordo sulla tessera del Milan meno con quella del partito. Il tifoso milanista vero è quello che è grato al presidente Berlusconi per quanto fatto negli anni e vive con costruttività il suo rapporto con il Milan.

      Non c’ è bisogno di avere tessere di partito, altrimenti si rischierebbe di essere politicizzati come gli altri. Il calcio ed in particolar modo le squadre del cuore non sono politica. E’ solo tecnica, tattica, team, colori, spettacolo, business e marketing, condivisione.

      1. Detto questo i disfattisti fuori dalle balle

        • sadyq il 11 Febbraio 2014 alle 00:08

        Ma che cazzo c’è di costruttivo nell’essere tifoso?

        Il tifoso milanista vero è quello che è grato al presidente Berlusconi per quanto fatto negli anni

        Il “per quanto fatto negli anni comprende anche quelli dal 2007 in poi, altrimenti non vale!

    • sadyq il 10 Febbraio 2014 alle 23:14

    Giusto per non smentire quello che avevi scritto prima:

    … vuol dire che dentra non si saranno i politicizzati e scorretti.

    1. si ma quelli che non servono e destabilizzano l’ambiente sono i politicizzati avversari… quelli che votano bene possono venire tranquillamente…

    • sadyq il 11 Febbraio 2014 alle 00:05

    Ah ho capito: i politicizzati sono quelli che la pensano diversamente. Finchè leccano il culo che piace a te vanno bene!
    Prima di andare a letto, passa dal cesso vai!

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