Germania – Argentina 1-0 d.t.s.: … e alla fine vincono i tedeschi

BsdPAxQIIAAUir1Si è andati ai supplementari dopo uno 0-0 ma non è stata una finale brutta. L’ha vinta la Germania ma le occasioni più nitide le ha avute l’Argentina. Ha comunque vinto il più forte, ha vinto chi ha fatto gioco perché le occasioni della squadra di Messi – sempre che il 10 oggi sia stato definito sufficiente, sono arrivate tutte su errori clamorosi degli avversari e sono state sbagliate tutte ancora più clamorosamente. Gli errori di Higuain e Palacio sono imperdonabili in una finale di coppa del mondo – il palo a fine primo tempo di Howedes aveva già graziato gli Argentini che per lunghi tratti della gara sono sembrati addirittura migliori nel contenere l’avanzata dei crucchi. Se poi, però, arrivi per ben tre volte davanti al portiere e sbagli allora meriti di perdere – e la sconfitta è arrivata nel modo peggiore possibile.

Non era Messi a far la differenza per l’Argentina. Non lo è mai stato. L’uomo decisivo in questo mondiale per loro è stato Angel di Maria che ha permesso al numero 10 di esprimersi al meglio ma si è anche tolto qualche soddisfazione andando in rete. Il Messi dell’eliminazione diretta è stato lontano parente di quello dei gironi – tolto Di Maria è tornata la brutta copia delle edizioni precedenti. Messi ha perso un treno che passa una volta sola – ed è un treno che pesa e peserà perché poteva addirittura superare Maradona andando ad alzare la coppa in casa degli odiati rivali ed invece non solo ogni accostamento dei due è fuori luogo ma ad oggi (nonostante la mafiata di assegnargli il contentino come miglior giocatore del mondiale) si deve preoccupare di CR7.

Ha vinto la Germania. Ha vinto una squadra con buonissimi giocatori ma senza un faro. Ha vinto ancora una volta il gruppo, il collettivo sui Top players. Ha vinto a pieno merito con due partite memorabili come quelle contro Portogallo e Brasile. Ha vinto con Klose che diventa il capocannoniere di tutti i tempi al mondiale. Ha vinto la prima coppa riunificata innestando una generazione di “nuovi tedeschi” come Ozil e Podolski. Ha forse ritardato di otto anni un momento che doveva già arrivare nel 2006 ma che il gol di Grosso gli negò. L’ha fatto comunque sull’onda di quella generazione arrivando ad avere una squadra che ad oggi non ha eguali in Europa e nel mondo è che è stata fermata solo da Balotelli due anni fa. Vince la squadra più forte: onore alla Germania. Ci vediamo tra quattro anni per Russia 2018, è stato un onore per noi raccontarvi anche questo mondiale.

GERMANIA-ARGENTINA 1-0 d.t.s. (0-0 al 120’)
MARCATORI: Götze (G) all’8’ s.t.s.
GERMANIA (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Höwedes; Kramer (dal 31’ p.t. Schürrle), Schweinsteiger, Kroos; Müller, Klose (dal 43’ s.t. Götze), Özil (dal 15’ s.t.s. Mertesacker). (Weidenfeller, Zieler, Ginter, Durm, Grosskreutz, Draxler, Podolski). All.: Löw.
ARGENTINA (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Lavezzi (dal 1’ s.t. Aguero), Biglia, Mascherano, Perez (dall 41’ s.t. Gago); Messi, Higuain (dal 33’ s.t. Palacio). (Andujar, Orion, Basanta, F. Fernandez, Campagnaro, A. Fernandez, Alvarez, Maxi Rodriguez, Di Maria). All.: Sabella.
ARBITRO: Rizzoli (Italia).
NOTE – spettatori 74.738. Ammoniti Höwedes, Aguero, Mascherano e Schweinsteiger per gioco scorretto. Recupero: 2’ p.t., 3‘ s.t., 0’ p.t.s., 2’ s.t.s..

2 commenti

  1. Giusto per la cronaca, un classe 1992 / 22enne (sicuramente forte, ma non [ancora] fenomeno) è stato mandato in campo al posto del capocannoniere della storia Mondiale ed ha risolto la partita con un super gol. Strano che non abbiano avuto paura di “bruciarlo” lasciandolo a casa e mandandolo in prestito al Kickers Offenbach per 4-5 anni per farsi gli ossi in Serie C tedesca.

    1. Eeeeh, in Germania i crucchi sono avanti

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