L’Olanda sfonda il muro Costa Rica: in semifinale, sarà Argentina

Br0LigTIYAM4519Il quadro delle semifinali si definisce, finalmente. Abbiamo le quattro migliori di questo mondiale, che si sfideranno nei prossimi giorni. Brasile-Germania e Argentina-Olanda: sulla carta le semifinali più scontate dopo aver visto il quadro degli ottavi. Non è però stato facile giungere a questa situazione – soprattutto nella seconda gara di stasera.

Costa Rica – Olanda era sulla carta il quarto più sbilanciato, ovviamente a favore degli orange. Ma si sa, la carta non sempre conta così tanto. I costaricensi continuano a sorprendere, e mettono veramente in crisi Robben e compagni per tutta la gara. Non saranno temibilissimi in avanti, non avranno talenti paragonabili, ma hanno una organizzazione e un carattere da far paura. I ragazzi di Van Gaal dominano, fanno la partita, e creano anche tante occasioni, ma non basta. Davanti a loro trovano un super Navas, in stato di grazia, che si oppone a Van Persie, Sneijder e Robben. Il portierone del Levante si conferma ad altissimi livelli, mantenendo la sua porta inviolata per tutto il primo tempo. Per i sudamericani, l’occasione più limpida arriva su uno schema da calcio piazzato, con qualche difficoltà di troppo per i difensori orange. Primo tempo in archivio, e ripresa che ricomincia sugli stessi ritmi, anzi se possibile ancor più bassi. Le emozioni più forti le riserva così l’ultimo quarto d’ora, in cui l’Olanda fa il possibile e l’impossibile per evitare i supplementari. Prima Van Persie, che viene ancora una volta parato da Navas e poi tocca a Sneijder, la cui punizione si infrange sul palo. Robben ci prova, qua e là, a guadagnarsi falletti generosi, ma la tattica non porta frutti. Negli ultimi minuti c’è spazio per un altro legno olandese, su un batti e ribatti in area di rigore. C’è un muro, la palla non vuole entrare, e così ci si affida ai supplementari, con acido lattico e sudore a farla da padrone.

I supplementari sono ancora meglio dei 90′ con gli Orange che colpiscono altre due volte il legno – entra Huntelaar a cavallo tra primo e secondo tempo ma non riesce a sbloccarla. L’Olanda rischia anche la beffa quando Cillensen para un tiro Urena a 4′ dalla fine. Il muro comunque regge e si va ai rigori. Van Gaal ha ancora un cambio ed inserisce Krul – secondo portiere del Newcastle, evidentemente riservato per questa occasione: ha ragione lui perché di rigori Krul ne para due su cinque e porta i suoi in semifinale. Un traguardo meritato, perché comunque la Costa Rica aveva fatto poco o niente e giocato solo a difendersi. Ma un traguardo quantomai sofferto. La Costa Rica esce comunque dal mondiale imbattuta e con due soli gol subiti – non è poco.

Nella prima della gara della giornata, altra battaglia all’ultimo respiro, all’ultimo pallone. Tanta tattica, ancora una volta, con una partita sul filo del rasoio, fatta di mosse e strategie per limitare gli avversari prima, e per colpire poi. Ma per la nazionale di Sabella, oggi c’era un’arma in più: Higuain. Il Pipita è bravo a sfruttare un rimpallo dopo soli 9 minuti, beffando Courtois da fuori area con un tiro rapido e preciso. Gara in discesa, diremmo, ma in realtà questa discesa non inizia mai. Il Belgio non lascia spazi, raddoppia Messi limitandolo al massimo, e con lui anche i suoi compagni di reparto. Tra questi, Di Maria, che però è costretto a lasciare il campo alla mezz’ora. Al suo posto Enzo Perez, a dar sostanza anche in fase difensiva, lasciando la fantasia a Messi e Lavezzi. Il Belgio non riesce a trovare gli spazi sperati, e di fatto non crea mai grandissimi problemi alla retroguardia avversaria, con Romero quasi sempre con le braccia incrociate. Anche la ripresa si assesta sullo stesso ritmo e con le stesse idee, con l’aggravante della stanchezza che inizia a farsi sentire prepotentemente per i Diavoli Rossi. Le uniche opportunità di agguantare il pareggio arrivano su un colpo di testa di Fellaini e su un tiro altro di Witzel in pieno recupero. Messi all’ultimo fallisce il raddoppio solo davanti a Courtois, ma non deve mangiarsi più di tanto le mani. Rizzoli chiude tutto: Argentina in semifinale, dopo 24 anni. Obiettivo più vicino…ma non ditelo troppo forte.