Dopo la pausa causata dalla terrificante Confederations’ Cup 2009 e dall’orrido Mondiale di due anni fa, ci eravamo dimenticati cosa significasse gioire per la Nazionale, vederla progredire in un grande appuntamento e entrare tra le “prime n” del Mondo, o d’Europa. Finalmente, siamo ritornati a rivevere certe gioie: l’Italia, contro tutti i pronostici di noi (e mi ci metto anch’io in mezzo, riconoscendo il mio errore) Cassandre che gridavamo al 2-2, al “biscotto” tra Spagna e Croazia (lo confesso, avevo invitato tante persone a giocarsi 10 euro sul 2-2, ma del resto errare è umano), è riuscita a passare il turno. Il 2-0 sull’Irlanda è bastato a far fuori la Croazia, sconfitta per 1-0 dalla Spagna.
Il lavoro degli spagnoli è stato molto più facile di quanto sembri: la partita è sempre stata nelle loro mani, anche se fino all’87° minuto non sono riusciti a sbloccare il risultato, consegnando per circa un’ora all’Italia la testa virtuale del girone. La chiave della partita, per scardinare la difesa croata, è stata l’ingresso, per un Fernando Torres ritornato agli scarsi livelli della partita contro l’Italia, di Jesus Navas. Navas si è reso subito pericoloso, e ha minacciato Pletikosa fino ad infilarlo, all’87°, con un facile tiro da distanza ravvicinata. In tal modo, comunque, si è ripresa la testa del girone. Diciamolo pure, un primato in classifica assolutamente meritato, per una squadra che, nonostante il pareggio alla prima giornata, si è dimostrata ancora una spanna sopra a noi.
E’ innegabile, non mi si chiami “ipercritico” o altro, che la qualificazione dell’Italia è arrivata, tralasciando le singole azioni di gioco (con gol fin troppo spesso arrivati su palla inattiva), anche per demeriti delle avversarie. Da un lato, sono molte le colpe di una Croazia che non è riuscita a sfruttare le occasioni che ha avuto in qualche frangente, in una partita che può trovare un paragone, in merito a velocità e numero di azioni emozionanti, solo in Polonia-Repubblica Ceca di due giorni fa: sarà l’aria polacca, ad infiacchire… Dall’altro, non possiamo negare che, se l’Irlanda nelle fasi iniziali si è più volte affacciata alla porta di Buffon, con qualche sortita anche nella ripresa, non si è mai presentato da parte dell’Eire un vero pericolo per il nostro portiere, a cui è bastata una prestazione nella norma per portare a casa, per la prima volta in questo Europeo, la porta inviolata.
L’Italia, soprattutto nella fase difensiva, ha convinto maggiormente rispetto alle prime due partite: finalmente pare sia stato accantonato l’azzardato esperimento della difesa a 3, risposta forse troppo impulsiva alle critiche piovute in seguito alla sconfitta con la Russia. Anche la fase offensiva, ovviamente, ne ha risentito in maniera positiva: finalmente, dopo due partite con il gioco concentrato sulle zone centrali del campo, si è passato ad avere due terzini di spinta, abili a portare il pallone avanti velocemente, sveltendo la fin troppo macchinosa manovra italiana. Balotelli e Cassano hanno convinto, ma non hanno giocato per niente insieme: forse è vero, non sono adatti a giocare in coppia. Balotelli, in particolar modo, si è segnalato, oltre che per il bel gol, per aver incattivito la partita. Ha rischiato di esagerare, con una gomitata nei minuti finali, ma ha provocato reazioni simili anche dall’altra parte: e, in qualche modo, ci ha spianato la strada, dato che una di queste reazioni ha provocato l’espulsione di Andrews per proteste.
La prova dell’Italia, comunque, non è da considerarsi pienamente positiva: a centrocampo c’è ancora qualcosa da migliorare. Salta subito all’occhio in maniera lampante come Thiago Motta non sia adatto a fare il trequartista, in quanto manca dell’intelligenza, della visione di gioco e soprattutto della tecnica necessarie per questo ruolo: una posizione per la quale abbiamo Alessandro Diamanti, finalmente utilizzato da Prandelli ma costretto al ruolo di seconda punta, sicuramente non la sua posizione naturale, che però ha permesso a Motta di arretrare più spesso a centrocampo. La prestazione dell’oriundo è rimasta negativa, ma meno evidente che all’inizi. Altro errore ereditato dalle precedenti partite è stato affidare costantemente le chiavi di ogni azione ad Andrea Pirlo, sulla scia dell’approvazione popolare per il gol contro la Croazia: Pirlo è stato impreciso, soprattutto nelle punizioni (e ci sono voluti diversi minuti, per capire la necessità di affidarle a Diamanti), e non ha escogitato alcuna delle sue invenzioni. Forse, come noi milanisti già avevamo capito da tempo e come in quest’annata si è dimenticato, giocare ogni 3-4 giorni non gli si addice più…
ITALIA-IRLANDA 2-0 (1-0), POZNAN 18 GIUGNO 2012
MARCATORI: Cassano al 35’ p.t.; Balotelli al 45’ s.t.
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Chiellini (12’ s.t. Bonucci), Balzaretti; Marchisio, Pirlo, De Rossi; Thiago Motta; Di Natale (29’ s.t. Balotelli), Cassano (17’ s.t. Diamanti). (De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Maggio, Giaccherini, Nocerino, Montolivo, Borini, Giovinco). All. Prandelli.
IRLANDA (4-4-2): Given; O’Shea, Dunne, St Ledger, Ward; Duff, Andrews, Whelan, McGeady (20’ s.t. Long); Doyle (30 ’s.t. Walters), Keane (2’ s.t. Cox). (Westwood, Forde, Kelly, McShane, O’Dea, Gibson, Hunt, Green, McClean). All. Trapattoni.
ARBITRO: Cakir (Tur).
Espulsi: Andrews al 43’ s.t. per doppia ammonizione.
Ammoniti: Balzaretti, O’Shea, De Rossi, Buffon, St Ledger. Recupero: 0’ p.t., 3’ s.t.
CROAZIA-SPAGNA 0-1 (0-1), GDANSK 18 GIUGNO 2012
MARCATORI: 43’st Jesus Navas.
CROAZIA(4-2-3-1): Pletikosa; Vida (20’st Jelavic), Corluka, Schildenfeld, Strinic; Vukojevic (36’st Eduardo), Rakitic; Srna, Modric, Pranijc (20’st Perisic); Mandzukic. (Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Badelj, Ilicevic, Dujmovic, Kanjcar, Kalinic). All. Bilic.
SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pique, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xabi Alonso, Busquets; Silva (28’st Fabregas), Xavi (44’st Negredo), Iniesta; Torres (16’st Jesus Navas). (Valdes, Reina, Juanfran, Albiol, Javi Martinez, Cazorla, Pedro, Mata, Llorente). All. Del Bosque.
ARBITRO: Stark (Ger)
Ammoniti: Corluka (C), Strinic (C), Rakitic (C), Srna (C) per comportamento non regolamentare, Jelavic (C) per proteste.
2 commenti
Pirlo ha fatto schifo così come ha fatto schifo in stagione quando ha giocato tre gare di fila in settimana. Se vuoi che renda una partita devi fargliela saltare. Questa era la più indicata, ma se la prossima dovesse essere contro l’Ucraina rimane una valida opzione.
Il gioco è una schifezza, però almeno si è vinto una partita, che male non fa. Ora passiamo come secondi con possibilità di prendere Ucraina, Germania e Francia nelle prossime sfide. Un remake del 2006.
Salirò sul carro dell’Italia solo in caso di vittoria dell’Europeo per unirmi ai festeggiamenti.
Per il resto pure ieri ai due gol, zero emozioni.