2019/2020 – Le pagelle di fine stagione

Disclaimer: le pagelle sono riferite all’intera annata, con particolare enfasi (diciamo 75% del peso) al periodo pre-lockdown dove il ritmo delle partite era oggettivamente più alto secondo dati statistici (come ad esempio minor numero di palloni recuperati o maggior numero di passaggi per azione, dovuto al minor pressing)

Portieri

G. Donnarumma: 6,5. Altalenante nella prima parte, molto meglio nella parte post-covid. Il problema è che nonostante sia il portiere più pagato del campionato non è il miglior portiere del campionato (Musso, per dire, ha fatto meglio). Siamo proprio sicuri di voler rinnovare invece di costruire una squadra coi soldi della sua cessione?

Begovic: s.v. Giocato poco anche se mi ha dato sicurezza.

A. Donnarumma: s.v. E anche quest’anno un milioncino ce lo siamo portati a casa senza fare niente.

Difensori

Romagnoli: 6,5. Cresciuto molto nella seconda parte di stagione quando ha avuto Kjaer di fianco sia prima che dopo il lockdown. Su questo andrebbe aperto uno spunto di riflessione: abbiamo parlato di come lo scorso anno era meglio Zapata di Musacchio – non è che era Zapata il problema per Romagnoli e sembrava buono perché Musacchio era veramente una cosa indecente?

Kjaer: 7. Ministro della difesa. Praticamente insostituibile, primo caso in cui tiriamo noi una sola all’Atalanta (Caldara) e ci prendiamo uno buono da loro.

Duarte: 4. Se ce l’ha fatta lui posso giocare in Serie A pure io. L’acquisto di sto pippone che ci ha lasciato coi centrali contati tutto l’anno è passato troppo in sordina.

Musacchio: 3. Non ha giocato una partita nel post-lockdown. E si è visto. Mai visto un difensore così scarso.

Gabbia: 5. Troppe incertezze quando chiamato in causa, i due gol presi con la Spal per dire sono tutti colpa sua. Meglio nel finale.

Theo Hernandez: 7,5. Unico giocatore di rilievo che ha fatto bene sia prima che dopo il lockdown. Nella seconda parte riesce a migliorare anche la sua inattitudine a difendere.

Conti: 3,5. Credo che insistere con questo personaggio in campo che sa solo correre, non sa crossare, non sa difendere si possa definire “accanimento terapeutico”.

Calabria: 4,5. Inadeguato, ma sicuramente superiore a Conti. Infatti ogni volta che gioca miglioriamo da quel lato. Poi c’è la realtà parallela di Twitter.

Centrocampisti

Bennacer: 6,5. Una prima parte di stagione decisamente molto faticosa, poi esplode nel girone di ritorno, prima del lockdown. Non c’è il minimo dubbio che tra lui e Sensi l’affare lo abbia fatto il Milan.

Kessie: 6. Male fino al lockdown, poi coi ritmi balneari diventa fondamentale. Visto che a quanto pare fa il prezioso col rinnovo del contratto, valuterei immediatamente la cessione al pollo che ci casca per il rendimento post-covid.

Bonaventura: 6. Sei come gli assist nel finale di stagione più il rigore procurato a Napoli. Li avesse fatti prima sarebbe stato un voto ben più alto. Sarà difficile sostituirlo con uno migliore che costi meno.

Krunic: 4,5. Semplicemente inadeguato al ruolo di riserva. Infatti sparisce dal campo.

Saelemakers: 5. Nemmeno lui bene sia prima che dopo il lockdown. Serve un titolare da quel lato.

Laxalt: 5. Io non ho manco capito perché sia tornato. E’ chiaro che è inutile.

Paquetà: 4. Stagione terrificante, però secondo me sarebbe un errore sbolognarlo. Questo ragazzo è passato da un allenatore che ad un certo punto dopo che ha fatto bene non lo faceva più giocare per fare un danno a Leonardo ad un allenatore che lo ha completamente rovinato come Giampaolo. Lo cercava la Juve a gennaio, qualcosa vorrà dire. Il talento ce l’ha – quello si è visto chiaramente ed è uno dei pochi a cercare giocate non semplici.

Halilovic: s.v. due mesi di vacanza a Milanello tra il 30 giugno e il 30 agosto da non tesserato dopo che ci han rispedito il pacco indietro. E dire che gli amici di Mirabelli lo dipingevano come nuovo fenomeno.

Barzellette

Biglia: 0. Ha fatto talmente schifo che inserirlo nella sezione ‘centrocampisti’ sarebbe stato un insulto al ruolo del giocatore di pallone e del centrocampista. E’ l’unico giocatore che durante il lockdown è riuscito a peggiorare – e vista la base di partenza non era facile. La scadenza di contratto al 31 di agosto sarà una liberazione da un ingaggio pesantissimo ed immeritato. A mai più rivederci, tu ed i maiali che ti han difeso con la storia del fuioriclasse capitano dell’argentina.

Attaccanti

Calhanoglu: 6. Come per Kessie dopo aver fatto schifo tutta la stagione (salvo qualche gol per tiro da fuori, ma non perché fosse particolarmente forte quanto perché tirava molto) tira fuori un buon periodo nel calcio post-lockdown aiutato dai ritmi bassi. Quindi fa subito il prezioso nel trattare il rinnovo. Guai a cambiare idea e dimenticarsi i due anni e mezzo precedenti – se c’è un occasione per liberarsene e ricavarci qualcosa, come per Kessie, è questa.

Castillejo: 5-. Classica stagione di Castillejo. Un mese buono dove il popolo lo invoca titolare – schifo prima e schifo dopo, con infortunio in mezzo.

Rebic: 6. Che è la media tra il 4 del girone di andata e l’8 del girone di ritorno. Come ho già scritto su Twitter, non c’è dubbio che Rebic avesse questi numeri, li aveva fatti vedere anche in Germania. Il grosso problema è stato che in Germania era sempre troppo altalenante, con un mese buono e un mese meno buono. Non so se è stato Ibrahimovic a metterlo in riga, possiamo solo sperare che duri visto che, a differenza di altri, lui ha fatto bene anche prima del lockdown.

Leao: 5. E’ stato preso al posto di Cutrone – andiamo a vedere i tabellini e scopriamo che tra Wolverhampton e Fiorentina Cutrone ha fatto 8 gol mentre Leao al Milan ne ha fatti 6 (meno dei 9 di Cutrone l’anno scorso, proprio al Milan) con una media non tanto differente da quella che ha avuto lo scorso anno a Lille. Onestamente più lo vedo giocare più rivedo in lui Niang – giocatore che salta l’uomo e che se ha testa potrebbe spaccare le partite. Ma non c’è verso che succeda. Serve una punta.

Ibrahimovic: 8 (il migliore). Non c’è alcun dubbio su chi abbia svoltato la stagione nel girone di ritorno (dove il Milan stava comunque già facendo benino prima del lockdown). Non c’è alcun dubbio su chi abbia riportato a Milanello la cultura del lavoro e dell’allenamento migliorando le prestazioni dei compagni. Come tutti, poi, Ibrahimovic viene avvantaggiato dai ritmi da amichevole estiva del post-lockdown dove dà il meglio. Non so se potrà ripetersi.

Società

Ivan Gazidis: 4. In nemmeno tre mesi è stato umiliato dai giocatori nello spogliatoio, ha fatto marcia indietro sul tecnico scatenando un casino che la metà bastava, ha firmato un rinnovo al ribasso con Emirates. Attendendo i risultati a fine anno, gli resta solo firmare un Settlement Agreement vantaggioso con la UEFA per salvare la faccia.

Paolo Maldini: 5. Ha fallito l’obiettivo stagionale e lo ha fallito per colpa di una scelta totalmente sbagliata in panchina. Il girone di ritorno di Bennacer e Rebic rivaluta in parte il mercato.

Zvonimir Boban: 1. Non gli do 0 perché merita un punto per aver portato Ibrahimovic contro il parere di tutti, anche quello di Maldini. Ma se sei arrivato a dover avere un 39enne al centro dell’attacco per salvarti la faccia è perché il tuo progetto, di base, è stato sbagliato e ci hai dovuto mettere una pezza enorme in corsa. Una volta capito l’andazzo il croato fa una manovra che nemmeno Schettino all’Isola del Giglio – inizia a scaricare la colpa sulla società per pulirsi la faccia e scappa via. Da sempre personaggio bravissimo a parole – molto meno quando c’è da lavorare.

Stefano Pioli: 7. Non c’è alcun dubbio che se Pioli fosse stato il nostro allenatore lo scorso anno ora saremmo in Champions League. Non parlo tanto del post-lockdown perché miglioramenti concreti erano già visibili dalle prime partite ‘abbordabili’ dopo il suo insediamento (ricordiamoci tutti che entrò all’inizio del ciclo terribile con Roma, Lazio, Juventus e Napoli di fila). Il tutto partendo da una squadra che per un anno non ha giocato a calcio e poi si è trovata Giampaolo che doveva fare un modulo non suo senza giocatori. Da traghettatore ha sicuramente fatto il suo – il problema in carriera è che non è mai andato oltre questo al secondo anno. Al Milan sarà diverso? Se lo sarà andremo in Champions League, se non lo sarà avremo buttato via un’altra stagione e saluteremo un nuovo traghettatore a Novembre 2020.