Olanda – Argentina 2-4 d.c.r.: la partita che non c’è stata

3a4acc6c9538018652ae02f567d823ba_43_lCosa dire? Dopo la partita forse più “storica” abbiamo assistito alla partita più brutta della storia dei mondiali. Zero tiri in porta in 90 minuti – un guizzo di Robben ed un tiro sull’esterno di Higuain ed un’occasione per Palacio ai supplementari. Poi i rigori con Romero protagonista – non più Krul ma Cilensenn in porta per l’Olanda. La lotteria premia Messi e compagni ma proprio di lotteria si è trattata perché per quanto non visto in campo poteva veramente vincere chiunque. Forse l’Argentina meritava qualcosa di più – non fosse altro perché l’Olanda si è vista in difesa con un 6-3-1 che poco si addice al gioco del calcio. Nell’Argentina si è però capito che a fare la differenza più di Messi era Di Maria – oggi la pulce non è riuscita a toccare un pallone in area. L’Olanda è invece vistosamente calata nel prosieguo del torneo: si è partiti con un 5-1 alla Spagna, si è finito con i rigori contro la Costa Rica. E poi basta. Tutto qua perché sulla partita c’è veramente poco da dire proprio perché la partita non c’è stata – è stato quasi un aspettare incessantemente questa maledettissima lotteria dei rigori.

L’Argentina sarà quindi la seconda squadra che andrà a Rio de Janeiro e ci andrà con tutti i pronostici contro. Germania – Argentina diventerà quindi la finale “più ripetuta” della storia del mondiale di calcio giocandosi per ben tre volte. Ci sarebbero poi tutte le motivazioni extra legate alla vittoria di un mondiale sul suolo dei rivali di sempre cui ovviamente l’Argentina non può sottrarsi. La sorte è dalla sua: vincessero i tedeschi diventerebbero infatti la prima europea ad alzare la coppa sul suolo americano – Messi e compagni sono chiamati a mantenere inviolato il proprio continente. Una squadra sudamericana, inoltre, torna in finale dal mondiale di Corea e Giappone 2002 – mancava da ben 12 anni.

Altro da dire? Deluso dall’Olanda – con i giocatori a disposizione e contro un’Argentina senza Di Maria aveva forse il dovere di giocarsela in maniera diversa. Zero iniziativa, zero voglia di andare a far gol. Giocatori forse bolliti – Robben a parte che è forse giunto all’ultima occasione. Sabella ha giocato per la prima volta d’intelligenza non concedendo uno spazio: è stato il trionfo della fase difensiva – e quando nel calcio vincono le difese vengono fuori partite come quelle di stasera. Partite, che di fatto, sono state una lunga processione verso i rigori.

Olanda (3-5-2): Cilissen; Vlaar, De Vrij, Martins Indi (46′ Janmaat); Kuyt, Wijnaldum, de Jong (62′ Clasie), Sneijder, Blind; Robben, Van Persie (96′ Huntelaar). All.: val Gaal
Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Biglia, Mascherano, Pérez (82′ Palacio); Lavezzi (101′ Rodríguez), Higuain (82′ Aguero), Messi. All.: Sabella
Arbitro: Cakir (Turchia)
Marcatori:
Ammoniti: Demichelis (A), Martins Indi, Huntelaar(O)
Rigori: Vlaar parato (O), Messi rete (A), Robben rete (O), Garay rete (A), Sneijder parato (O), Aguero rete (A), Kuyt rete (O), Rodríguez rete (A)