“Il club più titolato al mondo”

Sia chiaro, sono orgoglioso di quella piccola scritta dorata che abbiamo l’onore di poter sfoggiare sulla nostra maglia.

Essere il club con il maggior numero di trofei internazionali al mondo, seppure assieme al Boca, è un motivo di vanto. E pazienza per chi con un paio di Coppe Uefa vuole fare i conti in tasca agli altri buttando dentro trofei e coppe nazionali che vedrebbero primeggiare i mitici (speriamo tutti possano tornare più forti di prima) Rangers Glasgow con 109 trofei (di cui 1 solo internazionale).

Dicevamo: un motivo di enorme vanto. A maggior ragione se l’iniziativa piace e, negli anni, altre società la “imitano”. Chi con dati reali (il Genoa sotto il Grifone inciderà “il club più antico d’Italia”), chi con dati frutto di pura fantasia numerica.

Però a volte storci il naso, soprattutto a seguito di alcune uscite dei vertici societari. Perché è bello essere il club più titolato al mondo, ma è ancora più bello poter lottare per restare tale. Il fatto che il Boca abbia perso la finale di Libertadores non dev’essere un sospiro di sollievo. Né tantomeno dovrebbe sfiorare a nessuno l’idea di modificare la scritta adattandola al solo continente d’appartenenza.

Bisogna giocare per vincere, come abbiamo sempre fatto. E per giocare per vincere serve gente vincente, forte, di qualità. Ciò che oggi al Milan, tutto sommato, manca. Vero è che abbiamo trattenuto Thiago e – forse – Ibra, ma non c’è stato, né ci sarà a quanto pare, alcun innesto di qualità.

“Il mercato è chiuso”. E possiamo anche capirlo visto che i tempi sono quelli che sono per tutti (tranne che per la Juve che sembra avere risorse quasi illimitate). Però se il profilo dev’essere basso sul mercato, e conseguentemente anche in campo, bisogna imparare ad abbassare il profilo anche fuori.

E’ vero che siamo ancora “Il club più titolato al mondo”, ma sbandierarlo ai quattro venti ancora oggi, alla luce delle attuali prospettive, ha un sapore troppo amaro. E’ un po’ come girare il coltello nella piaga dell’orgoglio ferito del tifoso milanista, che oggi non si sente tanto forte quanto ieri.

3 commenti

    • Utenteoccasionale il 6 Luglio 2012 alle 12:28

    Bello.

    • yom il 6 Luglio 2012 alle 13:59

    Vero!

  1. Il fumo negli occhi, gettato con la dicitura scritta sulla maglia:-” la squadra più titolata al mondo”-, non regge più!
    Lo smantellamento del Milan è un atto che offende la gloriosa storia del club. L’aver ceduto il centravanti ed il centrale difensivo più forti al mondo indica l’uscita del Milan dal ristretto cerchio dei ‘top club’.
    Uno smacco per la proprietà e per questa dirigenza. Milioni di tifosi milanisti si sentono presi in giro!

I commenti sono disabilitati.