Tre punti di orgoglio

Le partite pazze, quelle in cui succede tutto e il contrario di tutto, sono rare, ma ci sono. Ieri è stata una di quelle, e ci ha regalato i tre punti più pesanti dell’ultimo mese. Perché andare in vantaggio e auto-infliggersi il pareggio due minuti dopo aveva fatto crollare psicologicamente e dal punto di vista del gioco la squadra, con conseguente doppia batosta nel secondo tempo in pochi minuti. 

Tutto sembrava avviato verso l’ennesima debacle contro la formazione allenata da Di Francesco, con annesse critiche durissime contro Montella da sbattere in prima pagina su tutti i giornali. Invece, da un momento all’altro, Niang ha riacceso la scintilla, procurandosi un rigore essenziale in una gara bloccata. Di lì in poi, in otto minuti per la precisione, succede di tutto e di più. Il primo goal in serie A di Locatelli pareggia i conti (e che goal!) e Paletta firma il contro sorpasso. La rimonta è servita, sul piatto della malignità di chi commentava, esaltando dal primo all’ultimo secondo il progetto Sassuolo, i suoi giovani e il suo allenatore, gridando allo scandalo per gli episodi arbitrali e fregandosene del tutto di ciò che il Milan aveva riconquistato sul campo. 

Nel frattempo, approfittiamo della vittoria per analizzare un po’ le cose che non sono andate bene fino all’1-3. Manovra lenta e prevedibile, terzini distratti, centrocampo statico, attaccanti lontani e una difesa che senza Romagnoli ha dimostrato di non essere la stessa. I goal subiti erano tutti evitabili, e non sempre ci può essere la fortuna e la forza di riuscire a ribaltare il tutto. Questa gara deve far riflettere molto, e anche Montella deve coglierne gli aspetti più preoccupanti e non ripetere errori che si possono rilevare devastanti: l’idea di mettere Luiz Adriano esterno a sinistra non ha fondamento, specie quando c’è un Niang in grado di fare realmente la differenza. Piuttosto Suso andrebbe rimesso in discussione, di tanto in tanto, non perché stia facendo male, ma perché si riesca a procedere con alternative valide parallele ai titolari: non ci si può aspettare che tutti giochino le 38 partite al massimo, e a queste situazioni bisogna pensarci prima. 

Fatto che sta che ci siamo presi tre punti pesantissimi, che confermano la nostra posizione in classifica, permettendo a tutto l’ambiente di continuare a lavorare con meno pressione. Tutto questo a patto che si cresca dal punto di vista del gioco, perché gli episodi non sempre ci potranno tirar fuori da situazioni così complicate. 

4 commenti

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  1. Si amico mio ieri è stata una partita fortunata quanto rocambolesca. Non sempre la fortuna gira dalla stessa parte e non sempre un ragazzino di belle prospettive e speranze può pescare il jolly che ha pescato ieri. Devo confessare che Vincenzino mi ha deluso non tanto per la scelta, obbligata, di far giocare Gustavo Gomez quanto per quella di riproporre un ‘ectoplasma’: Ignazio Abate. Poi credo che la frustata a Niang sia servita. M’Baye può diventare il Cristiano Ronaldo rossonero. Deve crescere di ‘testa’ e migliorarsi ancora tecnicamente. Ma è una vera potenza della natura ed ha doti innate, un po come Balotelli, da grandissimo calciatore. Alla ripresa, visto che mancherà il baluardo Alessio Romagnoli, consiglio Vincenzino di riproporre Luca Antonelli centrale di sinistra. Questo se volesse ancora continuare con il modulo 4-3-3. Diversamente meglio sarebbe procedere con un 3-5-2, tenendo sempre a sinistra Antonelli, a destra Gustavo Gomez ed al centro il fenomenale Paletta di questo scorcio di campionato. Calabria e De Sciglio(in nazionale gioca in quel ruolo) portati all’esterno dei tre di centrocampo consentirebbero maggior respiro al ‘Catravaggio’, oppure a Locatelli, di innescare meglio i due instancabili stantuffi: Bonaventura e Kucka.. Una squadra quadrata che non prevederebbe il rischio dell’ utilizzo di Abate, qualora Vincenzino volesse ancora utilizzarlo, in ruoli di prima copertura difensiva. Ma consentimi di dire due parole a riguardo di Di Francesco. Non ha mai vinto, senza polemiche arbitrali, una sola partita nei confronti dei rossoneri. Ieri si è lamentato sguaiatamente da piccolo uomo qual’è sempre stato e ringrazio Galliani di non averlo portato al Milan.

    • yan il 3 Ottobre 2016 alle 14:01

    ieri mi sembra ovvio che ci siamo giocati la carte “fortuna” e non credo che Montella avrà modo di giocarsela nelle prossime partite. Tocca ponderare bene le scelte, anche perchè la prossima sarà contro la rivelazione Chievo. Vietato sbagliare, perchè poi la domenica successiva si dovrà giocare contro la juve.
    PEr una volta il milan nella stagione nei primi 8 minuti ha messo subito sotto l’avversario trovando subito il gol e così permettendo di gestire la partita a nostro favore. Vanificato dal solito guastafeste, Ignazio Abate che in 30 anni di calcio persiste nel fare le solite pazzie. Non è un caso che con Udinese, Napoli e ieri sera ci sia sempre il suo zampino.
    E’ normale che dopo un errore grossolano di qeuste dimensioni la squadra ne abbia risentito, trasformandosi nella solita squadra contratta con meno certezze come gli anni passati.
    Non si è capito molto il ruolo di Luis Adriano come esterno al posto di Niang nello schiermaneto iniziale, dimostrando tutti i limite tecnici, è ovvio che Adriano sia più pungente come prima punta. Piuttosto, se si vuole gicoare la carta Niang nel secondo tempo, meglio mettere Bonaventura come esterno di attacco all’inizio del match.
    La speranza ora è che dopo la sosta vedere un inserimento di Calabria in pianta stabile e un ritorno in rosa di matia fernandez, sosa e bertolacci, per dare almeno un pò di varietà a questo centrocampo che ormai si deve aggrappare alle prodezze di un giovane di 18 anni.

  2. Non sarei così categorico parlando di partita pazza, carta fortuna, errori di Montella, eccetera… È stata una partita rocambolesca, questo sì, ma è stata soprattutto una partita che, a mio modo di vedere, se letta in modo corretto, ha mostrato cose assai buone. PRIMA: la capacità e l’umiltà dell’allenatore di riveder le proprie scelte sostituendo Luiz Adriano con Niang nell’intervallo che, per quanto potesse essere ovvio & auspicabile, non era poi così scontato. SECONDA: la squadra c’è, perché puoi avere tutto il culo ed i favori arbitrali del mondo (quali poi? Boh!), ma se in campo non ci sei o non hai le palle di esserci, col cavolo che in otto minuti raddrizzi la barca e vai a vincere. TERZO: l’ossatura del futuro e cioè Gigio, Niang e Locatelli, sebben giovanissimi e in condizioni psicologiche avverse – sotto di due pappine col Sassuolo a San Siro, in mezzo ai fischi e con lo sfavore della tradizione – non soltanto s’è confermata ma perfino ha preso in mano la squadra portandola a vincere… Provate voi ad entrare sull’1 a 3 e prendersi il coraggio di sgroppare, dribblare e comunque spaccare la partita… Provate voi, dopo 3 gol subiti senza fare una parata, a prendere il tiro di “nonmiricordochi”… Provate voi ad avere il pelo di tirare di controbalzo da fuori area quando sei sotto di un gol, con tutto che quando la tua squadra imperava nel mondo, tu nemmanco eri nato… QUARTO: abbiamo rotto il tabù Sassuolo. Quinto: 10 punti in quattro partite era da un bel po’ che non li facevamo segno che, l’appetito vien mangiando…

    Io resto ottimista: la strada è ancora lunga, ma per conto mio, qualcosa comincia a vedersi… A presto!!!

  3. Partita pessima, come qualità, ottima nel risultato.
    Prossimamente con queste Maglie: Calabria titolare, Antonelli Titolare. De sciglio se non si dà una mossa rischia di essere un eterno incompiuto. Magari potrà fare il centrale, vedremo.

    Comunque: mi sembra che si stia chiarendo quali sono i punti che necessitano di migliorie: un passo alla volta e vediamo di fare bene.

    dai, per la prima volta anche la fortuna ci ha dato una mano.
    dai.

    Ho visto gli 80 anni di Silvietto: mi sono commosso a risentire San Siro: Milan, non mollare e vincerai!!!!

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