Destinazione tricolore: Semaforo verde

Sono passati poco meno di tre mesi dal finale di campionato vincente con l’Atalanta e dalla partenza di Inzaghi e di tante “zavorre” della rosa rossonera. Siamo di nuovo al punto di partenza, con la prima giornata di serie A.

Dieci partite e subito non c’è pace per il Milan. Debutto esterno con la Fiorentina, in una gara che spesso negli ultimi anni ha portato meglio rispetto a quella in casa. Ultimo precedente un 2-1 per i viola, che ribaltavano il risultato nel finale dopo un gol di Destro. Cambio di guida tecnica: l’ex giocatore di Inter e Parma Paulo Sousa ha preso il posto di Montella. 4-2-3-1 il modulo eletto dal portoghese, con: Tatarusanu; Tomovic, Astori, G. Rodriguez, Pasqual (Alonso); Suarez, Borja Valero; Bernardeschi, M. Fernandez, Ilicic; Babacar. Risponde con un 4-3-1-2 Mihajlovic. Diego Lopez; De Sciglio, Ely, Romagnoli, Antonelli; Bertolacci, De Jong, Bonaventura; Honda; Bacca, L. Adriano. Abate e Poli in panchina con tutti gli altri, Alex e Mauri dati in tribuna.

Saranno le due romane a dare il via al campionato. Verona-Roma alle 18 e Lazio-Bologna alle 20.45 sono le prime partite della nuova stagione; poi toccherà a Juventus-Udinese aprire la domenica alle 18, e in serata ecco il grosso delle gare. Esordio assoluto per Frosinone e Carpi, i ciociari in casa col Torino, gli emiliani contro la Samp. Fiorentina-Milan il big match, poi Empoli-Chievo, Inter-Atalanta, Sassuolo-Napoli e Palermo-Genoa a chiudere. Con un paradosso: mancano molte “provinciali” classiche e ci sono ben 3 formazioni di città non capoluogo, 2 delle quali in provincia di Modena (con la squadra del capoluogo che se l’è vista brutta in B l’anno scorso).

Tante squadre si contendono la palma di anti-Juve, tra queste il Napoli di Sarri e le romane; Milan, Fiorentina e Inter partono da outsider per certa stampa, ma soprattutto il Milan ha fatto molto sul mercato e in panchina, e i “colpi” della Roma dei proclami estivi sono ancora tutti da verificare. Speriamo bene: anche la Juventus dei due settimi posti si è trasformata nella macchina degli ultimi 4 anni…

4 commenti

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  1. purtroppo la zavorra delle zavorre è restata,ma mi sembra che sinisa lo abbia giustamente parcheggiato in panchina,sto parlando dell’ignobile capitano mortolivo

  2. Il pessimismo della delusione potrebbe trovare giustificazione se il Milan avesse preso scoppole a destra e manca e non avesse superato il turno di Tim Cup. In questo momento una buona squadra di categoria inferiore vale come e più di una squadra blasonata ma in difetto di condizione fisica. Questo non è bastato agli accaniti contestatori che si dicono milanisti! La prova della verità parte da Firenze e Dio non voglia che qualcosa possa andare storto! Ma io sono moderatamente fiducioso perché la squadra c’è, ha un giuoco ed ha determinazione agonistica. Manca ancora qualcosa ma per i traguardi da Milan…ci siamo!

  3. Destinazione tricolore

    AHAHAHAHAHAAHHAAHAH

    • sadyq il 23 Agosto 2015 alle 22:56

    Ma semaforo verde per chi?

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