Una giornata particolare

Da ieri nel centro di Milano è aperta una mostra che ripercorre i nostri 110 anni di vita, lo sapevate? Bhè se non lo sapevate ve lo dico io adesso. Stamattina sono andato con un amico a visitarla, chissenefrega se in teoria avrei dovuto essere a scuola.

Sfidando così un freddo quasi polare, verso le dieci eravamo davanti al Palazzo Bagatti Valsecchi. Abbiamo dovuto aspettare qualche minuto, sempre al freddo, ma devo dire che ne è valsa la pena.

La mostra non è enorme, ci son delle salette dedicate alle foto, all’esposizione di magliette e scarpini storici, monitor su cui sono proiettate le immagini delle partite e dei giocatori che hanno fatto la nostra storia.

Fin qui nulla di speciale, con tutti i gadget che ho a casa avrei potuto farla io una mostra.

Ma ecco due sale, due sale che pochi altri possono permettersi di allestire. Sulla sinistra c’è la sala dei palloni d’oro, da Kakà a Sheva, da Gullit a Van Basten, passando per quello di Rivera che però non c’era. Solo la didascalia, ma niente trofeo, “non si trova” mi è stato detto. E’ uno spettacolo vederli da così vicino, a pochi centimetri, senza barriere. Un misto tra la voglia di alzarlo (non credo si possa, ma dato che non c’era nessuno penso che lo steward mi avrebbe concesso quantomeno di toccarlo) e il timore di toccare ciò che appartiene a dei mostri sacri.

Questa sala comunica con quella dei grandi trofei internazionali, quelli nazionali sono mischiati agli altri oggetti, non hanno un posto tutto loro. Le Champions, le Coppe Intercontinentali, il trofeo del Torneo dell’Amicizia. Tutto lì, ancora a pochi centimetri, stavolta c’è una cordoncino rosso che tiene a distanza. Il tutto attorniato dalle foto delle finali, dalle magliette e quant altro. Uno spettacolo.

La sala delle Coppe. Qui, l’ultima Champions, alla destra di Ambro c’è un mobile col trofeo del Mondiale per Club

Tutto quello che ha fatto la storia lo trovate lì, in quei pochi metri quadrati. Gli scarpini usati da Kakà nell’ultima partita al Milan, la fascia di Maldini accanto a quella di Ambro, la maglia di Paolino, quella di Baresi, di Inzaghi, di Savicevic, di Albertini. E centinaia di foto, di libri, statue, statuine, statuette e chissà quante cose tralascio…insomma, c’è di tutto!

Non manca il libro delle firme, così come non manca una colonna sonora da brividi.

Non trovo le parole giuste per descrivere, semplicemente lì c’è la Nostra Storia. E dato che avete presente la Nostra Storia, vi lascio immaginare quante emozioni…

Da pelle d’oca.