Martedì 26 marzo, ore 20.45, National Stadium, Ta’ Qali. Per la quinta partita delle qualificazioni ai mondiali 2014 l’Italia affronta Malta, uno dei sei “microstati” europei. All’andata finì 2-0, con reti di Destro e Peluso; i calendari non sono speculari per quanto riguarda la divisione andata/ritorno, per cui gli azzurri (che non hanno ancora affrontato la Repubblica Ceca) si scontrano per la seconda volta con l’arcipelago al largo della Sicilia.
Partita sofferta, quella dell’andata. Un po’ il nostro marchio di fabbrica, quello di soffrire con le “piccole“: ricordo, nelle qualificazioni europee 2008, i due gol subiti dalle Far Oer (1-2 a Torshavn e 3-1 in Italia) e ancora, sempre contro gli isolani, lo 0-1 alle ultime qualificazioni europee. A cui aggiungerei i risultati striminziti contro altre nazionali medio-basse. Con Prandelli la tendenza si è un pochino invertita, ma il 2-0 con secondo gol nel recupero contro i maltesi, a settembre, è stato piuttosto deludente. Il ct della squadra maltese è Pietro Ghedin, allenatore poco noto ma dal pedigree interessante. Ct degli azzurrini under 18 e poi di Malta (una prima volta) è stato successivamente vice di Maldini senior, di Zoff e poi di Trapattoni in nazionale maggiore, per poi occuparsi della nazionale femminile e della squadra maschile ai Giochi del Mediterraneo 2005, eliminata ai quarti -leggo ora facendo una ricerca in rete- solo dopo un furto spagnolo con successiva megarissa ed espulsione di 5 azzurrini.
In realtà la rosa maltese è veramente poca cosa, i giocatori sono quasi tutti impegnati nel campionato nazionale (che iscrive una squadra al primo preliminare di Champions, quello con Andorra e San Marino), con l’eccezione di Etienne Barbara, che gioca a Vancouver in MLS, e del difensore Andrei Agius, in forza al Latina in Prima Divisione. Ghedin schiererà un 4-4-2 con: Hogg; Agius, Dimech, Caruana, Failla; Herrera, Sciberras, Briffa, Fenech; Schembri, Mifsud. Per gli azzurri stesso 4-3-1-2 visto a Ginevra giovedì, con: Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, De Sciglio; Montolivo, Pirlo, Marchisio; Giaccherini (Cerci); Balotelli, El Shaarawy. In sostanza la formazione titolare è tutta formata da giocatori di Milan e Juve, a parte -forse- il torinista Cerci, nel caso Prandelli dovesse scegliere lui.
C’è molto poco da commentare, riguardo a una partita del genere, se non che è un dovere fare i tre punti. Nel resto del girone ci sono due sfide interessanti da seguire: quella tra l’Armenia rivelazione delle scorse qualificazioni europee e la Repubblica Ceca reduce dalla batosta in casa con la Danimarca, e quella che contrappone la Danimarca stessa alla Bulgaria, al Parken di Copenhagen, in uno scontro decisivo per le sorti della qualificazione -anche se ai danesi mancano ancora entrambe le partite con Malta-. Negli altri gironi gli scontri interessanti sono Montenegro-Inghilterra nel gruppo H, e il big match Francia-Spagna nell’I. Mancano 14 mesi al Mondiale, e dopo stasera la situazione comincerà a prendere una strada più definita.