Allegri e critica. Bisogna contestualizzare gli eventi

Quello del milanista sta diventando un mestiere sempre piú difficile. Se non approvi sei un “non evoluto”, se approvi sei un “aziendalista”, se dici la tua comunque ti contraddici perché non é possibile ovviamente nella mente di alcuni (purtroppo sempre piú) applaudire Galliani in alcuni casi e fischiarlo per altri. Ma il mondo non é o nero o, nel nostro caso, rosso. Ogni decisione ha da essere valutata come tale, ogni partita giudicata per quello che é stata. Ma non perdere mai di vista il discorso contesto, perché ogni elemento é un pezzo che comunque compone un puzzle ben piú ampio e complicato. La debacle di Bologna non puó esser dunque decontestualizzata da una serie positiva che perdura da nove turni (7 vittorie e 2 pareggi, ed entrambi in trasferta), da un Bologna che naviga in quella zona della classifica per quanto fatto nella fase iniziale del campionato (e che ha giá fermato la Juventus in campionato e le ha reso la vita difficile in Coppa Italia con le riserve) e da un arbitraggio che ha condizionato l’andamento del match, perché se ai punti la misfatte di Rocchi non influiscono sul risultato finale, non é accumulando decisioni errate e sviste che si ottengono le compensazioni. Infatti il rigore non dato al Bologna per intervento di mano di Seedorf é netto, ma la precedente spinta di Mudingayi su Aquilani lo era in modo meno evidente ma, regolamento alla mano, comunque lo era (cosa che ormai non conoscon piú nemmeno i moviolisti, che iniziano le frasi con “secondo me”, cosa che andrebbe abolita – o é rigore o non é rigore, un regolamento non dovrebbe essere opinabile). Ad Ibrahimovic viene assegnato un rigore su un fallo veniale, ma commesso (Raggi non protesta, o sará forse masochista?), mentre viene ignorato il pallone intercettato di braccio da Morleo (il giocatore é vicino ad Ibra ma il braccio é alzato e largo). L’uso dei cartellini poi é un fatto che sempre sfugge in chiave analisi, ma che invece andrebbe spesso evidenziato, perché coi gialli poi posson arrivare squalifche inattese. Ad esempio, l’ammonizioni di Yepes e Antonini sono assurde se pensiamo all’entrata di Morleo su Van Bommel o quella di Taider su Boateng nemmeno sanzionate con un calcio di punizione. Diamanti costantemente a terra e a protestare ad ogni intervento, come se una spallata a centrocampo per l’ex Brescia dovrebbe esser sufficiente a mandare un giocatore sotto la doccia. Questo non é dire che il 2 a 2 é frutto dell’arbitraggio, ma se sembra palese che la vittima sia il Bologna, la moviola nell’arco di 95 minuti direbbe quasi il contrario.

Ieri sul banco degli imputati é salito nuovamente Allegri e la sua formazione combinata alla gestione dei cambi. Io personalmente sono un “allegriano”, il suo modo di interpretare il gioco mi piace molto e il suo modulo personalmente funziona. Ma come ogni squadra, ci vogliono anche i giocatori. Sacchi, Capello, Lippi, Ancelotti, Mourinho, Guardiola e tutti questi altri guru che hanno vinto e stravinto hanno sempre avuto comunque formazioni di primissima qualitá. Sacchi e Capello non riuscirono a risollevare il Milan del dopo Tabarez e non terminaron la stagione nemmeno nelle prime dieci. Lippi cosa ricavó dall’Inter? Ancelotti in 8 anni di Milan vinse uno scudetto e due Champions con giocatori come Stam, Cafú, Nesta, Maldini, Pirlo, Seedorf, Kaká, Shevchenko… Allegri chi ha a disposizione? L’unico processo che possiamo fargli é il non voler utilizzare El Shaarawy nemmeno quando dopo 45 minuti si é 4 a 0 col Chievo, ma se El Shaarawy é diventato il salvatore della patria tenuto in panchina per far giocare Ibrahimovic, Robinho o Pato fate voi. In difesa gli inammovibili sono Abate e Thiago Silva, con Ignazio consacrato proprio da Allegri (alla faccia del mangia giovani). Stesso discorso che potremmo fare per Merkel (in prestito a fare le ossa, come il collega Strasser) che con Allegri ha fatto i primi passi nel calcio che conta quando lui partiva titolare e in panchina ci rimanevano i Pirlo e i Seedorf. Il Milan quando manca Nocerino é irriconoscibile, questo perché viene a mancare l’unico giocatore in grado di coprire e inseririsi. In realtá il giocatore simile ci sarebbe, ma é quel Flamini la cui stagione terminó prima ancora di iniziare. Per il resto davanti alla difesa puó alternare Ambrosini o Van Bommel, giocatori che a 34 anni non possono piú competere atleticamente contro la maggior parte degli avversari. Mezz’ala di qualitá é Aquilani, che nonostante qualche goal sbagliato di troppo, é re degli assist. Sulla trequarti l’alternativa a Boateng é sempre Seedorf, giocatore di 35 anni ormai sempre piú croce e meno delizia per questo team, perché a colpi da biliardo (come il goal di ieri) affianca sempre piú prestazioni irritanti, dovute alle caratteristiche intrinseche di questo giocatore, che volendo la palla sui piedi e toccarla molto, rallenta la manovra e non a caso quando Seedorf é in campo il Milan fá fatica perché manca quell’incursore garantito da Nocerino. In difesa ogni settimana il ballottaggio a sinistra é tra la mediocritá di Antonini e la pochezza quantitativa di Zambrotta, con taiwo che borbotta ma che ha davvero disputato ogni singola gara in modo molto discutibile precludendosi da solo una maglia da titolare che in estate gli era giá stata assegnata alla cieca. Ad Allegri se volgiamo possiamo imputare altri capi d’accusa, come le gerarchie dei centrali, nello specifico il ruolo di Mexes se gli viene preferito non solo Yepes, am anche Bonera, e l’accanimento su Emanuelson in ruoli palesemente non suoi, come il trequartista o mezz’ala (addirittura destra nelle ultime due uscite). Per il resto in attacco il vero enigma non é tanto Allegri, ma Pato, giocatore che ha classe ed etá dalla sua parte ma che sembra sempre accontentarsi del golletto ogni tanto, esaltandosi nelle partitissime (Barcellona, Real, derby…) e fallendo clamorosamente come ieri, risultando un fantasma per 75 minuti di gioco.

Il Milan rimane ai vertici in Serie A nonostante infortuni, avvio da cardiopalma e un conto con i torti arbitrali ancora fortemente in rosso (rincontrolliamo la classifica con una calcolatrice in mano ed aggiungiamo i due punti lasciati a Firenze) e in Champions League si é qualificata matematicamente dopo 4 giornate come solo Real e Barcellona. Allegri ha due ruoli chiave per il suo gioco completamente inadeguati per giocarsela da protagonisti sue due fronti (terzino sinistro e centromediano) e pochissime alternative di davvera efficacia negli altri ruoli. Diamo ad Allegri una vera rosa su cui poter far affidamento e poi giudichiamolo, perché con tutto il rispetto e l’affetto del mondo, se il Milan é in panne quando manca Nocerino allora i problemi non provengono certo da chi é seduto sulla panchina. Ma allo stesso tempo un appello ai tifosi ad essere molto meno forcaioli nei confronti di una squadra e di una dirigenza che hanno vinto e stravinto tutto e che ha terminato la scorsa stagione con lo Scudetto e iniziato l’attuale con la Supercoppa contro l’Inter. Che spesso e volentieri il principale avversario del Milan é il Milan stesso, tifosi compresi.

11 commenti

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  1. Analisi ineccepibile, quoto dalla prima all’ultima sillaba.

    • mattoinh7 il 13 Dicembre 2011 alle 11:41

    Se uno si mette a fare le pulci alla rosa del Milan,buonanotte,specie se si considera il fatto che è la squadra più forte d’Italia (il primato della Juve è attribuibile anche e soprattutto all’assenza di impegni ravvicinati) e con ogni probabilità la terza forza d’Europa dato il crollo del Manchester United che sta attraversando un momento di ringiovanimento e rigenerazione della squadra.

    Fai un’analisi in cui evidenzi una debolezza a sinistra e nel ruolo di centromediano in alternativa a Nocerino. Benissimo,ma prima dell’inizio della stagione qual’è stata la tua reazione all’acquisto dell’ex Palermo dopo due mesi passati a parlare di un fantomatico Mister X dall’occhio ceruleo e alto 173 cm (patetica scenetta organizzata in casa Milan per la questione Fabregas)?????
    A sinistra chi vorresti per parlare di “rosa completa”,Bale? Marcelo???

    Allegri ha in mano una rosa ricca e completa e con alcune eccellenze in ogni reparto. Non ha una squadra all’altezza di Real e Barcellona ma i fattori che hanno creato il gap sono molteplici e di varia natura.
    Nonostante questo il gap con il resto della serie A è evidente,basti vedere lo status quo dell’Inter.
    La verità è che questo Milan,così ricco sul piano umano come non mai negli ultimi anni,è allo stesso tempo il eggior Milan degli utlimi anni sul piano del gioco: l’anno scorso la chiave della vittoria,oltre ad Ibra,è stato piazzare 3 meidanacci a blindare la difesa,tant’è che l’addio di Pirlo non è stato quasi rimpianto.
    Qunado poi il Milan si è confrontato con real e Barca,la differenza di qualità del gioco è stata netta ed evidente.
    Pensare che la cosa cambi drasticamente dando all’allenatore un terzino sinistro degno di tal nome vuol dire spostare l’attenzione su un aspetto marginale.

    Il Milan attuale è la classica squadra che rappresenta perfettamente l’ ubi maior minor cessat e probabilmente vincerà il Campionato senza particolari difficoltà data la netta superiorità della rosa a disposizione e l’assenza di competitor all’altezza.
    Speriamo poi che qualcuno sposti l’attenzione sulla qualità del gioco,su cosa davvero serve per produrre,oltre ai risultati,anche un gioco gradevole (a meno di non voler “fare i grossi” perchè si è passeggiato sul Chievo) e che rifletta su squadre come l’Udinese che prede pilastri come Inler e Sanchez e continua ad essere competitiva ad alti livelli,prima in serie A,con la miglior difesa,con il capocannoniere del Campionato e con un gioco bello,veloce e gradevole da vedere con giocatori nuovi che si muovono a memoria come se giocassero insieme da sempre.
    Eh già,evidentemente esiste qualcosa di diverso dal palla a Ibra quando le cose non girano.

    1. Mi spiace ma non ci sto.
      La differenza di gioco tra quest’anno e lo scorso è evidente.
      Altrimenti non fai 4 gol al Barcellona e non fai 22 gol in 8 partite.

        • mattoinh7 il 13 Dicembre 2011 alle 12:10

        Ma perchè tu vedi sempre la pagliuzza che hai nell’occhio invece della trave????? Cosa c’entrano i 4 gol fatti al Barcellona di cui quello di Pato è un buco dei due centrali dopo 20 secondi e il secondo è un colpo di testa su calcio d’angolo dopo che per 90 minuti non hai visto palla????

        Ma secondo te riuscire a far gol al Barcellona è il metro con cui definire la qualità del gioco????? Certo che il Milan è migliorato rispetto allo scorso anno,ci mancherebbe anche altro!!!!! L’anno scroso i tre mediani di centrocampo erano statici e fungevano da frangiflutti semi-invalicabile,quest’anno Nocerino e Aquilani hanno dato maggiore qualità e molti,ma molti più inserimenti senza palla e assist.
        Il lavoro di Nocerino in fase di inserimento è anche maggiore di quello puro e semplice di interdizione,cosa ormai affidata quasi esclusivamente a Van Bommel.

        La questione è: ci si ptrebbe aspettare qualcosa di meglio dato il materiale umano a disposizione specie contro avversari di caratura maggiore???? Credo di sì. Mi sono sempre sentito dire contro che la chiave del vincere in Europa è il gioco,per cui migliorare su questo aspetto non èuna questione di avere un buon terzino sinistro,è questione di avere uno sviluppo di manovra più veloce,automatico e qualitativo.
        Che poi questo è il discorso fatto mille volte con DNA e non c’entra nulla col fatto di aver segnato al Barcellona.

        Te l’ho detto mille volte: visto che non hai rivali in Italia,è chiaro che l’asticella del confronto la devi alzare al livello di Real e Barca;siccome per molteplici ragioni non ti ci puoi confrontare sul piano del talento inviduale e del livello di classe media,è chiaro che per limare il gap devi puntare ad un miglioramento del gioco, che c’è stato,ma non è ancora sufficiente in relazione alla qualità della rosa a disposizione.
        Poi uno può fare a meno di accettare questo discorso e parlare di partite meravigliose giocate con Real e Barca……ognuno vede le cose a modo suo. Se Fabregas e Villa non si fossero mangiati due gol netti e facili a 30 cm dalla porta che avresti segnato anche tu,sarebbe stato difficle far passare un 2-5 come una sconfitta meraviglosa…ma si sa,per la stampa sportiva italiana magari sarebbe stato possibile anche un triplo carpiato di questo tipo…..

        1. Con Real e Barça non ti puoi confrontare. Ma per la semplice ragione economica. Loro possono prendere il meglio e tenerlo in panchina.
          I gol sottoporta se li son mangiati anche Bonera e Robinho, ma si fa passare il Barça per aver dominato a San Siro (malafede?) quando il pari era più giusto

  2. peggiorare era difficile

    1. Ma a me stupisce che ci sia ancora gente in giro che difenda Allegri col solo scopo di gettare merda sulla società. E’ evidente che vi siano responsabilità anche di Galliani ma quelle di Allegri mi sembrano maggiori…

        • mattoinh7 il 13 Dicembre 2011 alle 19:19

        E viva Dio,con la squadra che gli ha messo in mano……..vincerebbe anche Del Neri! :mrgreen:

        Siccome purtroppo la mia mata Inter è in condizioni negative e non può ambire al titolo,spero vivamente che lo scudo lo vinca l’Udinese!!!

        Di certo mai e poi mai quella merda di Mazzarri.

        Siccome però dubito che l’Udinese possa farcela,sembra una cosa a due tra Milan e Juve.

        Vi avverto fin da ora,qualora sia così e l’Inter non resusciti,che se lasciate lo scudo a gente come Pepe,Bonucci,Barzagli,Conte e Agnelli,giuro che vi vengo a cercare a casa e vi riempio di pugni.

    • sadyq il 13 Dicembre 2011 alle 20:39

    Vieni Matto: almeno mi tolgo la soddisfazione di picchiare un interista!
    E poi ti offro un buon vino!

    1. Perchè l’alcool sulle ferite brucia?

    • mattoinh7 il 13 Dicembre 2011 alle 23:31

    @sadyq

    Io invece ti propongo di fare una temporanea alleanza Inter – Milan tra me e te e di andare a bastonare Diavolo90 che è solo un’insulsa forma di vita che ci consuma ossigeno emettendo della nociva anidirde carbonica.

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