L’altra faccia della rimonta

Facciamo finta che il secondo tempo di Lecce – Milan, per un attimo, non si sia mai giocato. Facciamo finta che la partita sia terminata 3-0, al 45′: saremmo qui probabilmente a parlare di come ancora una volta la squadra abbia regalato una partita che poteva facilmente portare a casa. Due gli errori fondamentali: il primo quello di formazione (Taiwo andava schierato al posto di Antonini, Aquilani al posto di Ambrosini che – se proprio lo si voleva mettere dal 1′ – sarebbe dovuto andare al posto di Van Bommel e Boateng al posto di cassano), il secondo quello di mentalità, ovvero partire con la certezza che le vittorie con Palermo e Bate abbiano spianato la strada e che le partite si sarebbero vinte da sole.

So già che qualcuno obietterà che i ricambi a centrocampo sono quelli e che il centrocampo non è il nostro reparto forte. Vero se il punto di riferimento sono le big europee, falsissimo se sono le altre 19 squadre della Serie A. Abbiamo avuto la dimostrazione che esistono due Milan, e che la differenza tra questi è non tanto nelle gambe dei giocatori quanto nella loro testa: la squadra del secondo tempo e la squadra che si è vista contro il Palermo una settimana fa vince il campionato a mani basse.

La rimonta non deve comunque nascondere i problemi visti in campo nella giornata di ieri: un portiere che non è mai stato forte e che è ben lontano dai suoi standard dello scorso anno (comincerei a considerare la seria ipotesi di vedere Amelia tra i pali), una squadra che va forzata a giocare come sa e un allenatore che sconfessa se stesso e i suoi errori di formazione a gara in corso regalando un tempo agli avversari. Sempre che sia stato lui a schierare tale formazione – e mi riferisco alla presenza di Ambrosini in formazione dal primo minuto – che mi fa temere che anche Seedorf e Gattuso possano avere tale privilegio al ritorno dall’infortunio.

Ribadisco ancora una volta il mio credo per questa stagione: la rosa è adatta per vincere il campionato italiano a mani basse e il contratto ad Allegri va rinnovato solamente nel caso tale trofeo arrivi. Quindi contenti per i tre punti, ma occhio a non ripetere in futuro quanto fatto ieri nei primi 45′ di gara. Sono stato tra i primi ad evidenziare le cappellate di Allegri, beccandomi anche del filosocietario dalla setta degli allegriani, ora che vedo nei blog rossoneri molti utenti svegliarsi dal torpore che li ha portati a difendere a prescindere le scelte sbagliate dell’allenatore, resto qui, se volete, ad accettare le vostre scuse. Prendete il numerino e metttevi in coda.

18 commenti

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    • boldi il 24 Ottobre 2011 alle 07:36

    ottimo post questo Diavolino

    penso che i filo allegriani come li definisci difenderanno sempre Allegri e attaccheranno sempre la società a prescindere

    conclusione fiato sprecato

    invece dovremmo concentrarsi quali giocatori stanchi dovremmo fare il turn over

    Amelia al posto di Abbiati

    direi Taiwo al posto di Antonini

    Yepes o Mexes al posto di Nesta

    Emanuelson o Boateng arretrato al posto di Van Bommel

    in attacco staffetta tra Robinho e Cassano quest’ultimo ha giocato tanto

    e spazio al faraone , perchè se non gioca uno spezzone con il Parma

    che cosa lo teniamo a fare in rosa? si danneggia la crescita del ragazzo se non lo si fa giocare

    • LaPauraFa80 il 24 Ottobre 2011 alle 09:02

    A mente fredda: è una questione soprattutto di testa.

    Ogni partita ne sento una, senza Seedorf si vince, con Robinho si vince, con Zambrotta non si vince e ora è il turno di Ambrosini, il quale, povero cristiano, era al rientro dopo un mese e mezzo e giocava due ore dopo la notizia della morte di quello che mi risulta essere un suo grande amico.

    Insomma, la differenza tra i due Milan diversi di ieri non la fa Ambrosini, nè Boateng, nè Aquilani. E’ la squadra che ha cambiato volto (inutile aggiungere che certamente il contributo pesante l’ha dato Boa, ma altre volte è stato Ibra o Binho, non c’è scienza in questa cosa).

    La ricetta la sappiamo: gestire i più vecchi e non metterne troppi tutti assieme. Ma mi sono anche rotto il cazzo di sentire che con Mexes (che non ha mai giocato 90 minuti) al posto di Nesta, sarebbe stato diverso.
    Con quella testa, avremmo preso 3 gol anche con Boateng, Gesù Cristo e la Madonna contemporaneamente in campo.

  1. ai filo Allegriani dovrebbero togliere il diritto al calcio per manifesta cocciutaggine alle cazzate.

    No abbiamo già sbagliato una volta. Allegri va rimosso a prescindere dal Milan. NOn si può continuare su questa falsa linea in cui 2 partite su 4 sbaglia la formazione e smerda tutto.

    Solo un raggiungimento dei quarti di finale o delle semi finali potrebbe cambiare le cose.

    Soffre troppo i senatori. E’ come Ancelotti. A commentare a Sky con lui

  2. la squadra nel secondo tempo è cambiata perchè eravamo in 11 di cui l’ 11 era Boateng che vale per 2. La differenza fra il giocare in 12 e in 10 si vede.

    Intanto c’ è chi il vero principe di Milano lo soffre terribilmente

  3. DNA
    Se esonerano Allegri ora come ora torna Ancelotti.
    Quindi dobbiamo aspettare che trovi squadra prima lui però.

  4. Boldi per carita di Dio. Meglio in panchina a casa nostra che a giocare in qualche prestito a cazzo alla Galliani che poi non li riprendiamo mai o li rièaghiamo di nuovo i giovani.

    Ancora se penso a Vila, Strasser, Merkel e a tutti i buoni giocatori dati via a cazzo in questi anni mi prende male

      • LaPauraFa80 il 24 Ottobre 2011 alle 12:46

      Sostituiamo Milan con inter e soprattutto Allegri con Mourinho e l’articolo comincerebbe con: l’ennesima impresa di cuore e carattere del comandante Mourinho, straordinario motivatore e della sua pazza inter che non molla mai…

      L’ho detto ieri, pur con tutti i limiti e i problemi del primo tempo, abbiamo ottenuto un risultato che mai nella nostra storia era arrivato. Preferisco tutta la vita un 1-0 in controllo, ma non fare riferimento al carattere e i coglioni della ripresa è vergognoso.

  5. Riflessioni Celebrato Boateng, il Milan farà bene a interrogarsi sull’imbarazzante primo tempo. Pronti via è arrivato un gol che se lo pigli tra i dilettanti, amen, li chiamano dilettanti apposta, ma qui no: Yepes che perde la marcatura di Giacomazzi, Abbiati che fa l’amletico («Esco o non esco?»). Il raddoppio del Lecce – il rigore dell’ex Oddo, felice ed esultante – è stato un gentile omaggio di Peruzzo. Non è certo che ci fosse l’angolo e di sicuro non c’era fallo su Corvia,ma Abbiati – sempre lui – è stato protagonista dell’ennesima papera: in
    uscita alta ha abbrancato e perso il pallone, e l’attaccante l’ha poi fatto fesso con teatrale caduta.
    Il 3-0 è un film dell’orrore perché il Milan non può subire un’azione così reiterata contro il Lecce, a prescindere del discorso fuorigioco sì o no. Più in generale il primo tempo milanista è stato agghiacciante per il tasso di intensità, prossimo allo zero.

    Conclusioni La Serie A è scesa di livello, a Lecce partita semi- parrocchiale. Tutte e due le
    squadre sono transitate dentro la galleria degli orrori, chi prima(Milan) e chi dopo (Lecce). E’ bastato far entrare un giocatore con sovrumane capacità di tiro per capovolgere la clessidra.
    Paradosso dei paradossi, il gol della vittoria milanista l’ha imbucato di testa Mario Yepes, fin lì in corsa per la palma di peggiore, visti i suoi disastri difensivi. Lecce paralizzato dalla paura di vincere: può succedere,
    ma perdere dopo essere stati in vantaggio per 3-0 è un trauma da cui sarà dura riprendersi.
    Milan euforico per i tre punti e ci sta che lo sia, in Italia nessuno ha tanti giocatori così decisivi. Gente come Boa, Ibra, Cassano, Robinho e Pato basta e avanza per lo scudetto, è sufficiente che a rotazione ciascuno interpreti se stesso, specie contro squadre modeste. In Europa è diverso, non riemergi mai da un primo tempo come questo di Lecce. E la vera Istanbul—la resurrezione del Liverpool nella finale di Champions contro il Milan—sta lì a dimostrarlo, classica eccezione che conferma la regola. Morale: si consiglia di maneggiare con cautela la pazzesca vittoria.

    Sebastiano Vernazza sulla gazzetta di oggi si sta ancora spappolando il fegato

      • LaPauraFa80 il 24 Ottobre 2011 alle 12:50

      Illuminante ‘sto Sebastiano Merdazza…

  6. Milan – Parma arbitra Russo. Ricordate Cesena?

  7. Al Milan in 10 anni c’ è stato solo un allenatore fra l’ altro neo patentato.

    Chissà se mai un giorno avremmo l’ onore di avere un allenatore vero ed esperto. Un Mazzarri, un Guidolin, un Rossi, Un Conte, Un Prandelli. Qualcuno che capisca di calcio sul serio e che non si faccia fare la formazione dagli altri ba

    1. No per favore non ricominciamo con quello là
      Quello là sta sotto Suinotti e Allegri

      La gerarchia dei non allenatori è Suinotti, Allegri e Leotardo. Leotardo è il peggiore dei tre.

  8. Si però non esiste è una minaccia:

    Se ti caccio Allegri ti rimetto Ancelotti….cosi che il tifoso alla fine è costretto a tenersi Allegri.

    E’ un po come se a un condannato gli chiedessero:

    Preferisci essere impalato o che ti tagliamo le palle e ti facciamo crepare dissanguato?

    Va be uno sceglie di morire per dissanguamento almeno presto sviene e conserva la verginità anale…

    ma che consolazione del cazzo però!!!!!!!!!!!!

  9. Leo è l’ unico dei 3 ad aver fatto miracoli con una rosa di merda. Gli altri 2 signore rose le hanno sempre avute e sono finiti a fare gli stagegisti dei vari Seedorf, Pirlo, Gattuso di turno.

    Leo dei 3 faceva alcune cazzate (ma la storia è piena delle cagate ancelottare e Allegriane) ma solo perché aveva meno esperienza.

    In fantasia, managerialità, sviluppo, fattore emotivo e psicologico li dominava entrambi

    Comunque fra Allegri e Ancelotti sono in crisi. Ancelotti almeno ogni tanto era in grado di dare un gioco al Milan. Allegri è un pelo migliore a capire le stronzate fatte e a cercare di correggerle.

    E’ una guerra fra non allenatori. Sarebbe dura stabilire il meno peggio. Forse a differenza di Allegri, Ancelotti aveva un’ idea anche se pur vaga della tattica, ma insomma siamo li

  10. comunque ci sono più finiani di leonardiani milanisti.

    meglio cosi. Voglio essere lì ultimo dei Leonardiani e voglio come l’ ultimo dei mohicani la mia colonna sonora 😀


  11. Altra presa in culo della gazza.

  12. esilarante 😀

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