Non è ancora troppo tardi

Finalmente la sosta dopo un avvio di stagione agonizzante. Quindici giorni per ricaricare le batterie e ritrovare forma e serenità, elementi che saranno indispensabili alla ripresa per tentare una risalita in classifica. Passata la delusione di una partita terribile contro la Juventus, provo ad analizzare alcuni punti a mente fredda.

LO SCUDETTO NON E’ PERSO – La partenza attuale ricorda l’avvio della stagione 2009-10, allenatore Leonardo, il quale andò alla sosta con 9 punti in 7 giornate. E quel Milan (che non aveva Ibrahimovic) fu in grado di presentarsi a febbraio, marzo e aprile ad insidiare il primo posto dell’inter di Mourinho. Questo per dire che lo scudetto non è perduto. Si potrebbero fare anche altri esempi come la Roma di Ranieri o la stessa inter di Giuda. Il tempo per recuperare c’è, avversari in grado di ammazzare il campionato tramite filotti di 8-10 vittorie non ne vedo. Da questo punto di vista, è prestissimo per fasciarsi la testa.

CAMPAGNA ACQUISTI – Ridotta al minimo indispensabile. Probabilmente Galliani ha peccato di presunzione nell’affidarsi troppo a Raiola prima e nel sottovalutare la crescita di alcune avversarie dopo. Tuttavia per altri tre mesi la rosa sarà questa. Col rientro degli infortunati si può pensare a una rotazione maggiore, la soluzione migliore per non affaticare i più logori. Piangere sul latte versato è da perdenti e non renderà i nostri centrocampisti migliori di quello che sono. Una volta riconosciuti gli errori bisogna rimboccarsi le maniche e fare (al meglio) con ciò che si ha.

CENTROCAMPO – Non esattamente il nostro punto di forza, tuttavia non deve passare il messaggio che sia sufficiente a spiegare l’incapacità assoluta di mettere assieme il minimo sindacale per arrivare al tiro (anche non pericolosamente) contro un avversario che per quanto riposato e motivato, non vale l’asfaltata che abbiamo subìto. Se non possiamo metterla sulla corsa, si cerchi di sfruttare altre caratteristiche. Oppure compriamo un esercito di centometristi così non sentiremo più che manca dinamicità.

ALLEGRI – Lo trovo involuto. Il maggior difetto resta quello dei cambi in corsa, raramente azzeccati come tempistica e come scelte. Poca sperimentazione, poco coraggio. Ci sono poi situazioni poco chiare, come quelle di Taiwo, Aquilani ed Emanuelson (da ignorato a impiegato spesso, ma come ala destra…). Rimango sconcertato anche da una mancanza praticamente costante di grinta nella squadra, il derby del 3-0 è una delle rarissime partite in cui si è vista una squadra col sangue agli occhi e il cuore in mano. Faccio un esempio: gara col Viktoria Plzen. Invece di giochicchiare a folate, mi sarei aspettato una squadra che chiudesse la pratica in mezzoretta e poi riposasse in campo. Fuori fase anche davanti ai microfoni, sentire che con un po’ più di fortuna avremmo strappato il pareggio fa cadere le balle. Sveglia Mister!

CONDIZIONE FISICA – Non si è mai visto da agosto ad oggi una partita in cui si potesse definire il Milan brillante da un punto di vista atletico. Non è una questione che riguarda solo i più vecchi, dato che ho visto Abate (uno degli uomini atleticamente migliori) terminare praticamente ogni partita con le mani sui fianchi, piegato sulle ginocchia. Certo che gli infortuni non hanno aiutato. Perciò questo punto al momento mi preoccupa poco, ma mi aspetto un’inversione di tendenza decisa al rientro.

Questa è la mia fotografia della situazione attuale, ho voluto metterla in chiaro ora così non dovrò aggiungere nulla fino al rientro. La situazione è delicata, ma non drammatica, si può rimediare sfruttando bene la sosta e inanellando una serie di risultati positivi nelle prossime partite. Vittoria chiama vittoria e nulla è compromesso. Forza e coraggio!

5 commenti

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    • dnarossonero il 4 Ottobre 2011 alle 05:12

    Piccolo particolare. Leonardo aveva una rosa di merda senza individualità in grado di risolvere la partita da soli a parte Pato e Ronaldinho (ex obeso e tendete alla mummificazione).

    Si sa i neuroni sollevano il mondo…i campioni se non li sai gestire non sollevano un cazzo come gisto che sia. Altrimenti tutte le creature inferiori di questo mondo si metterebbero ad allenare se bastasse avere i giocatori forti e mandarli in campo a caso..

    Leo aveva in squadra Favalli, Huntellar, Oddo, Iankuloski, Kaladze ed era orfano di Kaka in una squadra Kaka dipendente.

    Però Leo aveva 3 cose che Allegri non ha e non avrà mai. Coglioni e genialità e trasporto.
    Le uniche 3 leve che hanno fatto progredire la civiltà fino ad oggi.

    E se hai quelle doti sfanghi gli ostacoli più duri. Senza quelli puoi avere tutti gli Ibra e Robinho del mondo…alle prime difficoltà soccombi.

    Quindi non facciamo paragoni. Leonardo era un entità vincente. Uno con i coglioni di andare a Madrid a giocarsela con il 4-2-4. Non centra un cazzo con uno che mette Bonera e Zambrotta per essere sicuro di avere due terzini inchiodati o che è capace di andare a Barcellona con 10 giocatori dietro la linea della palla anche sotto di un goal.

  1. Fermi: Leonardo e Ranieri lo scudetto non l’hanno vinto – proprio perché le energie per rimontare le paghi alla fine. Nella storia del campionato italiano chi va davanti a novembre-dicembre quasi sempre vince perché poi può gestire le energie.
    Mercato: chi cazzo doveva arrivare? Hamsik costava troppo, Fabregas ci ha schifato, Asamoah non penso faccia la differenza tra uno scudo vinto e uno perso. Altri vendibili più forti dei nostri non c’erano.
    Allegri: ha sbagliato tutto, prima di tutto nella mentalità, in secondo luogo emarginando giocatori che si erano espressi ad alti livelli nelle loro squadre di origine come Taiwo ed Emanuelson. So già che qualcuno dirà che l’olandese non rientra nel modulo di Allegri. Si cambi modulo se questo non funziona, l’ha già fatto la scorsa stagione – mi pare.
    Condzione fisica: preparazione sbagliata – pochi cazzi. E il fatto che il ciclo di ferro tornerà a Gennaio, col derby prima di andare di nuovo contro Lazio-Napoli-Udinese-Juve e considerato che ci sarà da rifare la preparazione sono cazzi.

  2. Ma il primo responsabile dello scempio perpetrato ieri sera è Allegri che da mesi ci prende per il culo parlando, parlando, parlando, ma concludendo meno di un cazzo a livello di gioco.

    Se avessimo altre maglie ed una tv in bianco e nero riconosceremmo il gioco del Milan? No, e sapete perché? Perché il fenomeno toscano non è stato capace di dare uno straccio di gioco a questa squadra, un gioco, che anche cambiando le pedine, fosse sempre lo stesso con meno o più efficacia a seconda di chi lo interpretasse. E invece nulla, niente. Parliamo del Milan con il cronometro in mano, 15 minuti contro quelli, 10 minuti contro quegli altri, un tempo il mese scorso, mezzo tempo la scorsa settimana. Giochiamo per inerzia e vinciamo le partite non perché ci sia uno spartito, ma perché c’è qualche solista che suona la sua musica personale…, che talvolta basta per battere il Cesena di turno!

    Toh – si sono incazzati anche sul Night

  3. Ma questo post non lo commenta nessuno?
    Ok che alcuni ce l’hanno con me – ma almeno mostrino un po’ di rispetto per lpf.

  4. NUOVO POST

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