Un Rossonero da Raccontare… Luigi Bonizzoni

Bonizzoni autore di libri

Sempre in tema di scudetti conquistati sul campo, tanto per non farci mancare mai niente in questa estate di fuoco del calciomercato, ricordiamo un personaggio un po’ dimenticato da molti, ma che è uno degli artefici del Palmares rossonero. Stiamo parlando del mister dello scudetto del 1959, Luigi Bonizzoni.

IL CALCIO E LA GUERRA – Il “Cina”, soprannome derivato dalla somiglianza orientale dei suoi tratti somatici, cresce calcisticamente proprio nel Milan, dove ricopre il ruolo di centrocampista, pur senza eccellere. Infatti, nonostante tentasse di entrare a più riprese in prima squadra, riesce a trovare un contratto a Lecce. La guerra, alla quale aveva partecipato, lo costringe, a soli 27 anni a ritirarsi dal calcio, per una malattia contratta al fronte. Va quindi a Magenta ad allenare la squadra del posto.

Il “Cina”

ALLENATORE – Si scopre essere un allenatore capace e intelligente, grazie all’ottima cultura di gioco. Ha formato molti tecnici italiani, poiché autore di numerosi libri di tattica di gioco. Ha anche ricoperto l’attività di giornalista, sotto l’ala di Gianni Brera. Nonostante la sua veneranda età (91 anni), è ancora iscritto al settore tecnico della FIGC. Dopo un lungo rodaggio nelle squadre di Monza, Brescia, Palermo, Como, ancora Brescia, poi Atalanta e ancora Palermo), senza l’atteggiarsi del profeta, sbarca al Milan.
RICORDI“Il Milan deve giocare a Tireste. Il capo dei medici, Boselli, mi suggerisce di non utilizzare Occhetta. Io invece penso che sia in forma e lo schiero in campo. Pareggiamo a fatica 2-2 giocando quasi come avessimo un uomo in meno. Il presidente, il martedì dopo, si presentò dicendo: Imparerà a non dar retta ai medici. Da allora ho sempre sottoposto ai medici e fisioterapisti la formazione scelta prima di ogni gara”. – racconta Bonizzoni. “Una volta chiesi al presidente di rimborsarmi la spesa per la benzina, dato il lungo tragitto da casa agli allenamenti, ricevetti assegno con un biglietto che diceva: Si compri anche qualche fiasco”

AL PRIMO COLPO – Quello del 1958-59 è un Milan reduce dal nono posto dell’anno precedente. Rizzoli, il Presidente rossonero, chiede addirittura a Bonizzoni di vincere subito. E così accade. Da giovanissimo, poiché ancora non aveva quarant’anni, raccoglie la sfida e vince lo scudetto. La sua difesa risulta essere la migliore del campionato. Dopo gli anni al Milan, Bonizzoni continua il suo Giro d’Italia allenando in tutto circa 16 squadre tra il 1946 e il 1973. Diventa successivamente osservatore per le squadre nazionali lavorando anche con profitto al Centro di Coverciano.

26 commenti

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  1. memorie di un calcio perduto..

    • Alex_junior il 13 Luglio 2011 alle 09:48

    dal post precedente

    INTER – Comincia sulla patetica scia di una gigantografia di Facchetti il raduno dei vice-campioni d’Italia campioni del mondo

    così va meglio

  2. Patetico Alex. E dopo dicembre cosa dirai?

  3. in effetti devo dire che stiamo andando in succursale Santoro e Travaglio…ma meglio cosi pensavo si andasse in contro alla succursale Screw…tutto sommato…

    E che c’è di male?

    Sto bonizzoni cmq non lo conosco e non ne ho mai sentito parlare.

    • Alex_junior il 13 Luglio 2011 alle 12:15

    E dopo dicembre cosa dirai?

    Mah, l’usanza italiana di dire “ex campione” non mi è mai piaciuta, una volta che sei campione lo sei per sempre, quindi se a grandi linee i giocatori rimarranno gli stessi (e così sarà visto che Merdatti non spende) questo rimarrà il gruppo dei Campioni di Tutto.
    Che poi non siano campioni “in carica” cambia poco, tanto è un appellativo che dura sempre solo un annetto.

  4. Mah, l’usanza italiana di dire “ex campione” non mi è mai piaciuta, una volta che sei campione lo sei per sempre, quindi se a grandi linee i giocatori rimarranno gli stessi (e così sarà visto che Merdatti non spende) questo rimarrà il gruppo dei Campioni di Tutto.

    Un’altra paraculata di queste e ti mando dal tuo amico sarasa… 🙄
    Quindi anche Pirlo e Gattuso sono campioni di tutto? (Ma tutto veramente, dell’Inter mondiale e supercoppa europea non ce li ha nessuno…)

    • Alex_junior il 13 Luglio 2011 alle 12:49

    Quindi anche Pirlo e Gattuso sono campioni di tutto?

    Sì ma non nella stessa stagione, e poi non sono pentacampioni. Lo stellone sulle maglie è una nostra esclusiva

    dell’Inter mondiale […] non ce l’hanno nessuno

    Lùcio ringrazia

  5. Lo stellone di cartone… uno per ogni pera presa dallo Schalke 04

    • dnarossonero il 13 Luglio 2011 alle 14:33

    48 ore dopo aver detto che l’ Italia non era a rischio e che si trattava di un attacco dovuto più che altro a cause politiche nel mentre che era in mezzo alla bufera , arriva la conferma da moody’s e analisti vari che l’ Italia non è a rischio. Inoltre l’ asta per i bot non ha dato problemi e il mercato ha premiato la celerità della manovra riconoscendo unità politica nella stessa.

    Questo per rispondere al precedente commento sarcastico di diavolino che nel suo:

    “se lo dice dna si può stare tranquilli….”

    aveva scazzato un tantinello la considerazione per le mie statistiche

    • Alex_junior il 13 Luglio 2011 alle 15:15

    LOL

    • zullida il 13 Luglio 2011 alle 17:52

    Il post è su uno dei grandi campioni del passato rossonero, arriva uno sfigato nerazzurro ad inquinare con commenti che non c’entrano un tubo.

    Abbiamo capito siete i campioni di tutto, mai stati in B (a parte il lodo Colombo), avete strameritato lo scudetto del 2006….

    A proposito vergognatevi per come state strumentalizzando una persona morta!!!!

    • Alex_junior il 13 Luglio 2011 alle 18:03

    “uno dei grandi campioni del passato rossonero”

    AHAHAH ma se è un mezzo sconosciuto! AHAHAHAH
    I morti li strumentalizzate voi, noi ne teniamo un ricordo positivo

  6. Vabbè alex torna a fare compagnia a eg.

    • zullida il 13 Luglio 2011 alle 19:46

    AHAHAHAH ignorante che non sei altro, sarà sconosciuto a te, ma nono ai tifosi rossoneri che amano informarsi del passato….
    Poi qua non si sta strumentalizzando un bel niente, anzi se ne sta onorando il ricordo.

    Siete voi che state strumentalizzando Facchetti per cercare di pararvi il culo!!!
    Facchetti non ha fatto meno o più di quello che ha fatto Meani, per cui sareste dovuti essere puniti uguale a noi nel 2006, avrei voluto se poi eravate capaci di fare la triplete…

    Sei penoso come tutti (quasi perché qualcuno si salva, ma pochi….) gli intertristi!!!!!

    • marcovan il 13 Luglio 2011 alle 20:17

    Alex è imbarazzante come una volta…

    • MILANDOMINAT il 13 Luglio 2011 alle 20:41

    Ohè vedo che il paraculato è tornato in bannaggio, ce ne hai messo di tempo diavolino.

    Quante volte te lo dobbiamo ripetere che coi merda di qst periodo nn si può ragionare??

    (non che si possa ragionare in generale, tranne alcune rare eccezioni)

  7. Non perdetevi il post di domani

  8. Sembra che ci sia un carabiniere della squadra di Auricchio che stia per abbattere il muro di omertà. Pare abbia qualcosa da dire sulle omissioni delle intercettazioni nerazzurre nel 2006.

  9. Sembra che ci sia un carabiniere della squadra di Auricchio che stia per abbattere il muro di omertà. Pare abbia qualcosa da dire sulle omissioni delle intercettazioni nerazzurre nel 2006.

    Si riesce a ipotizzare un bel reato penale?

  10. L’indiscrezione prospetterebbe una testimonianza nell’ambito del processo di Napoli … a occhio e croce direi di si …

  11. il post sulla strumentalizzazione secondo me è palesamente gratuito…

    una rubrica storica non deve curarsi solo dei Maldini, Van Basten e Rijkaard, ma anche analizzare e ricordare campioni del passato o uomini che fecero la storia come Pirelli o Bonizzoni

    • dnarossonero il 14 Luglio 2011 alle 02:48

    Sinceramente penso che questo blog dovrebbe concentrarsi sulla risoluzione di cose molto più serie che cacciare Alex per le sue idee….

    mi sembra che il blog abbia vissuto momenti migliori….a forza di fare gli anti berlusconisti vi siete berlusconizzati e fate tutte le cose inutili per il blog

    • dnarossonero il 14 Luglio 2011 alle 03:22

    http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/13-07-2011/confessioni-franco-baresi-802009868100.shtml

    uno dei pochi Milanisti degni in grado di criticare Leonardo serenamente e di darne una spiegazione sensata senza trascendere come quel anti calcio di Gattuso spodestato dagli eredi….

    Figuriamoci se il grande Franco nomina come suo erede uno che si mette a fare quelle scenate indegne. Grazie Franco.

    Sono d’ accordo in questo momento fra i giocatori in attività c’ è solo Delpiero e Zanetti. Ambrosini è una bandiera da troppo poco tempo e forse non lo sarà ancora a lungo per far parte del gruppo. Totti ha troppe uscite d’ ingegno per essere l’ erede di Baresi. Confermo la sua valutazione. Unica cosa su Leonardo. Leo non è stato solo fischiato. E’ stato malamente mandato via e gravemente offeso da gente indegna dei nostri colori. In mezzo a tanta comprensione ci poteva stare qualche parola in più per lui visto il contributo dato al Muilan in 13 anni.

    Leggero Downgrade per Franco Baresi

    • dnarossonero il 14 Luglio 2011 alle 03:25

    il sogno di allenare l’ Inter io penso che sia stato male interpretato. Io penso che lui si riferisse al fatto di allenare una squadra con le caratteristiche tecniche dell’ inter molto adatta al suo gioco.

    • zullida il 14 Luglio 2011 alle 06:59

    Fabio, non per farmi il”fregnone” ma Baresi nell’articolo che hai citato ripete esattamente le cose scritte da me (e non solo) per mesi sui vari blog.

    Non capisco perché solo perché ora lo scrive anche il “capitano” è oro colato, lo dicevo io e lo dicevano altri eravamo degli irriconoscenti!!!!!

    • dnarossonero il 14 Luglio 2011 alle 08:44

    non ho detto che è lardo che cola…ho detto che messa in questi termini, senza particolari sproloqui ci può stare in virtù del sogno che se lo poteva essere risparmiato.

    Detto questo Leo è stato fin troppo maltrattato. Io al posto suo avrei speso due parole per il contributo dato al Milan e poi lo avrei criticato per quel’ intervista

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